I colpi continuavano e combaciavano perfettamente con le pulsazioni di Angelique. Il nemico era alle porte, lì, davanti a loro. Nessuno voleva davvero far del male ad Alec, perchè, nonostante tutto, era parte del loro passato. Si conoscevano da anni. Cresciuti insieme. Sotto sotto, la speranza non li abbandonava mai.
-Oh, ma non fate nulla?- chiese, ironico. -Vi devo ringraziare. Adesso...- sorrise. -lasciatemi solo andare ad aprire la porta.- si incamminò.
Ma ben presto Erica gli bloccò la strada. Era la resa dei conti. -No, Alec, non farai nulla.- sostenne il suo sguardo, decisa. Il capo era sempre stato lui, ma qualcuno doveva prendere l'iniziativa. Far cambiare le cose.
Con il suo coraggio, anche Malia le si affiancò, insieme a Simon. Angelique era in un bivio. Concedersi al nemico -per quanto fosse spaventata- o combattere. Non ebbe però il tempo per pensare: la porta si aprì di scatto, non riuscendo più a reggere i colpi, e spuntarono Blur e... Liam.
Liam, che, in quel momento, era steso a terra, privo di sensi.
Malia piangeva, trovare le forze per lottare era sempre più difficile, e avanzò. -Liam...- mormorò.
Ad Angelique si spezzò il cuore. La stessa ragazza che l'aveva aiutata, consolata e stata al suo fianco, ora singhiozzava sconsolata. Tutto ciò che avrebbe dovuto dire per fermare tutto questo era solo una parolina. Perché, dopo anni passati a scappare, a vedere persone morire, ora avrebbe fatto qualcosa lei. La fine di Liam, nelle loro mani, era segnata. E quando Malia le aveva raccontato di quei momenti si era mostrata così felice.
Il loro amore, così tenero, sarebbe fiorito, anche senza di lei.
-Lascialo in pace. Lascia in pace tutti, Blur!- urlò Angelique d'impulso, avvicinandosi a quel lupo. Sentiva gli sguardi di tutti quelli nella stanza bruciarle la schiena, osservando gli suo piccolo movimento.
Non devo avere paura. Non devo avere paura. Nella sua mente, si ripeteva questa frase in modo frenetico, provando ad auto convincersi che fosse davvero così.
-Cosa ti hanno fatto?- gli domandò, ormai accanto a lui.
-Loro? Nulla. Ma ti hanno aiutata.- fu la sua semplice risposta, prima di un inquietante sorriso. La cosa più triste fu, per la bionda, rendersi conto che la conosceva. I suoi comportamenti, le sue abitudini, ciò che avrebbe detto o cosa l'avrebbe ferita. Cosa metteva al primo posto. E aveva programmato tutto.
Lo immaginò mentre rifletteva su questo piano e rideva già per la soddisfazione di averla in pugno.
-Mi rendo.- sussurrò, proprio come Blur voleva. I suoi quasi amici, non abbastanza per chiamarli sconosciuti, nè, tantomeno, compagni, con i loro sguardi, le comunicavano di non farlo. Perchè erano loro i buoni, avrebbero vinto sempre, non doveva arrendersi. Avrebbero lottato per ottenere ciò che volevano.
Ma non fu così. La bionda, mentre Blur tirava fuori un paio di manette e provvedeva nel metterle, guardò Malia e nei suoi occhi c'era una promessa. Non ti lascerò lì, da sola. Ti tireremo fuori, in un modo, o nell'altro.
E, quando il lupo finì, con Alec al suo fianco, Angelique fece un'ultima domanda: -Come ci siete riusciti?- Da quando li aveva visti spuntare, era nella sua mente.
-Sai benissimo da quanto ci provavamo... Una macchina del tempo... ci avrebbe portato ovunque noi volessimo andare, senza che ci intrappolasse in nessuna epoca. Ti avremmo rincorsa. Nida non c'è riuscita del tutto, ma con la sua magia sta bloccando il tempo nella sua epoca. Lo sta bloccando fino al nostro ritorno, permettendoci di tornare da lei, costi quel che costi. Sai, non ti rimane molto tempo, anche se scappassi da me, cara mia...- fece un sospiro. Abbassò il suo sguardo, quasi a mostrare un po' di dispiacere per lei. Ma era tutta una finta. La sua compassione non esisteva.
-Ormai hai già capito chi è il true alpha, vero? Ci ha detto qualunque cosa, ed era giusta. Non avendo notizie da altri lupi, Axel ha capito che eri qui, trasportando tutti gli uomini che poteva. Dovresti solo sentirti onorata.- Si guardò attorno. -E' da molto tempo che Axel non cerca nessuno. Beh, è da molto tempo che qualcuno non riesce a scappare da lui. Quanti anni hai, poi? Diciannove?- le chiese. -Ma non sono qui per questo. Perchè ora tu vieni con me.-
Continuava a sorridere, anche dopo quel guizzo di tristezza, facendo così saltare i nervi alla ragazza. Gli consegnava la vittoria in mano, ma non poteva fare nulla per impedirglielo.
-E lui?- chiese, allora, lei, indicando Liam.
-Oh, sì, il piccolo Liam Guingar. Non mi avevi detto di averlo incontrato. Incredibile la sua somiglianza con Julian, vero? E' il destino che ci ride in faccia. Lo fa sempre.-
Fa scorrere un'occhiata su tutti i presenti, soffermandosi sul corpo accasciato a terra. Ma nessuno potè sentire Malia sussurrare di lasciarlo stare. Che non c'entrava nulla, che prima di quella ragazza le loro vite erano normali.
Ma poi.
Proprio nel momento in cui stavano per lasciare la casa, un urlo riecheggiò nella sala. La ragazza si lanciò verso Blur, sorprendendo non solo lui, ma tutti. Si trasformò ancora, sfoderò gli artigli, saltò. Sentì l'orribile rumore della pelle che veniva lacerata, dei graffi che si formarono sul nemico, profondi abbastanza da provocargli un gemito sommesso di dolore.
Prima di venire scaraventata, in meno di un minuto, dall'altro lato della stanza. Da Alec. Simon corse da lei. Non si alzava, non dava alcun segno di vita... Ma Erica non poteva lasciarsi scappare questa occasione. Corse verso il loro true alpha, pronta a sferrargli un ultimo attacco.
Il ragazzo non si fece ingannare e, con la stessa facilità con cui aveva sollevato Malia, successe con lei.
-Che vi serva da lezione- disse poi. -Non potrete mai raggiungerci.-
Mentre sollevava Angelique, che aveva osservato la scena impotente, se la caricava in spalla e, al fianco di Blur, si incamminò verso la porta sfasciata.
-Ricordatevi. Non si può scappare per sempre. Prima o poi un luogo che sarebbe stato la sua ultima fermata. E' stata Canterbury.-
Se ne andarono così, sparendo nel vuoto, nel freddo e nella nebbia.
Era davvero la fine?
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Run Away | Book 1
Loup-garouAngelique -viaggiatrice del tempo con un passato burrascoso vissuto tra le varie epoche- si ritrova a vivere in una strana cittadina nel 2015, con abitanti inusuali, proprio come lei. inizio: dieci maggio; in corso.