Buongiorno sole! O forse era meglio dire Buonanotte! Perché? Perché si e no, avrò dormito quasi 4 ore, e adesso non avevo certo un bell'aspetto. Pazienza, mi sarei riposato in aereo.
Riassunto delle emozioni in quel momento: Ansia, angoscia, eccitazione, euforia e perfino tristezza.
Tristezza perché forse da quel giorno non avrei più rivisto quel paesino che mi ospitava da quando avevo 13 anni. Non rivedrò più la scuola di danza, dove è sbocciato il mio amore per la danza. Non potrò più prendere un gelato alla "Gelateria delle delizie" del signor Berry White. Non vedrò più
Pargly mentre mangia e ingrassa, ricordando a zia Mary di dargli meno cibo... Zia Mary... non la vedrò più. O almeno non tantissime volte come averla in casa. Ma ormai non c'era più niente da fare. Stavo andando incontro al mio destino? Stavo compiendo l'errore o la scelta più bella della mia vita?
Non lo so. So solo che lo avrei capito una volta salito su quell'aereo e salutato West Linton.
Eravamo all'aeroporto, io e Louise che imbarcava i bagagli e la zia.
-"Mi raccomando, comportati bene e non fare stupidaggini. Io ho solo te..."
-"Oh zia, andiamo! E' questo quello che la mamma mi direbbe in questo momento?"
-"No Jo. Questo è ciò che IO avrei detto a mio figlio .Perché è come se fossi mio figlio, e questo non cambierà mai. L'affetto che ci unisce è troppo forte, anche se tu non vuoi
ammetterlo... Quello che ti direbbe la mamma sarebbe...".
Eppure aveva ragione! Quella donna avrebbe dato la sua vita per proteggermi, e io non sono mai riuscito a dirle quanto le volevo bene... E con gli occhi piene di lacrime, mi guardò per completare la frase, e io le accarezzai il volto.
-"Tua mamma, la mia sorellina, avrebbe detto di andare sempre in direzione dell'AMORE e di prendere quell'aereo e di non fermarti per nessuna ragione al mondo. Adesso va... e rendici fiere di te..."
-"Zia voglio darti questa lettera, però prometti che la leggerai quando io sarò già partito.
Promettilo.".
-"Certo Jo, te lo prometto".
Io le asciugai l'ultima lacrima che stava scorrendo sul suo viso, e sulla sua pelle pallida e calda dall'emozione tanto forte le baciai la guancia, e mi diressi verso Louise.
Ero quasi arrivato da Louise quando sentii la zia gridare.
-"Jo aspetta, anche io devo darti qualcosa!".
Corsi.
-" Questa lettera è per te, era con te quando tu sei arrivato a casa mia, ma non te ne sei mai accorto . Leggila, soltanto quando avrai realizzato il tuo sogno... dentro c'è anche qualcos'altro..."
Così questa forse fu l'ultima volta che vidi mia zia, l'ultima volta che potei affogare in quei suoi
bellissimi occhi azzurri... ma non era detto ...
Certo , se non mi prendessero ritornerei qua ... non so se sia meglio a questo punto .
Non pensavo che anche lei avesse conservato una lettera per me per così tanto tempo, ma non vedevo l'ora di leggerla. Però lo avevo promesso alla zia e mantenni la mia parola. Così mi diressi verso Louise, presi il mio biglietto, e mi imbarcai ripensando a tutto quello che avevo scritto nella
lettera per la zia Mary...
..."Cara zia Mary, è passato tanto tempo da quando io sono arrivato a West Linton, da quando tu mi hai accolto in casa tua e mi hai cresciuto come un figlio... Non so come hai fatto a sopportarmi per tutti questi anni. Ti sei tanto angosciata per me. Mi ricordo che una delle prime sere in cui stavo da te, dalla mia camera sentivo che tu piangevi... a volte fra un singhiozzo e un altro dicevi il nome
della mamma... 'Oh Rachel, come farò con il tuo bambino, ti prego proteggilo sempre...' Zia, non ti dirò che ero uno stronzo, ma che mi comportavo come uno stronzo questo era certo. Scusami per tutte quelle volte in cui ti sbattevo le porte in faccia... Ma forse assomiglio a mio padre più di quanto pensi. Lui... lui sapeva solo chiudere le porte in faccia e scappare via... Avrebbe potuto vivere una vita con me e con la mamma. Ma ha deciso di non farlo. Ha deciso di fare anche lui lo
stronzo, di abbandonarla, di abbandonarmi, di abbandonarci... E sai la cosa che mi fa più male? E' quello di non sapere il perché! Un giorno lo cercherò... e allora non ci sarà nessuna porta che potrà chiudere, non potrà scappare da nessuna delle mie domande... Cara zia non ti dirò che ti voglio bene, perché sai che non lo farò... L'ultima cosa che voglio fare è raccontarti di quel sogno che ho fatto l'altra sera. Ti avevo promesso che te ne avrei parlato. Forse hai potuto immaginare cosa ho
potuto sognare. C'eravamo io e la mamma, seduti sul divano... e papà... Beh, papà non c'era mai!
Non ci è stato per il mio primo giorno di scuola, non c'è stato quando misi l'apparecchio ai denti, non c'è stato quando la mamma si è ammalata, non c'è stato quando lei è morta. Dove era quando lei aveva più bisogno, dove era quando IO avevo più bisogno di lui. Forse niente di tutto questo
sarebbe successo se lui non se ne fosse andato! Forse la mamma non si sarebbe mai ammalata...
Però... anche se lo odio così tanto, io lo devo ringraziare. Perché se lui non se ne fosse andato forse non ti avrei mai conosciuta, non mi sarei mai innamorato, non mi sarei innamorato della danza...
Arrivederci zia"...
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Dimmi che mi ami
RomanceJoseph Miller vive a West Linton dalla zia Mary dopo la morte della madre. Abbandonato dal padre quando era piccolo aveva promesso di non affezionarsi più a nessuno .... o almeno così credeva, finché un giorno deciderà di inseguire il suo sogno : di...