*TITITITI *TITITITI........ *TITITITI *TITITITI
«Cavolo! è già mattina!» esclamai mettendomi un cuscino sulla testa. Erano le 7.00 AM ed era ora di andare a scuola. La mia "nuova" scuola. I miei genitori sono divorziati, e non so per quale motivo ho deciso di venire a Seattle, da mia madre. Io amo mio padre, per carità, ma da quando si è fidanzato con Lisa, non so, mi fa sempre innervosire. Così, ho deciso di stare per un po' da mia madre.
«Dai alzati! E' tardi!!» gridò mia madre, ancora in pigiama, e con una tazza della Starbucks nella mani. Guardo la sveglia, e vedo che sono le 7:02 AM... Alla faccia del "è tardi!".
Mi alzai, andai in bagno, mi lavai, mi cambiai, presi una mela, e subito in macchina.
«Sei in ansia, vero, Emily?» sussultò mia madre, con gli occhi fissi sulla strada.
«No, per niente! Anzi, direi che sono molto tranquilla» mi stupì della mia tranquillità permanente, non pensavo seriamente, di essere così... così tranquilla!
«Meglio così» disse mia madre, con le mani ben salde sul volante. «Bene siamo arrivati».
Diedi un bacio a Jocelyn, e me ne andai, ammirando quel grande edificio nonchè la mia scuola. Amavo chiamare mia madre con il suo nome, non so il perché.
«Ok, un po' di ansia l'ho, ma nulla di grave» pensai tra me e me. Mi ero diretta in portineria, dove mi diedero un libretto con gli orari e una piantina della scuola. Cavolo! Era davvero enorme!. Mi diressi all'aula C dove a prima ora, avevo... Architettura?! Boh...
Entrai in classe. C'erano pochi alunni, ma sembravano tutti nerd con quei grembiuli strambi, che usano i falegnami per intagliare la legna. Erano già le 9:08 AM, e ancora il prof, non si era fatto vedere. Boh.
«Ma tu sei quella nuova?, piacere io sono Eric.» mi girai quasi spaventata, e vidi un ragazzo tutt'occhi che mi aveva dato a parlare. Non sapevo che dire, non ero mai stata brava con le parole.
«Si, sono "quella nuova" ma ti prego, chiamami Emily» sbuffai
«E che Emily sia.» disse con un gran sorriso a 32 denti
«Come mai non c'è ancora il prof?» domandai guardandomi intorno per iniziare a riconoscere alcune facce.
«Ah, va be, è un classico che viene in ritardo. Si dice per la scuola che si scopi la prof. di Biologia, una volta li hanno visti in bagno!» disse Eric con aria misteriosa e curiosa.
«Ma dai.» Fu l'unica cosa che dissi perché senti uno sbattere di porta. Mi girai subito e vidi entrare il professore. Era un uomo sui 50 anni, con una bella chioma, occhi piccoli e neri, ma con un sorriso affascinante. Tutti si alzarono in piedi, e così feci anche io.
«Buongiorno Signor Newton» esclamarono tutti come tanti piccoli robot. Il prof. guardava con occhi furtivi tutta la classe, e poi i suoi occhi caddero su di me.
