Ero in ansia e volevo fumarmi una sigaretta.
"Scusi, ha una sigaretta?" chiesi ad un turista mentre mi avviavo in stazione, il fatto è che io non fumo.
Mi sedetti su una panchina che dava ai binari dei treni, ero tra la stazione numero 8 e 9, fissavo il binario 8 in continuazione finché non m'incantai e m'immersi nei pensieri.
Accesi la sigaretta, ma non la misi mai in bocca.
Ogni tanto il fumo mi passava davanti agli occhi mentre continuavo a fissare una cosa di non definito in lontananza nel binario, ma io non fumo, mi ripetevo.
Un bambino si sedette vicino a me e cominciò a fissarmi.
"Hai perso la mamma?" gli chiesi tornando nel mondo reale.
"No, sono figlio del bigliettaio, quello li.... Ciao Papà... Mio padre mi porta spesso a lavoro e io mi siedo sempre qui, a volte parlo anche con le persone, sono tutti gentili con me" rispose il bambino senza che io gli facessi alcuna domanda e salutando il padre con la mano.
Sembrava che per lui, fosse la normalità e non aveva alcun timore nel parlarmi.
"Bene.." risposi spegnendo la sigaretta con un piede.
"Chi stai aspettando?" chiese il bambino continuando a fissare il mio sguardo che era fisso a sua volta nella lontananza del binario 8.
Rimanemmo in silenzio per un minuto finché non gli risposi.
"Una ragazza.
Sai, lei viviamo a circa 150 chilometri di distanza e ora sta venendo qui, per me.
Ha dei capelli neri e lunghi poco più giù delle spalle, degli occhi che sembrano dello stesso colore, ma si illuminano solo con il sole, diventano di un color nocciola e a volte assomigliano al cioccolato fondente.
Ha delle labbra bellissime, lei dice che non hanno una forma ed effettivamente non ce le hanno, ma sono stupende come lei.."
I miei occhi passarono al ragazzino, era la prima volta in quei dieci minuti in cui ero fermo che distolsi lo sguardo non preoccupato del suo arrivo, poi continuai a parlare.
"..Sai quelle volte che ci vediamo in video chiamata lei non si fa mai vedere del tutto, delle volte, invece, se si vuole far vedere si mette una mano in faccia e quando non la mette, è perchè se ne è dimenticata.
È bellissima sai? Si raccoglie spesso i capelli sopra la testa e sembra che lei sia un ananas.
Sto sorridendo perchè penso a lei e dovresti vederla, anzi, appena arriva te la presento, ma prima la bacerò.
Amo baciarla, non smetto mai di farlo quando siamo insieme, la abbraccio finchè lei non mi dice di lasciarla perchè non riesce a respirare.
Li chiamo gli abbracci che ti stritolano le costole, perchè gliene do di fortissimi.
Amo vedere il suo sorriso dopo un mio bacio o dopo un abbraccio o dopo che le sorrido.
Ti mostrerò anche il suo sorriso.
Vuoi sapere un'altra cosa? Lei è diventata il mio sorriso e forse un giorno capirai cosa intendo dire.
Quando invece mi abbraccia lei, mi immergo in un mondo bellissimo è come una droga, lei è il mio sorriso e la mia droga.
Vuoi sapere una cosa buffa? So che può sembrare stupido, ma lei ha tanti peluche, ma le manca questa, è un giraffa
So che le manca, forse non le piacerà nemmeno, ma la prima volta che abbiamo fatto una video chiamata lei mi ha detto che le mancava, così gliel'ho comprata.
Voglio regalargliela.
Oggi starò bene, lo so, me lo sento" dissi al bambino che non tolse lo sguardo nemmeno un secondo dal mio.
Non so perchè gliene parlai, mi sembrava come se stessi parlando con lei, non lo conoscevo nemmeno eppure mi era cosi semplice.
"Secondo me le piacerà tanto.." disse guardando l'animale di peluche.
"..da quanto state insieme?" chiese infine il bambino guardando lo stesso punto in cui stavo guardando io.
"Non stiamo insieme.. A dire la verità, l'ho vista solo in video chiamata, questa sarebbe ed è la prima volta che ci vediamo, anche se spero che andrà esattamente come ti ho raccontato.
Sogno ad occhi aperti questo momento da quando so che sarebbe venuta qui da me, ho immaginato tantissime storie, ma questa è la mia preferita."
