Una nuova cozza per Scoglio

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-Senti io domani ho lavoro, sono le 01.18 che dici se andiamo?- Disse Stacy tenendo ancora il ritmo

-Sì...andiamo, il problema è come andiamo?- Rispose Marco rendendosi conto che nessuno dei due avesse l'auto

-Eh stiamo messi bene-ridacchiò Stacy ancora sotto l'effetto del drink

-Tu dove abiti?- chiese poi la ragazza senza mai smettere di battere i piedi sulla pista

-Eh eh bella mia, non è questo il modo- Disse Marco mordendosi il labbro e facendo l'occhiolino

-Per fare?-domandò lei

-Per sapere dove abito così mi stalkeri- rispose convinto Marco

-Marco quanta birra hai bevuto?-

-Tanto da capire che ci stai provando- continuò il ragazzo

-Ok...TROPPE- precisò la ragazza

-Dai scherzo, io non abito molto lontano da qui, ti va di fare due passi?-

-Non si stancheranno i lemuri?-

-Come sai di questa storia?-chiese Marco passandosi la mano nei capelli per l'imbarazzo

-Me ne ha parlato Chloe in pista-

-E lei che ne sa?-

-Boh gliel'avrà detto il riccio-rispose Stacy

Il riccio...a Marco solo in quel momento passò per la testa l'amico che si era imbattuto in chissà quale missione senza capo e coda, come gli era solito fare

-Ma a proposito, che fine avranno fatto?- si domandò il chitarrista mettendo fine al ballo

Prese Stacy per la mano e la condusse fuori la discoteca

-Vieni con me provo a chiamare Ermal- disse per poi mettere fine a  quella musica.

L' impatto al silenzio del parcheggio era davvero uno stonamento, la musica in lontananza ancora rimbombava, ma ora che non c'erano quelle luci blu gli occhi verdi della ragazza sembravano aver scombussolato qualcosa nel chitarrista.

Rimase lì per qualche secondo a fissarli poi la ragazza intervenne

-Lo so che sono bellissima, ma non è certo guardandomi che sapremo dove sono finiti quei due-

Marco accennò un semi sorriso che per il leggero imbarazzo gli era apparso in volto

Marco estrasse il telefono dalla tasca e digitò il numero dell'amico. Iniziò a squillare.

-drin drin -dopo quasi quattro squilli finalmente una voce- Il  cliente da lei chiamato risulta al momento irrangungibile, la invitiamo a riprovare più tardi, grazie.-

-Ma ti pareva che quello potesse essere rangiungibile?- disse il moro girandosi in direzione di Stacy

-Cavolo dai-continuò, intanto Stacy s'era seduta sulla panchina del parcheggio

-Ermal?!!?-

-Allora?- chiese la ragazza abbassandosi la gonna per il freddo

-Ha la segreteria-rispose Marco riprovando altre tre volte

-Aspetta provo a chiamare io-disse la ragazza mettendo mano alla borsa.

Ma anche per lei, la sola voce che sentiva era quella della segreteria.

-Ma cavolo-protestò la ragazza

-Penso abbiano da fare- disse in un sorriso malizioso

-Marco-rimproverò Stacy

•E quando sulla schiena hai cicatrici è lì che ci attacchi le ali• "ERMAL META"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora