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Nicole's pov

Ero rimasta spiazzata dal gesto di Shawn, ma mi sentivo davvero bene tra le sue braccia, avrei voluto congelare il tempo a quel momento. Mi sentivo al sicuro.
Ma davvero lui provava dei sentimenti per me? O era solo affetto verso una fan educata?
Il suo comportamento mi aveva confusa. Stava cercando semplicemente di rendermi felice o voleva sorprendermi? Voleva esprimere qualcosa o solo fare quello che sapeva fare meglio, ovvero cantare? Volevo capirlo, cercavo di non illudermi.
Con lo sguardo cercai il suo. Shawn mi guardò negli occhi e sorrise.
Ricambiai, quindi, senza sciogliere quel meraviglioso abbraccio, cercai le parole per esprimermi.

"Shawn, senti..."
Lui sembrò preoccupato di aver fatto la cosa sbagliata.
"Scusa..." fece per allontanarsi.
"No Shawn, non te ne andare" lo trattenni. Quindi provava davvero qualcosa?
"Scusami, forse sono stato troppo diretto..." la sua voce era piena di delusione. Mi sentii subito uno schifo per averlo reso triste.
"No, tranquillo. Semplicemente... non me lo aspettavo. Sono solo una ragazza come le altre. Non capisco cosa dovrei avere di speciale"
"Nicole... tu sei diversa da tutte le altre. In senso positivo, intendo. Da quando mi hai rivolto la parola non sono riuscito a smettere di pensare a te" disse, avvicinando il suo viso al mio. Non mi sembrava vero. Pensavo di stare sognando, del resto, non poteva stare accadendo realmente tutto quello ad una persona qualsiasi come me.
"Davvero, non ho nulla di speciale, non voglio deluderti" abbassai lo sguardo, incapace di credere alla situazione che stavo vivendo.
Sentii Shawn che delicatamente, con la mano sotto al mio mento, mi sollevava nuovamente il viso, riportandomi a fissarlo negli occhi.
Accadde tutto in un istante. Si avvicinò ancora, fino a far toccare le nostre labbra.
Troppe emozioni in quella giornata, pensai. Non che non fossi felice di quello che stava accadendo, solo non mi sentivo di meritarlo.
Chiusi gli occhi e per quel momento fu come se esistessimo solo io e lui al mondo.

Purtroppo la pioggia interruppe quella nostra serata insieme.
Shawn si offrì di accompagnarmi verso l'appartamento.
"Ma da qui tu arriveresti subito a casa, non voglio che tu faccia più strada sotto la pioggia solo per accompagnarmi"
"Insomma, vieni con me. Non voglio che ti prenda un raffreddore" disse insistente, con un tono protettivo che mi fece arrossire. Mi prese per mano e iniziò a correre.
Ci fermammo poco dopo sotto una tettoia.
"Aspettami qui, mi raccomando"
"Non andare sotto la pioggia, Shawn" risposi. Ma lui ormai stava già correndo di nuovo. Rischiò anche di inciampare e cadere proprio in una pozzanghera. Trattenni una risata. Quello era lo Shawn che conoscevo. Era proprio lui. Lo vidi tornare dopo cinque minuti, con l'ombrello.
"Non dovevi. Hai fatto la strada sotto la pioggia per me. Ora mi sento in colpa"
"Non è colpa tua, l'ho deciso io" mi sorrise. Ormai non potevo più fare a meno del suo sorriso.
Mi accompagnò fino a casa sotto l'ombrello con lui. Quando gli chiesi come mai nessuna fan lo fermava per chiedergli di fare una foto, mi rispose con tono pensieroso:
"Probabilmente avranno capito che ho altro da fare"
Man mano che ci allontanavamo dal parco, iniziai ad aver paura. Avevo paura che salutandolo e lasciandolo andare via non avrei più avuto occasione di incontrarlo, nonostante quello che era successo tra di noi quella sera.
Arrivata a casa, aprii la porta ed entrai. Stavo per girarmi a salutare Shawn e ringraziarlo per avermi accompagnata, quando mia madre iniziò a parlarmi.
"Nicole... per fortuna sei qui... ti devo parlare" disse, mettendomi ansia.
"Dimmi mamma, tranquilla"
"Ricordi quello che ti ho detto riguardo tuo padre, cioè che sta cercando lavoro, vero?"
"Sì... che succede?" ero sempre più preoccupata.
"Allora..." riprese, "Avrebbe trovato qualcosa in Italia"
Iniziai a temere il peggio.
"Ma per essere assunto deve prima presentarsi ad un colloquio"
"E quando sarebbe questo colloquio?" chiesi.
"Tra tre giorni", cercò di capire dal mio sguardo cosa ne pensavo, "quindi dovremmo partire dopodomani"
Doveva essere uno scherzo del destino. Il ragazzo dei miei sogni mi aveva appena fatto capire di provare effettivamente dei sentimenti per me, e subito scoprivo di dovermene andare. Voltai le spalle a mia madre, tornando verso l'entrata, sperando che Shawn non avesse sentito, in modo da poterglielo dire io con calma, anche se non avrei saputo come fare. Capii subito dal suo sguardo che aveva sentito ogni cosa. Stava fissando il vuoto, come se gli fosse crollato il mondo addosso.
Cercai di avvicinarmi a lui per spiegargli tutto, ma lui si allontanò. Lo osservai andarsene fino a che non diventò un puntino in mezzo alla nebbia.
Chiusi la porta e mi sedetti a terra, appoggiandovi la schiena. Mia madre arrivò, preoccupata. Chiese spiegazioni, ma non avevo le forze necessarie per spiegarle tutto, per rivivere quella giornata. Crollai e iniziai a piangere.

She'll Be The One || Shawn Mendes [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora