Quel giorno, una pioggia incessante aveva accompagnato gli studenti della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts durante le lezioni della mattinata, il pranzo e perfino le attività pomeridiane, costringendo chiunque si trovasse in giardino ad abbandonare i suoi svaghi all'aria aperta e far ritorno nelle calde ed accoglienti mura del castello.
Una situazione tutt'altro che sfavorevole per Shyla che, da sempre un'amante delle giornate piovose, si era rintanata nel suo habitat naturale: la Biblioteca.
Infatti, proprio in quel momento, era lì che rivedeva il suo tema di Astronomia, seduta di fianco alla finestra, godendosi la compagnia di se stessa e del picchiettare regolare delle gocce sul vetro. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.
Purtroppo per lei, però, arrivate le sei e venti, dovette raccogliere tutte le sue cose ed avviarsi verso la Sala dei Trofei.
Certo: l'appuntamento – se così si potesse definire – avrebbe avuto luogo circa dieci minuti più tardi e la Sala non era poi così distante da raggiungere, ma la determinazione della ragazza nell'essere sempre puntuale sarebbe prevalsa in qualsiasi circostanza.
Ad attenderla davanti alla porta, una volta arrivata, c'era Gazza, il custode, che ostentava un'aria divertita.
«Buona sera, sono qui per– » fece per dire Shyla.
«Lo so benissimo, ragazza» gracchiò il custode con fare burbero, «Ma, prima di cominciare, dobbiamo aspettare che arrivino gli altri.»
«Gli altri?» Shyla fu sorpresa e al tempo stesso irritata.
Era già abbastanza seccante dover scontare una punizione, figuriamoci se a farlo ci sarebbero dovute essere altre persone. Ad ogni modo, la ragazza capì che lamentarsi sarebbe stato inutile, perciò affiancò l'uomo e aspettò che altre figure si avvicinassero.
Non passò poi così tanto tempo prima che Shyla individuasse un ragazzo che stava chiaramente venendo in quella direzione.
Ethan avanzava con le mani in tasca, lo sguardo annoiato.
«E sono due. Ma c'è ancora da aspettare» disse Gazza, non appena il ragazzo fu vicino.
«Ci sono altri?» chiese Ethan che, a differenza di Shyla, non pareva poi così colpito.
Quest'ultima lo osservò per un po', un'abitudine profondamente radicata nel suo essere. Poi distolse lo sguardo. Non provò nemmeno a salutarlo.
Se avesse voluto, sarebbe stato lui a presentarsi per primo; di certo non l'avrebbe fatto lei.Ma nemmeno Ethan sembrava troppo propenso a parlare, così affiancò la ragazza senza dire una parola, le mani sempre in tasca.
A rompere quell'attesa furono le moine che Gazza cominciò a rivolgere alla sua gatta.
Shyla lo osservò attenta, sebbene la cosa la infastidisse, mentre Ethan lo ignorò in maniera magistrale, come se non lo sentisse per niente.Dopo che gli "occhi vispi e adorabili" di Mrs. Norris furono elogiati, una seconda ragazza si avvicinò a loro correndo.
«Tre» comunicò Gazza.
«Siamo tutti?» chiese Ethan, ormai palesemente seccato.
Gazza scosse il capo, «Ne manca ancora uno.»
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❝Lonely Hearts Club❞
FanficAmbientato ad Hogwarts, ma con un contesto e dei personaggi da me inventati. Storia nata una mattina di settembre ❁ Tyler Hogan, sedici anni, Tassorosso. Michelle Anderson, sedici anni, Grifondoro. Ethan Carr, sedici anni, Serpeverde. Shyla Dal...