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Nicole's pov

Quel mattino mi svegliai sentendo come il rumore di un motore. Pensando che fosse solo la mia immaginazione, mi preparai, feci una leggera colazione e uscii.
Restai sorpresa trovando davanti casa una Jeep che avevo già visto più volte.
Al volante c'era lui. Shawn, sentendomi aprire la porta, si girò verso di me e mi sorrise.
"Buongiorno" mi disse, allegro.
Ammisi tra me e me che me lo sarei dovuta aspettare e lo salutai in risposta.
Scese dall'auto per venire ad aprirmi lo sportello.
"Non dovevi, davvero. Potevo benissimo chiamare un taxi o prendere un bus" lo ringraziai.
"Non sarà una limousine o un'auto di lusso, ma spero che ti vada bene comunque" accennò alla Jeep, per poi continuare "E soprattutto è gratis... o quasi" iniziò a fissare le mie labbra.
Lo baciai, accontentandolo, e salii in auto.
"Grazie ancora" dissi nuovamente.
"Non serve ringraziarmi"
Il percorso in macchina trascorse in un istante, parlando e scherzando con Shawn. Per un momento ripensai a come tutta la mia vita fosse cambiata in pochi giorni, e mi chiesi un'altra volta come un ragazzo fantastico da ogni punto di vista come lui avesse potuto scegliere una come me.

Arrivammo in aeroporto. Orientandoci grazie a vari monitor, trovammo la sala dove sarebbero dovuti essere i miei genitori in attesa dell'imbarco. Eravamo  in anticipo di un quarto d'ora, quindi avrei avuto tutto il tempo di salutarli.
Vidi mia madre seduta su una poltrona in un angolo e corsi da lei.
"Ciao Nicole. Tuo padre è andato un momento al bar, arriverà a momenti"
"Ciao mamma" dissi, probabilmente con molta emozione nella voce. Dopotutto, stavo per restare a vivere da sola in una città praticamente nuova.
Notai mia mamma osservare qualcosa dietro di me. Si alzò e fece per abbracciarmi, ma in realtà avvicinò il viso al mio orecchio e sussurrò:
"Allora, state insieme?"
"Cosa?" mi allontanai di poco, confusa.
"Ho visto Shawn... ti ha accompagnata qui, vero?"
"Sì..." risposi. Pensai di essere arrossita, dato che mia madre iniziò a ridere.
"Allora, è ufficialmente il tuo ragazzo?"
Mormorai qualcosa, senza sapere nemmeno io cosa dovesse significare. In effetti non era ufficiale.
Per fortuna arrivò mio padre ad interrompere il momento imbarazzante.
"Il volo DF4G67 partirà tra qualche minuto. I passeggeri sono pregati di imbarcarsi al più presto"
La voce proveniente dagli altoparlanti ci fece capire di avere ormai poco tempo a disposizione.
"Allora Nicole... mi raccomando" fece lui, e mia madre completò la sua frase:
"Non fare nulla di irragionevole..." la sua voce era gradualmente più bassa. Notai che aveva gli occhi lucidi.
Abbracciai entrambi e restai a guardare mentre salivano sull'aereo, salutandoli con la mano quando vidi che avevano preso posto e mi guardavano dal finestrino. Ricambiarono. Mentre l'aereo partiva, sentii qualcuno arrivarmi alle spalle e abbracciarmi. Shawn.

Tornammo in auto a casa di Shawn, per poi andare sul divano in soggiorno. Mi sembrava strano, come se fosse preoccupato per qualcosa. Ad un certo punto, prima che potessi chiedergli cosa lo turbasse, si alzò senza dirmi nulla e andò in un'altra stanza.
Quando tornò, notai che camminava in modo strano, con le mani dietro la schiena, come se nascondesse qualcosa.
Provai a chiedergli spiegazioni, ma lui mi fece cenno di aspettare.
Si abbassò in modo da avere gli occhi alla stessa altezza dei miei.
La mia curiosità aumentava sempre di più mentre riportava lentamente le mani davanti a sé.
Il mio cuore iniziò a battere forte come mai prima di quel momento vedendo una piccola scatola rivestita in velluto blu.
Shawn fece per aprirla, con la mano che tremava leggermente. Posai la mia mano sulla sua, accarezzandola, cercando di tranquillizzarlo. La mia mano era così piccola in confronto alla sua.
In realtà ero io quella più emozionata, sentivo le lacrime che mi gonfiavano gli occhi e quasi mi appannavano la vista.
Ecco che aprì finalmente la scatola. Conteneva un anello stupendo: ai lati dei filamenti sottili d'oro rosa formavano un intreccio elegante, mentre nella parte superiore c'era un diamante, circondato da altri piccoli brillantini. Sembrava formare una rosa.
"Nicole..." iniziò Shawn, imbarazzato, "In questi giorni ho avuto modo di capire quanto tu sia importante per me" non riuscivo più a trattenere quelle lacrime. Erano lacrime di gioia, certamente. In quel momento mi sembrava tutto un sogno, ero la persona più felice al mondo.
"In realtà volevo cercare un momento migliore, ma..." continuò lui, "Non riuscivo più ad aspettare. Quindi..." esitò. Capii quanto si stava sforzando per esprimersi a parole, sapevo come per lui fosse più facile cantare, e tutto questo per me.
"Nicole, vorresti essere la mia ragazza?" terminò la frase, per poi sospirare e guardarmi, ansioso.
Mentre prima solo qualche lacrima occasionale mi stava rigando le guance, con quella domanda scoppiai definitivamente a piangere.
Shawn, preoccupato, riprese:
"Non sarà proprio la proposta più romantica del mondo, ma..."
Lo interruppi, baciandolo.
"Certo, Shawn" risposi poi, con la voce ancora singhiozzante.

Spazio autrice
Felici di come sta andando la storia? Sta andando tutto per il meglio... per ora.

She'll Be The One || Shawn Mendes [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora