Capitolo nove.

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《Scusami, non volevo farti stare male, Bianca... Io dovrei starti vicino in questo periodo e...》.

Non feci in tempo a finire la frase, che lei mi saltò addosso, letteralmente, stritolandomi in un abbraccio.

《Scusami tu, Phoebe! Avrei dovuto avvisarti, avresti dovuto saperlo per prima...》.

Le sorrisi. Non mi piaceva arrabbiarmi con nessuno, in generale, figuriamoci con la mia migliore amica.

《Ho un sacco di domande da farti, a proposito di tutto questo... Non so nemmeno da dove cominciare》, le confidai.

《Non farlo, ti racconterò tutto io》, rispose con un sorriso rassicurante, capendo il mio disagio.

《Beh, partiamo dal presupposto che io e Matt volevamo diventare genitori...》, si accarezzò teneramente la pancia suscitando una strana tenerezza in me, che ancora non ero abituata a tali scene.

《...Ma non così presto, sinceramente》, disse, con il capo chino.

《È da un mese che ho iniziato a sentire nausee continue, giramenti di testa, malessere... Ed avevo un ritardo di ormai due settimane》, ora riprese a guardarmi negli occhi.

《Decisi di andare dal ginecologo, davvero preoccupata... Avevo naturalmente iniziato ad avere qualche sospetto, ma non ci volevo credere.
Ho sempre sognato di diventare madre, e questo lo sai benissimo; ma mai avrei pensato di diventare madre a soli diciott'anni.
Matt non lo sapeva ancora, la prima ecografia l'ho matta niente meno che con Brandon!》.

Spalancai gli occhi dalla sorpresa.

《Brandon? Mio fratello?》, quasi urlai.

《Chi altro, sennò? Come dicevo, Brandon un giorno mi ha trovata in bagno a vomitare.
Lo so, non è sicuramente carina, come scena, ma ti dico solo come sono andate le cose.
Probabilmente aveva sentito che non era la prima volta che correvo in bagno, nella stessa giornata, per di più, e si era incuriosito.
Inutile che te lo dica, aveva già capito tutto. Lo sai che è un tipo sveglio, anche troppo》.

Lo sapevo benissimo, perché, per certi versi, gli somigliavo.

《Piansi a dirotto, a casa c'eravamo solo io e lui, e decise di portarmi quel giorno stesso dal ginecologo. È stato molto premuroso con me, non smetterò mai di ringraziarlo... Abbiamo aspettato quattro ore in sala d'attesa e mai si è lamentato, anzi, mi ha sempre offerto il suo aiuto, per qualsiasi cosa.
Quando il ginecologo mi confermò le mie ipotesi... Beh, piansi di nuovo. Sia per la gioia di avere una creatura in grembo, sia perché non sapevo come dirlo a Matt, ed ero disperata. Quando uscii dall'ambulatorio, Brandon notò che stavo piangendo, così, senza dire nulla, mi propose di parlarne con Matt nei giorni successivi, e disse anche che, se lo volevo, lui sarebbe stato lì, a darmi man forte》, continuò con un sorriso.

Io ascoltavo, e mano a mano le idee si facevano sempre più chiare nella mia testa.
Finalmente.

《Era proprio l'altro pomeriggio, quando, dopo quasi un mese, sono riuscita a dirglielo: tu eri andata da Steph; io ti avevo detto di voler stare con Matt, ed in un certo senso, era la verità.
Sono stata con lui, e con Brandon, a casa.
Quando l'ho detto a Matt... Lui non l'ha presa bene》.

Bianca aveva la voce tremante in questo momento, io mi ero già alzata per dare una bella lezione a Matt per il suo comportamento, quando lei mi fermò, proseguendo.

《Stava andandosene, era diventato improvvisamente cupo, forse la notizia era stata troppo inaspettata per lui.
Brandon lo ha fermato, e giuro di averlo visto poche volte così furioso, in vita mia.
Ha minacciato Matt di sedersi immediatamente, di parlare e di chiarire.
Soprattutto, di assumersi le proprie responsabilità, in quanto avesse ben ventidue anni.
Si sono scambiati sguardi intensissimi, come se stessero comunicando... Beh, Phoebe, sai benissimo quanto siano legati i gemelli》, affermò con un sorriso.

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