Gli alberi alti ondeggiavano lievemente a causa dei leggeri soffi del vento.
La piccola finestra della camera era aperta e le persiane tirate ai lati del muro.
La piccola altalena dondolava avanti e indietro con un lieve cigolio a causa degli anni trascorsi.
Cloud se ne stava dentro la capanna a rimettere apposto le legne per l'inverno.
Il cucciolo di springs invece gironzolava per il giardino stando a debita distanza dalla foresta.
Calum,con I gomiti poggiati sulla balconata in legno della cameretta,osservava tacito le fronde spigolose degli alberi.
Sotto di lui il grande libro di biologia se ne stava aperto in un capitolo,di cui il giovane non sapeva assolutamente nulla.
Aveva passato molto tempo con Lucas,trovandolo socievole e cordiale.
Quel genere di ragazzo che si adatta velocemente ad ogni situazione.
Da quando avevano stretto quel legame però sembrava che a qualcuno non andasse pienamente a genio.
Michael Clifford,l'ex scopamico del biondo stava iniziando a diventare inquietante con quelle frecciatine allusive.
A volte si ritrovava dei biglietti oppure delle sue stesse foto di quando se ne stavano in giro.
La cosa bizzara era che Calum non si era mai accorto di quella fastidiosa presenza,e il tinto era uno che si faceva certamente notare.
Buttò fuori il denso fumo delle Marlboro mentre gli occhi color antracite saettavano da una parte all'altra con fare annoiato.
Il sole colava giù come oro,dietro le vette innevate di Balking Mountain e presto il tacito ronzio della notte incupì l'atmosfera.
Cloud accese la piccola lampadina del ripostiglio,finendo di mettere apposto la catasta di legno mentre l'anziana moglie lavorava l'uncinetto davanti al camino.
Calum poggiò la guancia sul palmo della mano mentre passava ritmicamente gli occhi,dalla capanna al bosco tetro.
Vide la luce della piccola lampadina spengnersi,pensò immediatamente che Cloud avesse terminato con il lavoro,così guardò avanti buttando la sigaretta.
Un suono lo fece ridestare.
Il click della lampadina,nuovamente accesa.
Il canadese spostò gli occhi,rimase immobile mentre si manteneva concentrato sullo stesso punto.
E di nuovo il clik,la luce si spense,ancora una volta,una altro click,accesa.
All'inizio lo scatto era lento,poi divenne veloce.
Calum sentì un brivido percorregli la schiena,scese in fretta le scale e dalla porta sul retro uscì in cortile.
«Nonno!nonno che stai facendo?»
La voce era lievemente incrinata a causa del vento freddo che sbatteva contro di lui.
Nessuna risposta.Poggiò una mano sulla porta di legno lasciata socchiusa mentre un lieve cigolio veniva emesso dalla stessa.
Questa volta la luce fu spenta da un sonoro e unico click.
Non si vedeva nulla se non un profondo buio che impediva al diciottene di poter anche solo capire che cosa vi fosse li dentro.
«Nonno..?»
Chiese piano mentre avanzava indietro,capendo immediatamente del pericolo imminente.
E presto dal fitto buio rotolò una torcia,la stessa che Calum aveva adoperato nel bosco.
Sul manico era incisa un unica parola.
"Run"
Il giorno dopo Calum e la nonna erano andati alla centrale di polizia per denunciare la scomparsa di suo nonno Cloud.
Il diciottenne era stretto nel giacchetto di jeans anni ottanta,con il pelo dentro.
Il volto smunto e I capelli bagnati dalla pioggia che ormai persisteva da due ore ininterrotte.
Le vans logore erano umide e la suola di plastica scivolava sul pavimento piastrellato.
Lo sceriffo Pol se ne stava seduto sulla sua poltrona.
«Signora Hood..sono sicuro che non è successo nulla di grave,il massimo che ho visto qui a Balking è la signora Callingar essere attaccata da un gufo»
Disse con nonchalance rovistando tra delle scartoffie,Calum scosse la testa.
«Pol la prego conosco mio marito,non si sarebbe mai allontanato da casa senza avvertire e poi per andare dove? Come lei stesso ha detto,Balking non è un posto dove potersi nascondere.. »
Disse la donna strigendo tra le mani uno dei tanti cappelli del marito.
Il nipote le strinse la mano come per dirle che sarebbe andato tutto bene.
Pol sbuffò per niente convinto e infastidito.
«Va bene,inizieremo le ricerche tra due giorni,nel caso esso non sia andato solo andato a comprare il latte»
Calum guidava il piccolo furgoncino mentre la pioggia batteva sul vetro.
Non sapeva cosa dire in quel caso,suo nonno era scomparso e l'unico a credergli era la donna,che seduta al suo fianco pregava con il rosario tra le mani.
Passati I due giorni lo sceriffo mantenne la parola avviando una modesta squadra di ricerca.
Perlustrano parte della foresta di Balking con I cani molecolari senza però trovare mai nulla.
Calum stava mettendo apposto la legna nel capanno degli attrezzi quando sentì come una presenza osservarlo da lontano.
Si asciugò il sudore dalla fronte con un braccio mentre,ancora piegato sui ceppi voltava il capo.
Non vi era nessuno,solo una lieve brezza che smuoveva gli alberi da una parte all'altra.
«Ei..ho saputo di tuo nonno»
Era la voce di Luke,pacata e sinceramente dispiaciuta.
Quasi gli venne un infarto,portò una mano al petto voltandosi.
«Dio, da dove spunti?»
Chiese alzandosi per pulire I jeans.
Parlarono per un po del più e del meno bevendo un abbondante tazza di thè.
«Senti..stasera c'è una festa giù al lago..Chris McCain organizza tutto con I suoi amici nella casa delle vacanze..I suoi non tornano per una settimana..e che ne so pensavo che potevamo farci un salto,giusto per bere una birra»
Propose il biondo portando alle labbra la tazza di tisana aromatizzata.
«Io non lo so..mia nonna..insomma...ho paura che possa sentirsi sola..»
Luke gli posò una mano sulla spalla sorridendogli comprensivo.
«facciamo solo un oretta e poi ti riporto a casa..»
Eii
Nuovo capitolo,spero vi piaccia commentate sotto!_Bianconiglio_

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Still » Cashton
FanfictionEverything from the inside and just throw it all away Cuz I swear for the last time I won't trust myself with you You