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Cherry bomb. 1.0 →
"Certo che c'è una sottiledifferenza da un bubble tea in una caffetteria e una lattina di birrabevuta sui gradini di una strada".
Sehun si passa velocemente una mano tra i capelli biondi mentre con l'altra mano tiene stretta la lattina di birra fresca e gocciolante, per poi portarla alle labbra e berne un sorso.
"Scusami, non immaginavo che fosse chiusoquelfottutonegozio!".
Luhan sembra quasi esasperato mentre urla, pieno di frustrazione e troppi rimorsi. Vuole semplicemente parlare con il minore eppure sembra così complicato, così difficile ed impossibile; sembra che un muro troppo spesso ed insormontabile li divida, non permettendogli di comunicare correttamente.
Ma è il momento di distruggere quel dannato muro di bugie, rabbia e sentimenti mai morti. Il corvino su avvicina di poco a Sehun e gli sfiora una mano la propria, facendo sussultare e allontanare visibilmente l'altro da lui.
"Sehun... Ho bisogno di parlarti, per favore".
"Tiascolterò, ma non toccarmi...e per favore, fa in fretta".
La voce del minore è bassa, quasi un sussurro che Luhan fatica a percepire, ma gli basta per sentirsi un verme viscido, con un forte senso di dolore al petto e con le budella che continuano a contorcersi tra loro. Fa così male, si sente come un frutto avvelenato, perfetto fuori, schifosamente marcio al suo interno.
Ma si distoglie da questi pensieri e tenta in ogni modo di aggrapparsi a qualche ultima speranza. Allora schiarisce la propria voce e sospira profondamente, estraendo dalla tasca sinistra dei propri jeans strappati una sigaretta di qualità scadente e un accendino, accendendola piano piano.
“Bene... Volevosoltantochiedertiscusa, per tutto”.
Lo sguardo di Luhan è basso, puntato verso l'asfalto e verso la cenere che lentamente finisce su di esso. E poi inala nuovamente del tabacco mentre sente gli occhi di Sehun su di se. Il suo sguardo sembra bruciargli la pelle eppure è una sensazione maledettamente bella, perché lo sta guardando, ha ancora un briciolo di coraggio di accarezzarlo con un solo sguardo.
“Aspetta, non dire nulla, Sehun... Non ho ancora finito”.
