Quel giorno il tram era più carico del solito.
Ragazzi e ragazze, con gli zaini in spalla e la stanchezza negli occhi.
Chi aveva le cuffie nelle orecchie, chi un libro in mano.
Un giorno normale.
Mi dirigevo al solito posto, cercando di farmi spazio tra quei corpi, quando, non ho visto chi, mi diede una spinta e caddi addosso ad uno studente.
Sbattei proprio contro il suo petto, e gli feci rovesciare il caffè, ancora caldo, sul maglione.
Mi scostò delicatamente.
Io imbarazzata, strofinai il mio braccio sulla chiazza della bevanda, per cercare di rimediare al mio disastro, ma fu tutto inutile.
Alzai lo sguardo; un ragazzo semplice, con i capelli castani e gli occhi che gli illuminavano il viso.
Pensai che avrei potuto guardarli per sempre, e non mi sarei mai stancata.
Aveva un profumo di cotone, mischiato alla menta, che si era indebolito a causa del l'odore del caffè.
Mi scusai, avevo il volto in fiamme e le guance rosse, ma non per la figura che avevo appena fatto.
Iniziammo a parlare, una parola tirava l'altra e scoprimmo di avere varie cose in comune.
La sua voce era calda e sicura, e il suo sorriso mi ricordava com'era fatta la felicità.
Iniziammo a frequentarci, ad ascoltare la musica insieme, ad uscire per vedere un film, fare una passeggiata.
Le mattine riusciva sempre a tenermi un posto accanto a lui.
Capitò che andai a casa sua e rividi la sua felpa, ancora macchiata di caffè.
Gli domandai per quale motivo non l'avesse lavata.
Lui mi guardò, con il suo solito sguardo ammaliatore e sincero.
Mi confessò che guardava la sua felpa ogni minuto della sua giornata perché gli ricordavo io, gli ricordava quanto fosse stato fortunato quando quella ragazza sbadata, un po' impacciata, gli fosse caduta addosso. Non potei trattenere l'emozione, e, d'istinto, lo abbracciai, e lui mi baciò.Oggi, la sua felpa è ancora in qualche cassetto, tutta impacchettata per nascondere l'odore, ma è più forte di lui, non riesce a buttarla.
Al suo posto, sul comodino, c'è sempre una tazza di caffè caldo, denso e scuro il giusto, per ricordarsi il colore dei miei occhi, di quando lo guardai per la prima volta e lui capii che sarei diventata io la sua dipendenza, la sua forza.
E non avrebbe potuto fare a meno di me.A volte, sono proprio le cose inaspettate, gli incidenti, i gesti improvvisi, non programmati, che ti sconvolgono per sempre l'esistenza.
Cambiano in modo radicale la tua vita.