*10*

962 37 14
                                    

"È da più di tre giorni che il signore si comporta in modo strano e la signorina non esce quasi mai dalla sua stanza" sussurrò Alicia guardando Lorenzo.

"Secondo voi cosa è successo?"domandò, sempre sussurrando Giulia.

"Lorenzo avrà fatto una delle sue cazzate e l'avrà spaventata" scherzò Salvatore.

"Salvatore non rivolgerti cosí al signor Ostuni" lo ammoní Giulia.

"Hey, voi tre. Cosa state bisbigliando?" chiese Lorenzo avvicinandosi alla sua cuoca, alla sua segretaria e al suo giardiniere.

"Nulla signore, stavo chiedendo un parere su cosa preparare stasera per cena" cercò di mentire Alicia.

Lorenzo alzò un sopracciglio "Prepara del riso al curry" disse semplicemente per poi sistemare per l'ultima volta la sua giacca e uscire di casa.

[*]

"Signorina?"

"Alicia ti ho già detto di chiamarmi Karin"

"Potete aprirmi la porta?"

"Certo"

Aprí la porta e vidi la sua simpatica e bassa figura. Stava sorridendo.

"Che bello, allora state bene" disse battendo le mani. La guardai sorridendo teneramente. Almeno qualcuno si preoccupava di me.

Da quando era successo quella cosa io e Lorenzo non ci vedevamo più, né parlavamo più.

"Volevo dirle che stasera ci sarà il riso al curry" mi informò, io annuí semplicemente e ritornai seduta sul letto.

Lei chiuse la porta e si sedette vicino a me.

"Cosa succede, bambina mia? Cosa ti ha fatto il signor Ostuni?" chiese piano cercando di capire la mia reazione.

"Nulla" iniziai sospirando "In verità sono io il problema" continuai per poi guardarla, i miei occhi si fecero lucidi "Adesso mi odia e mi odio"

"Nonono, non Karin non piangere. Sei cosí bella che le lacrime deturperebbero il tuo viso" mi consolò poggiando una mano sulla mia spalla e abbracciandomi.

Scoppiai a piangere, era tutta colpa mia. Lorenzo mi odiava e non voleva neanche parlarmi.

"Sai, il signore non ha mai avuto tanto affetto nella sua vita" iniziò lei, la guardai negli occhi e lei annuí "Forse non dovrei dirtelo ma ormai. Se avvolte il signore è freddo non è colpa sua, da quando era piccolo gli hanno sempre insegnato a restare serio e impassible e a non mostrare i propri sentimenti e debolezze agli altri, non lo fa apposta. Anche i suoi genitori non mostravano affetto ogni giorno. Per carità, lo amavano ma non lo dimostravano. Lui ha sempre preso spunto da loro"

"Questo non lo sapevo" commentai io asciugandomi una lacrima.

"E come avresti potuto. Meglio che vada a preparare il curry"

[*]

Dopo aver finito di mangiare mi rinchiusi di nuovo in camera mia.

Quando sentí la macchina essere parcheggiata davanti la porta di casa capí che Lorenzo era arrivato.

Okay, mi preparai mentalmente. Dovevo parlare con lui e scusarmi. Mi sistemai davanti allo specchio e mi preparai un discorso.

Aprí la porta e me lo ritrovai davanti.

"Ciao..." mi salutò lui

"Ciao..." risposi io

Dangerous game [lorenzo ostuni]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora