Come tutto ebbe inizio.

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<< POTTER SE TI AVVICINI TI CRUCIO !>> Erano queste le parole che risuonavano per le stanze di Grimmauld place.

Era il 31 agosto del 1998, il giorno dopo sarebbero dovuti tornare a scuola.
Harry aveva deciso di tornare dopo la battaglia per prendere i M.A.G.O ma non aveva fatto i conti con il suo ragazzo.

Era da poco finita la battaglia di Hogwarts, tutti erano a piangere i propri morti oppure a festeggiare la vittoria di Harry Potter su Voldemort.

Ma quest'ultimo no, il salvatore del mondo magico non aveva nulla da festeggiare. La sua vittoria avrebbe dovuto essere molto più rapida così da alleviare le perdite, quelle perdite che ora gli straziavano l'anima .

Lui era rinchiuso nella sua nuova casa, non voleva vedere né sentire nessuno. Aveva appena testimoniato per salvare la famiglia Malfoy da una vita rinchiusi ad Azkaban, e coloro che considerava " i suoi migliori amici" non erano affatto felici della cosa, sopratutto Ron.

Ma lui non poteva dimenticate ciò che i Malfoy avevano fatto per lui. Draco aveva fatto finta di non riconoscerlo al Malfoy Manor ma sopratutto Narcissa mentì al suo signore dicendogli che era morto, vero che l'aveva fatto per suo figlio ma così aveva salvato anche lui e con lui probabilmente tutto il mondo magico e non.

Oltre al fatto che non voleva dover affrontare nuovamente la discussione " Malfoy" con gli altri odiava essere "colui che ha sconfitto il mago oscuro più potente di sempre". Avrebbe preferito non esserlo, essere un normale ragazzo di cui nessuno conosceva il nome.

Invece il suo nome era sulla bocca di qualsiasi mago con età superiore ai tre anni di vita. Tutto questo lo stava facendo lentamente impazzire.

Stava seduto sul davanzale della finestra a guardare la vita delle famigliole che si godevano gli ultimi giorni d'estate, quando ad un certo punto vide un lampo argenteo smaterializzarsi davanti al suo pianerottolo.

Avrebbe riconosciuto quei capelli ovunque. Si alzò per poi quasi correre verso la porta.

Quando l'aprì il ragazzo biondo si stava per smaterializzare nuovamente.
<<Draco aspetta- il ragazzo sentendo il
suo nome si fermò ma senza girarsi- dimmi come mai sei venuto qui. >>

<< Potter ho sbagliato a venire qui. Non sei obbligato ad aiutarmi nuovamente. >> Draco non si girò e stava di nuovo cominciando ad andarsene, odiava essere in debito con Potter, figuriamoci esserlo due volte. 

<< Draco se posso voglio aiutarti, vieni dentro e parliamo ok ?>> Rimasero diversi secondi immobili, neanche quella brezza leggera, che caratterizzava le giornate di agosto, osava soffiare.

Alla fine il ragazzo di spalle annuì e entrò a passo spedito dentro la casa.
Si mise seduto in cucina mentre Harry si apprestava a preparargli un caffè, o almeno così Potter gli aveva detto, lui non sapeva neanche cosa fosse il caffè.

<< Allora Malfoy, dimmi come mai sei venuto qui ?>>. Non lo guardava, sentiva che così il ragazzo si sarebbe sentito meno in soggezione per qualsiasi cosa gli dovesse chiedere.

<< Ecco non so se tu sai che hanno sequestrato Malfoy Manor. Dicono che ormai quello era il covo dei Mangiamorte e quindi non poteva più restare di nostra proprietà. >>

In effetti Harry non ne aveva idea, non aveva idea di molte cose che stavano accadendo nel mondo magico.

<< E beh mia madre se ne è andata nella nostra casa di campagna in Scozia ma a me non va. Vorrei rimane a Londra ma per ora la nostra camera blindata è stata sequestrata e lo sarà per qualche mese ancora perciò non ho soldi per poter affittare una stanza, neanche nella Londra babbana. E io ecco...mi chiedevo se tu potessi ospitarmi. >>

Man mano che parlava la voce del Serpeverde si fece sempre più bassa e Harry si chiese se quelle ultime parole non se le fosse immaginate.

Si girò e vide il biondo che si fissava le sue scarpe perfettamente lucide.
Rimase spiazzato da quella vista e da quella strana richiesta.

Non sapeva cosa dire, ormai non odiava più Malfoy ma non erano amici. E andare a vivere insieme probabilmente sarebbe stato un suicidio.

Ma più guardava quelle spalle ingobbite e quegli occhi tristi  più si sentiva in colpa a pensare a dire di no alla richiesta.
Ed è per questo che dopo quasi tre minuti di riflessione disse solo <<ok>>.

Erano passati poco più di tre mesi e ora si ritrovava con un Draco Malfoy completamente rosso dalla rabbia che lo minacciava con la bacchetta puntata sul suo petto.

Tu sei il mio segreto più belloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora