11.

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Shawn's pov

Arrivai al parco in orario per incontrare Nicole. La cercai in giro, quando mi resi conto che era poco distante da me, ma c'era qualcosa che non andava. Era con Nash.
Vidi quella scena che mi spezzò il cuore. Il mio vecchio amico si sporse verso di lei e... la baciò. L'aveva fatto davvero? Sperai che fosse tutto un incubo.
Vidi poi che Nicole lo allontanava violentemente e se ne andava, urlando. Nash l'aveva forse baciata contro la sua volontà? Lo speravo, ma mi sentivo comunque deluso.
Corsi verso la ragazza, fermandola. Per qualche motivo aveva con sé una chitarra, davvero bella. Le sollevai il viso e vidi che stava piangendo.

Probabilmente avevo una faccia abbastanza sorpresa, ero stato ferito da quel che avevo visto.
"Shawn..." disse Nicole, con espressione dispiaciuta.
"P-Perché?" balbettai, sull'orlo del pianto.
Lei scuoteva la testa, incapace di dire nulla.
"Nicole, perché lo hai fatto?" le chiesi, nonostante avessi visto che aveva spinto via Nash.
"Shawn, davvero... non... voglio dire, è stato lui"
"L'ho visto, l'hai spinto via... O almeno credo" risposi.
La vista mi si stava appannando a causa delle lacrime.
"In ogni caso... questo doveva essere un regalo per te" mi porse la chitarra.
Non sapevo cosa pensare.
"Nicole, mi lasceresti un po' di tempo? Ho bisogno di ragionare" decisi di concludere, senza prendere lo strumento.
"D'accordo.... ti aspetterò" rispose lei, girandomi le spalle per andarsene, tenendo quello che doveva essere un regalo per me.

Mi sentivo ancora peggio di prima, non solo ero deluso, ma avevo anche fatto stare male quella ragazza che era diventata da un giorno all'altro la mia ragione di vita.
Decisi che avrei scoperto la verità sull'accaduto. Cercai Nash a casa sua, ma non c'era, per cui pensai subito di provare a chiedere a Cam.
Suonai il campanello e, non appena il ragazzo mi aprì la porta, sentii la voce di Nash, quindi superai rapidamente Cameron, salutandolo a malapena.
"Shawn che succede?" mi chiese.
"Cam, senti, posso un momento rubartelo?" accennai all'altro con un tono nervoso.
"Spiegami che cosa sta succedendo" mi trattenne.
"Non ora"
Lui annuì in risposta, per cui andai dritto da Nash, che mi sorrise indifferente.

"Cosa vuoi da lei?" gli chiesi, diretto.
"Shawn, di chi parli?"
"Di Nicole. Perché l'hai baciata?"
"Ehi, calmo. Voi continuavate a negare l'evidenza, ho pensato fosse la verità e che quindi fossi libero di provarci con lei. Ammetti di esserti preso una bella cotta, eh?"
"Non cercare di cambiare discorso. Non dipende da me, l'hai fatto contro la sua volontà. Oppure no?" chiesi, senza lasciarmi fuorviare.
"Dovevo pur fare il primo passo in qualche modo!" rispose.
"Nash, davvero. Parliamo almeno fingendo di essere amici come una volta. Avevi un motivo?"
"Allora, ho capito. Ammetto che d'aspetto mi attrae. E... non ero esattamente lucido... non ero sobrio, okay?" sospirò.
"Cosa intendi? Hai bevuto? Per quale motivo?" chiesi spiegazioni. Ora era molto più simile alla persona che conoscevo un tempo, anche il suo tono di voce era vagamente cambiato.
Mi raccontò che da poche settimane era stato lasciato da una certa Taylor, che inizialmente si era fatto forte, ma tutto gli era crollato addosso da poco.
"Nash, sai che non risolvi nulla bevendo e provandoci con ragazze a caso, vero?" chiesi.
"Sì. Scusami. In effetti, io stesso avevo capito che c'era qualcosa tra di voi. State insieme, giusto? In ogni caso, ho solo cercato di trovare scuse" ammise, scusandosi poi con me.

Mi avviai subito verso casa di Nicole per rimediare al più presto. Nash aveva insistito per seguirmi e scusarsi.
Ci fermammo a pochi metri di distanza dal vialetto d'accesso, vedendo delle ragazze che parlavano con lei sedute sui gradini. Ci scambiammo uno sguardo per poi deciderci ad andare comunque.
Non appena ci videro, le ragazze spalancarono gli occhi e iniziarono a sussurrare qualcosa a Nicole. Lei annuì, poi ci guardò con fare interrogativo.
"Nicole..." iniziai.
Nash intanto fissava in particolare una tra le ragazze, e sembrava che l'interesse fosse reciproco.
"Senti..." mi avvicinai, cercando di continuare, "Scusami. Avrei dovuto fidarmi" dissi, e mi stupì vedere che le ragazze non erano sorprese dalla confidenza.
Lei mi afferrò delicatamente per un polso, allontanandoci dal resto del gruppo.
Arrivati in un angolo del cortile posteriore sospirai.
"Shawn, non devi scusarti tu. Mi dispiace tanto. Tu sei così import-" la interruppi prima che potesse finire, baciandola. Mi sentii estremamente sollevato, avevo avuto una paura tremenda di perderla.
Non appena ci allontanammo lei mi guardò un momento esitante, per poi sorridermi e abbracciarmi, trattenendo stavolta il pianto.
Tornammo dagli altri mano nella mano, senza fare caso ai sorrisini delle ragazze.

"Sarà il caso di presentarci" iniziò una ragazza dai capelli castani e ricci, con gli occhi verdi.
"Giusto, io sono Erica" affermò la ragazza che sembrava interessata a Nash.
"Io sono Miriam" continuò la prima.
"Io mi chiamo Elejsa" disse un'altra.
"E loro sono Noemi e Beatrice" concluse Nicole, indicando le altre due.
"Piacere" salutò Nash, iniziando subito a fare domande a Erica sulla sua provenienza.

She'll Be The One || Shawn Mendes [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora