Capitolo 9.

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Liam era nel suo letto. Avrebbe dovuto essere al sicuro. Protetto da tutti e da tutto, perchè casa sua era un luogo inviolabile. Invece, non faceva altro che girarsi e rigirarsi nel letto, in continuazione. La sensazione di avere uno sguardo puntato sulla schiena lo seguiva ovunque andasse.

Sbloccò il cellulare, sia per vedere l'ora si perchè magari Malia l'aveva cercato. Era l'una e trentasei e nessun messaggio. Poi, con un groppo in gola, si spose in avanti per scostare la tenda e lo vide.

Appostato fuori dalla sua finestra. Che lo fissava. Nient'altro che una sagoma nera, ma con gli occhi rossi che luccicavano alla luce della luna. L'osservatore di Erica era passato a lui.

Liam camminò avanti e indietro. Furiosamente. L'adrenalina gli scorreva nel sangue, mista alla paura. Perchè, se non avesse fatto qualcosa - e in fretta - sarebbe passato agli altri membri del branco. Scenari terribili gli passarono per la mente e in qualunque di essi era presente il sangue che sgorgava dai suoi amici.

Stare lì a nascondersi non era un'opzione. Era stato addestrato per questo. A combattere. Ancora insicuro, fece un passo per avvicinarsi alla finestra e sbirciare di nuovo. Ma dei forti colpi alla porta risuonavano della casa vuota, sempre più potenti. Si sincronizzavano in modo perfetto con il battito del suo cuore, che in quel momento sembrava star per uscirgli dalla cassa toracica. In trappola, ormai, non si diede freno.

Si abbandonò alla furia cieca della sua trasformazione incontrollabile, pronto a travolgere qualsiasi cosa gli si sarebbe posta davanti. I passi furiosi della creatura che Liam udiva erano sempre più vicini a lui. E il lupo lo travolse, spalancando l'ultima porta che li dividevano.

Liam scattò in avanti, brandendo i denti e afferrandogli il collo. L'altro contraccambiò e i suoi artigli affilati gli si conficcarono in petto. Sempre più a fondo. Con l'altro palmo, intanto, capovolse la situazione. Liam, con le forze che lo abbandonavano velocemente, cercò di trattenere le sue mani e di soffocarlo, ma inutilmente. Il lupo capovolse la situazione, sollevandolo e tenendolo contro il muro. La sua vittoria era in tasca, mentre Liam perdeva i sensi.

L'ultima cosa che pensò fu, 'Veleno. Su quegli artigli c'era del veleno.'

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-E se fosse troppo tardi?-

Erica, Simon, Alec e Chris aspettavano il resto del branco. La ragazza aveva appena posto questa domanda, ma gli altri subito le diedero le loro stupide rassicurazioni inutili.

Era dicembre e si gelava. Il freddo si insinuava dentro di loro. Per quanto provassero a riscaldarsi non ci sarebbero più riusciti.

In quell'istante, il campanello suonò. Fu Alec a spalancare la porta di casa sua, rivelando l'arrivo di Malia con -per la sfortuna di Chris- Angelique. L'unica che quasi non c'entrasse in quella storia piena di casini. Solamente all'apparenza, però.

-Ancora?- chiese Chris. -Avresti risparmiato un sacco di fatica se avessi evitato di fare quella corsetta.- disse ironico, guadagnandosi un sorriso da parte di Alec.

Tutti, in quella stanza, inoltre, si accorsero ancora del tuo cambiamento. Era impossibile non notarlo, anche solo nei suoi comportamenti. Prima avrebbe rimproverato Chris, mentre ora sorrideva alle sue battute malvagie. Era sempre stato una persona solare, positiva, con lui il branco aveva sempre ritrovato speranza.

Ma ora l'oscurità era dentro di lui. E questo cambiava tutto, tra di loro: erano molto più divisi, quasi ci fosse una spaccatura. Tutti chiedevano se si potesse aggiustare in un modo o nell'altro. Cosa e chi aveva sbagliato.

-Bel modo di cercare di recuperare i rapporti.- disse nello stesso tono Angelique, entrando in casa.

-Non provate a litigare proprio ora.- li rimproverò la rossa. -Abbiamo un altro problema.-

Raggiunsero poi il salotto. Chiunque prese una postazione diversa. Chris, Alec e Simon il divano, Erica e Malia vicino al camino e, in disparte, all'angolo della stanza, Angelique.

-Cioè?- chiese Malia. Ma poi, facendo scorrere lo sguardo nella stanza se ne accorse da sola: Liam non era presente. -No, no, no, non lui..- la sua voce si spense in un sussurro.

-Lo troveremo, Malia.-

Simon si aggiustò maldestramente gli occhiali e, avvicinandosi, rivolse alla ragazza un paio di pacche sulla schiena. Ma in quel momento udirono esattamente gli stessi colpi alla porta che, sempre quella sera, avevano segnato la cattura di Liam.

Erano tutti già all'allerta, pronti a trasformarsi e a combattere per difendersi l'un l'altro. Tutti, però, tranne Alec, che disse: -Tranquilli, vuole solo lei.-

Capirono all'istante che si riferirono ad Angelique, ma anche che Alec gli aveva consegnati al nemico e che aveva contribuito alla cattura di Liam.

Ed ebbero una risposta alla loro domanda: la crepa che si era formata tra lui e loro non si sarebbe mai più ricomposta.

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