Don't Worry||Daughter Of Hades||

Let's go

-Ehy Martina, ti ricordi di me?-
No...perché...perché a me...
-L-Luke...- mentre pronunciavo il suo nome mi resi conto di star tremando.
-Brava. Ti ricordi quando...ti ho stuprata? Eri così esile...indifesa....sola-
L'ultima parola la scandì per bene.
-E ora? Hai un fratello,degli amici e un ragazzo....
Credi davvero che tutto questo durerà?-
Non voglio...non voglio ascoltarlo....non voglio rivivere ancora quel giorno....
-Non parli?-
Mi scrutò
-Stai tremando. Hai paura. L'ho sempre detto che sei debole. Chi mai potrebbe volerti bene? Loro ti stanno solo prendendo in giro. Sai...non mi dispiacerebbe tornare da te e violentarti. Tanto non ti sai difendere. E tuo cugino è morto. Non ti salverà di nuovo-
Si sta avvicinando. Non riesco a muovermi. L'unica cosa che voglio fare è urlare...urlare di terrore. È solo un incubo...tutto questo non è reale...
-Sai com'è morto tuo cugino? Per mano mia...-
-N-no....Nico ha detto....-
-Ti fidi davvero di lui?-mi interrompe-Lui ti ha abbandonata perché non ti voleva più fra i piedi. Io l'ho ucciso perché voleva dire a Annabeth e Thalia la verità su di me....
Tu sei sola Martina. Lo sei sempre stata e sempre lo sarai. La tua felicità non durerà. Ammettilo,vedere tuo cugino quel giorno e stato orribile. Non potevi abbracciarlo o sgridarlo perché era un'anima-
Si avvicina al mio orecchio e sussurra
-Lui è morto e la stessa fine la faranno i tuoi nuovi amici...-

Mi svegliai tutta sudata e con le lacrime agli occhi.
-Ehy Marty, calmati era solo un brutto sogno-
Io scossi la testa. Non era solo un brutto sogno. Era una minaccia. Sto tremando per la paura. Non voglio che accada ancora....non voglio che Luke torni...
-Luke...-sussurro.
-Luke? Luke Castellan?- mi chiede Nico. Lo conosce? Spero che non abbia fatto del male anche a lui...
-Si...-
-Ti va di raccontarmi il tuo incubo o il tuo passato?-
Annuisco e gli racconto l'incubo. Lui mi abbraccia per cercare di calmarmi.
-Marty,calmati. Luke è morto. Non ti farà più del male-
Lo guardo. Non sempre la morte riesce a fermare le anime....
-Quindi tuo cugino è....-
-Si-
Ho paura. Tanta. Ho paura che tutto questo finisca...
-Che ore sono?- chiedo.
-Le 5:30. Dobbiamo partire alle 6. Iniziamo a prepararci. Comunque tranquilla. Luke non ci farà niente-
-Okey...-
Mi faccio una doccia veloce e mi vesto.
Usciamo e ci dirigiamo nella cabina 1.
-Hazel dov'è?-
-È andata a dormire nella cabina di Era con Frank- dice un po arrabbiato.

Bussiamo alla porta e Jason ci apre.
-Entrate- ci dice.
Mi siedo a terra vicino a Angel mentre Nico va sul letto vicino a Will.
-Ora che ci siamo tutti dobbiamo...- inizia Annie ma si blocco di colpo e mi guarda.
-Marty...stai bene?- mi chiede dolcemente.
-Si...ho solo dormito male,niente di preoccupante. Tranquilla- dico cercando di sorridere. Kayla mi si siede accanto e mi scruta mentre Angel mi prende la mano e la stringe.
-Dicevo,ora dobbiamo capire come muoverci. Dopo che andiamo all'Olimpo che facciamo?-
-Liberiamo gli dei e ci facciamo dire dove andare- risponde Leo con ovvietà.
Annabeth si spatte una mano sulla fronte.
-Come li liberiamo gli dei? Insomma loro staranno con la loro forma divina quindi noi non possiamo vederli senza morire-
-A quello ci pensiamo dopo,ora andiamo- dice Leo alzandosi e uscendo.
-Okey..-sospira Annie.
Cal e Kayla vanno da Leo e Festus con Jas e Pip. Io e gli altri seguiamo Percy.

Vicino alla zona del falò ci sono quattro pegasi.
-Ragazzi loro sono Blackjak,-inizia accarezzando un pegaso nero- Purity,Lightin e Shadow-
Purity è un pegaso bianco,
Lightin è marroncino e Shadow nero come Blackjak ma con le punte delle piume delle ali bianche.
Sono bellissimi. Hazel e Frank si avvicinano a Lightin  e Frank si trasforma in un pegaso. Effettivamente lui stesso poteva volare con Hazel in groppa ma non ci abbiamo pensato.
Mi avvicino a Shadow e gli accarezzo il muso. Nitrisce e Percy dice
-Gli piaci Marty- sorrido e continuo  accarezzarlo.
-Bene,ora partiamo-
E ognuno sale su un pegaso. Angel sale dopo di me e m abbraccia da dietro. Sussulto ma poi mi godo il momento. Voliamo per un po ricollegandoci agli altri fino ad atterrare ai piedi di un ascensore.

Appena saliamo sull'Olimpo sentiamo delle voci. Ci guardiamo e poi urlo
-Chi c'è?-
Silenzio.
-Chi è là- riprovo.
-Martina, sei tu?- chiede una voce che mi è famigliare. Gli altri mi guardano confusi.
-Apollo?-