Portrait.

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POTRAIT.

tags: amore, ritratti, segreti, imbarazzo.
rating: verde.

"Ci vediamo dopo, ragazze. Ciao." salutai le mie amiche con la mano e rivolsi loro un sorriso, prima di girarmi e cominciare a camminare, dirigendomi fuori dalla scuola. 

Oggi le lezioni sembravano non finire mai, quasi come tutti i giorni del resto. 

I miei pensieri furono interrotti bruscamente; qualcuno mi era venuto addosso, facendomi perdere l'equilibrio, cadendo col culo per terra. Dei fogli volarono per aria. Aprì gli occhi, prima chiusi per l'impatto, e guardai la persona con cui mi ero scontrata. Harry si sfregava un punto dolente del suo sedere facendo una smorfia. Appena si concentrò su di me, ancora a terra come lui, mi guardò con occhi leggermente spalancati per poi alzarsi velocemente e porgendomi la mano. 

"Scusa, m-mi dispiace." balbettò arrossendo, evitando il mio sguardo. Sorrisi teneramente vedendolo così imbarazzato. 

Conoscevo Harry da qualche anno ormai, ma non ci ho mai parlato molto. In effetti, se ci penso, le volte in cui ci siamo parlati si potrebbero contare sulle dita delle mani. Non che mi stesse antipatico, anzi, mi sembrava un bravo ragazzo, ma tutte le volte che gli parlavo, lui sviava il discorso e se ne andava, e se lo guardavo lui distoglieva lo sguardo. 

"Tranquillo, non è successo niente." 

Si chinò per raccogliere i fogli volati dappertutto attimi prima. Vidi le sue mani muoversi velocemente per raccoglierli, perciò dedussi che stesse andando di fretta, così mi chinai anche io aiutandolo.

"Uhm, n-non c'è bisogno che mi a-aiuti." disse. 

"Figurati, non c'è ness-" mi fermai quando un disegno catturò la mia attenzione. Lo presi e lo guardai. 

Guardai i tratti delicati del viso della ragazza, e tutto ciò che lo componeva. 

Questa sono io. 

"Harry.." lo chiamai. Alzò il viso su di me e spalancò gli occhi quando vide un suo disegno tra le mie mani. Lo strappò praticamente dalla mia stretta e si alzò velocemente, i suoi fogli tenuti fermamente nelle sue mani, come a nasconderli.

"I-io devo a-andare." balbettò di nuovo, arrossendo violentemente per poi girarsi e cominciare a camminare velocemente via da me. 

Perché scappava sempre?

Lo rincorsi, facendo fatica a stare al suo passo, dato le sue gambe lunghe. "Harry, Harry!" lo chiamai. Al suono della mia voce, camminò più veloce. 

Ma che cazzo.

Quando aumentai il passo anche io e quando gli fui vicino, gli presi una spalla con la mano, facendolo voltare. 

"Mi spieghi perché scappi sempre da me? E perché hai un mio ritratto?" 

Il suo sguardo era puntato ovunque tranne che sul mio viso, così gli presi il viso tra le mani e lo costrinsi a guardarmi. I ragazzi che passavano ci guardavano straniti ma poco me ne importò.

"I-io, io...n-non so c-come dirtelo. S-se te lo dirò t-tu n-non mi guarderai n-neanche più e..."

"Dimmelo e basta, Harry. Voglio saperlo." mi puntai. 

Harry prese un profondo respiro e parlò di botto. "Io ti amo, Y/N." 

I miei occhi si spalancarono, lasciandoli puntati nei suoi. Le mie mani erano ancora ferme sulle sue guance e il mio corpo era immobile. 

Ci misi qualche secondo per elaborare le sue parole. Lui mi ama. E io non me ne ero mai accorta prima. Come avevo fatto a non accorgermene? Come ho fatto ad essere così stupida?

"L-lo sapevo che avresti reagito così. Io ti osservo ogni giorno, posso sembrare uno stalker, ma non lo sono. Sei così bella, Y/N- la sua mano si appoggiò sulla mia guancia, i suoi occhi mi osservarono- che non potevo non ritrarti. Scappo sempre perché ho paura di quello che potrei dire quando sono con te, perché so che farei delle figure di merda, e Dio, chissà cosa starai pensando di me, ora. Probabilmente starai pensando che sono un idiota e uno sfigat-" venne interrotto dalle mie labbra sulle sue. 

Chiusi gli occhi al contatto. Lo sentì irrigidirsi, non aspettandoselo, ma poi, titubante si lasciò andare. Sentì il fruscio causati dei fogli che lasciò cadere dalle sue mani e lentamente, con esitazione, portò le sue mani sui miei fianchi delicatamente. Mossi le labbra sulle sue, sentendolo dischiuderle per poter approfondire il bacio. La sua lingua venne a contatto con la mia, feci scivolare le mani dalle sue guance arrossate ai suoi capelli, stringendoli in un pugno. Lo sentì ansimare quando li tirai leggermente, aumentando la presa sui miei fianchi. 

"Vai così, ragazzo!" un ragazzo fischiò dietro di noi. Mi staccai dal bacio, arrossendo.

"P-perché mi hai baciato?" 

"Perché mi piaci, Harry." sorrisi.

"Cosa?" i suoi occhi si illuminarono.

"Tu mi piaci." ridacchiai. Un magnifico sorriso crebbe sulle sue labbra e non potei fare altro che guardarlo ammaliata. Fece combaciare di nuovo le nostre labbra e sorrisi nel bacio. Risi forte, allacciando le braccia al suo collo, quando mi prese per i fianchi e mi alzò da terra, facendomi girare.  

-Con amore, A xx.

Immagina- Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora