Le vacanze natalizie si conclusero con la stessa rapidità con cui erano iniziate.
Ebbero quasi la sensazione di essersi persi qualcosa, quando i quattro si svegliarono quella mattina e realizzano di dover prendere il treno per far ritorno ad Hogwarts.
Fecero colazione conversando con Paul e rispondendo cordiali alle domande che, di tanto in tanto, Lea rivolgeva loro.
Com'era prevedibile, il signor Dalton fu disponibilissimo ad accompagnare i ragazzi alla stazione, ed insisté perfino ad aiutarli a preparare nuovamente i bauli.
Poiché le allusioni da parte di Shyla inerenti al fatto che, quella mattina, non avrebbe mai lasciato che il suo scompartimento venisse occupato da qualcun altro e che, pertanto, pretendeva che dovessero essere lì in tempo (e "con in tempo", la bionda intendeva come minimo un quarto d'ora d'anticipo), i suoi amici e Paul convennero che l'utilizzo di un incantesimo Bagaglius sarebbe stato decisamente appropriato.
Salutarono Bibilus e la signora Dalton alla soglia della porta d'ingresso, e fu allora che l'Elfo si accasciò per terra, scoppiò a piangere, disperato per la partenza dei ragazzi, e si soffiò ripetutamente il naso simile ad un grugno in uno straccio sporco che aveva usato per ripulire la tavola dalle tracce di marmellata alla pesca lasciate dopo la colazione.
Così, fu solo dopo che i singhiozzi di Bibilus si furono attenuati, e dopo che ebbero ringraziato i Dalton per l'ospitalità e promesso loro di tornare a trovarli, che si avviarono, in un garbuglio di macchine, bus, moto e biciclette, verso King's Cross.
Non arrivarono con l'anticipo auspicato da Shyla, ma nemmeno con il ritardo del viaggio di partenza; Michelle, infatti, sorrise quasi emozionata nel dire che la prima volta in cui non era in ritardo.
Il saluto del signor Dalton ebbe del melodrammatico quasi quanto quello di Bibilus, con l'unica differenza che l'uomo, dopo le intimidazioni da parte di sua figlia, non pianse. Almeno, non davanti a loro.
Ethan lo osservò, ripensando a quando trovava assurdo che i genitori facessero tanto scalpore per la partenza dei figli il primo settembre. Cominciò a capirne i motivi. Forse gli sembrava assurdo perché, a lui, non sarebbe mai successo. Sino a quel momento, perlomeno.
Anche i quattro ragazzi, dal canto loro, furono sinceramente dispiaciuti di lasciare quel simpatico scrittore di fiabe infantili, e Tyler quasi non lo fece cadere al suolo (la differenza d'altezza tra i due era notevole) quando lo strinse in un caloroso abbraccio.
Infine, afferrati saldamente i bauli, corsero tra i binari 9 e 10.
Il binario 9 ¾ non era gremito di gente, ma certo non poteva definirsi spopolato.
C'era un gruppo di studenti del primo e secondo anno che chiacchierava nel fondo; due ragazzi che si abbracciavano entusiasti di vedersi, vicino ai vagoni; alcuni membri del Club dei Duellanti che discutevano sui prossimi incontri.
Ethan, Michelle, Tyler e Shyla rimasero per qualche istante immobili, contemplando la stazione; il luogo che, ogni anno, li aveva condotti a Hogwarts. E loro, ogni anno, ne erano stati grati.
Ognuno di loro aveva già indossato la divisa scolastica, perfino Tyler, che non aveva fatto storie.
I colori delle loro cravatte, così diversi tra loro, spiccavano in modo particolare sulle candide camicie.
Poi i quattro si rivolsero uno sguardo d'intesa, e iniziarono a camminare, avvolti dal vapore del treno e circondati dal chiacchiericcio della gente che arrivava e si univa a quella che già c'era.
Un anno nuovo era arrivato e, con esso, la prospettiva di cambiamento.
Dopotutto, cambiare è una delle cose più naturali del mondo. I quattro lo avevano capito bene.
Erano passati pochi mesi dal giorno in cui si erano incontrati per la prima volta, e ne erano successe di cose.
Nessuno di loro aveva idea che quella punizione del 5 ottobre avrebbe sconvolto le loro vite. Eppure, inaspettatamente come lo scorrere della vita stessa, era successo.
Si trattava di destino? Di coincidenze? Di pura casualità? I quattro aveva teorie differenti a riguardo.
Ciò che contava, ad ogni modo, era che in quel momento erano lì, più coraggiosi, ambiziosi, gentili e intelligenti che mai.
Ethan avanzava con lo sguardo rivolto verso un punto lontano, un punto immaginario.
Alcune cose di lui non erano cambiate affatto. Il sarcasmo. Gli anfibi. La dipendenza dal fumo.
Ma, allo stesso tempo, aveva ripreso a suonare il piano. Aveva compreso la differenza tra una semplice cotta e un'amicizia sincera. Si sentiva in grado di aprirsi con qualcuno, aprirsi completamente; non gli era mai successo.
Tyler camminava sorridendo, come sempre. I suoi capelli verde acqua erano ancora lì, così come le converse gialle.
Non aveva abbandonato il suo ottimismo, né la sua esuberanza.
Ma aveva anche tentato di leggere e scrivere meglio. Aveva imparato a non sentirsi stupido per dei voti bassi e dei compiti andati male. Aveva creduto di poter dare di più a scuola.
Michelle, anche quel giorno, profumava di caffè.
Credeva ancora nell'uguaglianza di tutti i sessi. Sapeva che avrebbe continuato a fare ritardo ovunque andasse.
Ma aveva imparato a guardare le cose sotto altri punti di vista. Ad essere meno impulsiva. A mantenere la calma, almeno a provarci, per non andare immediatamente in escandescenza.
Shyla procedeva osservando attentamente tutto ciò che le era introno.
Continuava ad odiare i luoghi affollati. Allo stesso modo, il suo amore per i libri e la cultura non erano mutati.
Ma aveva imparato a pensare due volte prima di dire qualcosa di potenzialmente offensivo. Aveva imparato che nel modo c'era gente, oltre a suo padre, che avrebbe potuto salvarla.
E così, avanzavano, insieme.
E anche se la vita avrebbe potuto riservare loro altre sorprese ed esperienze che li avrebbero cambiati ancora, una cosa rimase sempre la stessa: il Lonely Hearts Club.
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☽ Angolo Moony:
Hey! Scusate l'orario di pubblicazione decisamente discutibile, ma ormai era tutto pronto.Allora, sì, questo è l'ultimo capirlo, in teoria.
Dico "in teoria" perché manca l'epilogo, che conto di pubblicare il prima possibile.
Non vi dirò molto riguardo la fine della storia perché ho in mente di fare un capitolo apposito con i ringraziamenti finali e altri dettagli.
Comunque, grazie, grazie e ancora grazie per chiunque sia arrivato fino a qui!
Questa storia conta molto per me; vi spiegherò il perché (sempre che vogliate saperlo).
Con tutto l'amore e il cioccolato del mondo,
Fatto il misfatto

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❝Lonely Hearts Club❞
Fiksi PenggemarAmbientato ad Hogwarts, ma con un contesto e dei personaggi da me inventati. Storia nata una mattina di settembre ❁ Tyler Hogan, sedici anni, Tassorosso. Michelle Anderson, sedici anni, Grifondoro. Ethan Carr, sedici anni, Serpeverde. Shyla Dal...