DUE

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CAPITOLO 2 | LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA

MAIA rilasciò un lamento mentre spingeva la porta dell'appartamento condiviso con il suo fidanzato

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MAIA rilasciò un lamento mentre spingeva la porta dell'appartamento condiviso con il suo fidanzato. Si stava ancora riprendendo dalla sbronza della notte fuori con Caroline e non poteva fare a meno di ricordare la predizione rivelata dalla medium.

Ad ogni modo, la sorte era semplice e poteva essere presa in qualsiasi maniera. Ma Maia sapeva nel profondo, c'era qualcosa sotto. Non voleva crederci, perché era soltanto una predizione di una sensitiva mediocre. Avrebbe potuto avere milioni di significati e la maggior parte non li capiva. La lettura della mano non aveva pienamente senso, quindi perché se ne stava preoccupando?

Dando un bacio casto sulla guancia di Derek, lei posò le sue cose sul bancone della cucina. Prima che potesse salutarlo, lui si girò verso di lei. "Non ceniamo qui stasera. Incontreremo i miei genitori."

Maia lo derise. I genitori del suo fidanzato erano dolci ma s'immischiavano sempre nella vita personale della coppia. Ma lei era comunque grata che Derek avesse ancora i suoi genitori nella sua vita. Maia smise di parlare con i suoi molto tempo fa, a causa di problemi personali.

"Cosa?" chiese Derek, infilandosi delle patatine in bocca. "Non ti piacciono i miei genitori?"

Lei scosse la testa. "Non ho detto questo."

"Oh, andiamo, Catelyn Stark," sogghignò lui, chiudendola in un abbraccio. "Sai anche tu che ami la mia famiglia."

Maia aggrottò il viso mentre si spingeva via e camminava verso la sua stanza. "Smettila di chiamarmi così!"

•••

"Sorpresa!"

Maia era seduta al tavolo circolare vintage dei genitori di Derek, scartando la lettera extra large che avevano appena dato alla coppia. Derek aveva il braccio posato intorno alle spalle della sua fidanzata facendo capolino per vedere cosa contenesse il biglietto. I suoi genitori, Shelly e Michael, stavano praticamente saltando sulle loro sedie mentre mettevano il dessert sul tavolo.

"Oh," Maia sospirò, "wow."

In verità, non aveva davvero parole. I genitori avevano prenotato un viaggio per Derek e Maia per stare in un piccolo bed-and-breakfast nel centro di Washington, per celebrare l'arrivo del matrimonio. Maia non era particolarmente affettuosa con loro, ma persino lei doveva ammettere di essere eternamente grata che abbiano fatto questo per loro.

Mentre Michael iniziava a tuffarsi nella torta che sua moglie aveva messo di fronte a lui, Shelly esclamò, "Pensavamo che potesse essere una sorta di luna di miele per voi due. Così potrete rilassarvi prima del matrimonio!"

"Grazie, mamma." Derek sorrise mentre dava uno sguardo ai biglietti prenotati nelle mani di Maia.

"Sì, sul serio," concordò Maia. "Non posso ringraziarvi abbastanza per questo. Voi due siete troppo gentili con noi."

Forse un po' di questo era una bugia, ma il ringraziamento che uscì fuori dalla bocca della bionda non era nient'altro che vero. Derek le prese la mano e Maia sentì la sua presa stringersi. Rise in maniera imbarazzata, sentendo una strana sorta di tensione tra lei e Derek. Il pensiero andò via velocemente.

"E partiamo solo in un paio di giorni," Derek affermò e finì di leggere i biglietti. "Beh, dovrò registrare tutte le mie serie a quanto pare."

•••

Quel weekend, Derek e Maia finalmente partirono per Washington, e lei era quasi troppo emozionata. Le serviva una vacanza, ma era un po' troppo impaziente per la luna di miele. Era già stressata per il matrimonio in sé, quindi questa vacanza era decisamente qualcosa che le serviva nella vita. Non le importava dov'era fin quando era con Derek.

Il bed-and-breakfast aveva soltanto un'altra coppia seduta davanti al camino quando entrarono, essendo già stati accolti dalla proprietaria. "Salve, io sono la signora Travis, " si presentò, stringendo la mano sia a Derek che a Maia. "E' un piacere incontrare entrambi e spero che il vostro soggiorno sia soddisfacente!"

"Siamo molto felici di essere qui," Derek sorrise mentre la sua fidanzata scriveva i loro nomi nel libro degli ospiti.

La signora Travis sembrava shockata. "Questo edificio è nel bel mezzo del nulla, quindi è sempre bello sentire che le persone si stanno divertendo. E' del tempo molto rilassante lontano da casa."

La proprietaria fece entrare un qualche adolescente che sedeva infondo alla sala, sgridandolo per star usando il telefono prima di dirgli di portare i bagagli della coppia di sopra nella loro camera. Maia e Derek lo seguirono per le scale, notando il modo in cui scricchiolavano ad ogni passo. La struttura sembrava così vecchia e Derek sussurrò che dovrebbe essere stata costruita in qualche anno del 1900.

Aprendo la porta della stanza, il ragazzo lasciò le valigie sul tavolo in mezzo alla stanza prima di andare via. Maia amava l'arredamento vintage. La camera era decorata con un letto matrimoniale davanti, un camino dietro con due poltrone difronte ad esso ed un balcone che dava sui bellissimi e densi prati di campagna. Non poteva credere di essere stata viziata in questo modo.

Uscì fuori al balcone, ipnotizzata dal paesaggio che le era posto davanti. I diversi tipi di piante e fiori sbucavano dall'erba alta e Maia poteva appena scorgere un sentiero in lontananza. L'aria fresca le tolse i lunghi capelli biondi dalle spalle e lei avvertì la scia profumata che si diffondeva dalla natura intorno a lei.

Guardando il cielo, Maia notò le nuvole nere che si stavano formando vicino ai raggi di sole. "Sembra che stia arrivando una tempesta," si lamentò. "Speravo di visitare il paese oggi."

"Abbiamo tre giorni per farlo, ed inoltre, la vacanza dovrebbe essere un relax, Mai." Derek rispose, avvolgendo le sue lunghe braccia intorno a lei. "Questo significa che avremo più tempo da soli, non è vero?"

Maia si girò nella sua presa, un sorisetto furbo travolse i suoi tratti. "Credo di sì," concordò lei prima di premere le sue labbra su quelle del fidanzato. Le sue mani agili iniziarono a tirare i suoi capelli corti mentre lui trovava il coraggio di prenderla imbraccio e portarla via dal balcone.

Il secondo in cui entrarono, la tempesta iniziò.

STRANGER. | Jon Snow [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora