Il momento

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L'ultimatum che Draco gli aveva dato aveva portato Harry a prendere una decisione, era qualcosa che doveva fare da tempo ma che aveva rimandato, rimandato fino ad ora.

Dopo che Draco se ne fu andato rimase ancora qualche minuto in quel letto, sentiva l'inconfondibile odore del bagnoschiuma di Draco ancora impresso nelle lenzuola e non voleva allontanarsi. Non sapeva quando, e se, avrebbe potuto risentirlo accanto a se.
Emise un lungo sospiro poi si alzò, prese i suoi occhiali e si rimise i vestiti in fretta e furia, scese di corsa le scale e andò velocemente nella sua stanza.
Aveva bisogno di dormire, l'indomani mattina sarebbe stato uno dei momenti più difficili della sua vita.

La mattina dopo si svegliò in preda all'ansia ma lui era il salvatore del mondo magico e non poteva avere paura.

Si alzò dal letto e andò in bagno per prepararsi, quella mattina faceva tutto in modo più lento, pensava che così avrebbe posticipato qualcosa che oramai era diventato inevitabile.
Scese in sala grande e prima di andarsi a sedere al suo tavolo gettò un occhiata al tavolo dei Serpeverde, l'assenza di una chioma biondo platino lo colpì subito. Draco non arrivava mai tardi. Aveva calcato troppo la mano, lo sapeva ma sperava che dopo oggi avrebbe risolto la situazione, o almeno in parte.

Si sedette al tavolo, iniziò a prendere da mangiare fino a ritrovarsi con il piatto pieno di cibo e ogni tanto buttava lo sguardo verso la porta, nessuno delle due persone che voleva vedere si erano ancora presentate.
Dopo quindici minuti una testa rossa sbucò dalla porta, Ginny era arrivata. Senti la colazione farsi strada nel suo stomaco per tornare fuori ma riuscì a rimandare il tutto giù ed a prendere il suo coraggio da Grifondoro.

<< Ginny, devo parlati>> disse senza aggiungere altro ma la sua faccia doveva dire qualcos'altro visto che il sorriso sul volto di lei si spense in pochi secondi. Lei annuii in modo rigido ma lo segui fuori dalla sala grande e poi dal portone. Harry si andò a sedere sotto un albero non troppo lontano dall'ingresso e aspettò che lei si sedette per iniziare a parlare.
<<Ginny, io -mentre parlava si torturava le mani, non riusciva a guardarla in faccia ma glielo doveva, almeno questo- io sono stato davvero felice con te ma ora io non posso più. Non posso continuare a stare con te e farti stare male, tu ti meriti di meglio e io non mi merito una ragazza meravigliosa come te>>.

Aveva alzato lo sguardo appena in tempo per vedere gli occhi di Ginny riempirsi di lacrime, si vedeva che stava cercando di trattenersi e non farle uscire ma poco dopo i suoi sforzi furono vani e si ritrovò con il viso rigato di lacrime calde. Non riusciva a dire nulla di comprensibile, diceva solo qualche parola sconnessa <<ma..io...cosa ho fatto...non puoi...ti odio>>.

Quelle ultime due parole le capì bene, erano quello che temeva da tempo e che non avrebbe mai e poi mai voluto sentire. <<Gin mi dispiace, io ti vorrò sempre bene e tu sei come una sorella per me, non voglio perderti anche come amica>>. Harry cercò di prenderle una mano ma lei prontamente la tolse e si asciugò le lacrime.

<< Tu, tu non sei mio fratello e io e te non saremo mai più amici >> disse queste parole e poi se ne andò, senza più voltarsi indietro.

Harry si sentiva a pezzi, lei era l'ultima persona che voleva ferire ma aveva detto la verità, lei si meritava di meglio e lui non poteva più darle ciò di cui aveva bisogno. Ormai amava Draco e non poteva più fingere di volere qualcun altro.





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