Ultimo capitolo

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Quando i nostri respiri tornarono normali, Sasuke si alzò a sedere mi guardò intensamente: "Ora dimmi che non mi ami più! " 
Mi irrigidii all'improvviso: "Era questo il tuo scopo? Farmi confessare che non sono capace di resisterti?"
"Mi basta vedere come reagisce il tuo corpo per capire che fisicamente non ti sono indifferente. Il sesso tra noi è sempre stato fantastico, ma voglio sapere se tutti i nostri sentimenti passati sono ancora vivi sotto la superficie."
"Vuoi che io cambi idea riguardo il divorzio?" gli chiesi, sedendomi a mia volta portandomi dietro il lenzuolo in modo da coprirmi il seno, un gesto stupido visto che conosceva ogni parte di me, ma nuda mi sentivo troppo vulnerabile. 
"Certo! Sono venuto qui apposta! Solo che io non vivo qui, sarà un impedimento per te?"
Riflettei un attimo prima di rispondere: "No. Perché stavolta non prenderò decisioni avventate. Non sono più una ragazzina ingenua, ho acquisito un po' di buonsenso da allora."
Lui si scurì in volto, osservandomi bene. 
"Siamo stati separati fin troppo a lungo. È ora di recuperare il tempo perduto."
"Dobbiamo imparare di nuovo a conoscerci" gli risposi. 
"Non posso darti torto, ma cosa intendi fare per conoscermi? Vuoi ricominciare da capo? Appuntamenti, incontri, eccetera?"
"Se dobbiamo decidere se siamo compatibili per essere una coppia duratura e magari sposarci un giorno..."
"Siamo già sposati" mi rammentò lui.
"Solo sulla carta."
"Quindi vuoi comunque il divorzio? "
"Non lo so. Sono confusa. Ho bisogno di tempo per riflettere."
"E di quanto tempo hai bisogno?"
"Almeno due settimane."
Con uno scatto Sasuke si rialzò, incurante della propria nudità e cominciò a vestirsi. Quando ebbe finito si girò verso di me e disse:"Se hai bisogno di tanto tempo per decidere, forse è meglio se lasciamo perdere", per poi uscire da casa sbattendo il portone. 
Sbuffando, mi feci cadere sul letto, cedendo alla forza di gravità. 
Non sapevo se era più idiota lui per essersela presa per la mia decisione od io per essere ricaduta nella trappola dell'amore. In ogni caso non avrei permesso a nessuno di decidere per me. Avevo bisogno di un consiglio e solo due persone potevano aiutarmi.
Era piuttosto presto, non potevo chiamare a quell'ora, ma se fossi partita subito sarei arrivata in tempo per la colazione.
Rivestendomi tornai a casa mia e presi in mano il telefono.
"Signorina Tsunade, mi spiace comunicarle di aver bisogno di due giorni di riposo, spero riuscirà a trovare una supplente disponibile. Buona giornata" lasciai detto nella segreteria della preside, poi cominciai a preparare una piccola valigia. Era ora di muoversi.

🍃 🌙 🍃

Ore dopo mi ritrovai a casa della mia migliore amica, con in mano un bel bicchiere di caffè ed uno dei suoi muffin, raccontando una storia che aveva lasciato lei e suo marito senza parole. 
Avevo avuto la soddisfazione di vedere la sorpresa nei loro occhi chiari quando mi avevano aperto la porta ed ora, abbracciati sul divano con le teste bionde a contatto, dopo aver ascoltato tutto erano ancora più sorpresi.
"Perché non ci hai mai detto una cosa così importante? Noi siamo i tuoi migliori amici. O almeno pensavamo di esserlo" mi chiese Naruto, chinandosi verso di me, ma continuando a mantenere il contatto con Ino, che sembrava la più sconvolta.
"Mi sentivo stupida, umiliata, il mio orgoglio aveva subito una brutta batosta e lo scoprire di non essere incinta da una parte mi aveva fatta sospirare di sollievo, dall'altra mi aveva delusa e la reazione violenta di Sasuke che era venuto a sapere della scommessa mi aveva destabilizzata."
"Questo lo capiamo, Sakura-chan" mi disse, allungando una mano a stringere la mia.
"In quei mesi in cui sei stata con lui ero in pieno addestramento, passavo ore ad allenarmi per diventare pompiere, ma avrei trovato tempo per te, eri e sei un'amica preziosa, mai e poi mai avrei voluto che affrontassi questo da sola. 
Lontano dalla vista non significa lontano dal cuore, vale per noi, ma anche per la tua relazione con Sasuke a quanto pare..."
"Sì... Io... Mi dispiace, non volevo, anzi non dovevo tagliarvi fuori..."
"Non ti sto riproverando, sono però felice del fatto che prima di prendere una decisione definitiva tu abbia voluto passare prima da noi, per riempire questo vuoto" mi disse, sorridendomi radiosamente come solo lui sapeva fare. 
"Grazie, Naruto."
A quel punto anche la mia migliore amica si fece più vicina.
"Avevo capito che fosse successo qualcosa di grave tra voi e col senno di poi mi sono pentita molte volte di aver dato vita a quel gioco."
"Non devi, Ino. Non sei stata l'unica a giocare con la mano del fato, c'è una cosa che non ho detto neanche a Sasuke..."

Cominciò tutto con un bigliettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora