" La speranza non muore mai.
Ricordatelo. "

La sveglia suona proprio verso le 07.30, quando Crystal  sta ancora dormendo.
Si gira nelle coperte e cerca di svegliarsi.
Un risveglio dopo la guerra.
Ha cercato di preparare tutto, di creare un vero e proprio piano, che l'avrebbe portata da un altra parte, lontano da quella che considera "casa".
La sua famiglia è sempre stata severa, i suoi genitori l'hanno sempre trattata come una bambina senza capire i suoi desideri e bisogni.
Apre lentamente gli occhi guardandosi intorno come se dovesse vedere quella stanza solo per l'ultima volta, e in parte è vero.
Sarebbe partita senza tornare mai più, almeno è quello che lei crede. Si sente spaesata e pensa a quanto tempo è passato.
Questa mattina lei deve prendere l'aereo e volare lontano. Vuole crearsi un futuro lontano da qui, perché sente che non riuscirà a fare nulla con i suoi genitori che si intromettono in tutte le cose.
< Avanti alziamoci > cerca di farsi coraggio ma è difficile alzarsi sentendo un peso sullo stomaco.

Si sente come se stesse facendo qualcosa di sbagliato, commettendo un crimine. Si alza dal letto e scende in cucina, i borsoni tutti vicino alla porta, pronti per essere portati all'aeroporto. Si prepara un the e si mangia un croissant al cioccolato. Certo non è buono come al bar ma si accontenta di avere almeno qualcosa da inghiottire.
Va in bagno quando ha finito e si prepara. Si trucca un pochino. Mascara, fard e il lucida labbra. Sempre il suo preferito, quello alla fragola.
Si mette dei semplici jeans con una canottiera e la sua giacca in pelle color salmone.
Ama le giacche, la sua preferita è nera e ha le borchie, lei si è sempre vestita in maniera un po da "motociclista" e i suoi genitori avevano da obbiettare anche su questo. Lei non aveva mai ragione per loro, lei era sempre nel torno ed ogni cosa facesse andava male. Loro sono perfetti e lei no. Non esiste la perfezione ma per loro sembra esserci. Loro sono l'esempio. Per lei sono solo delle persone che non riescono a farsi gli affari loro, ostacolano tutti e tutto.
Lei gli tratta un po' con indifferenza e questo non è essere cattivi, questo significa comportarsi allo stesso modo.
Loro non vogliono ascoltarla e capirla e lei fa lo stesso con loro.
Le hanno chiesto o quasi pregata, se posso dire, per restare ma non ne vuole sapere. Tutto deve cambiare e per farlo questa è la prima cosa. La prima cosa nella sua lista.

Scende le scale e con un sospiro chiama un taxi.
< Buongiorno, si vorrei un taxi..si..perfetto > dopo aver detto l'indirizzo il taxi si presenta davanti a casa sua e lei con ancora un sospiro, l'abbandona alle spalle.
La musica le rimbomba nelle orecchie mentre guarda fuori dal finestrino la città che le ha tenuto compagnia per 18 anni.

A luglio c'è abbastanza caldo, almeno 26 gradi all'ombra, lei è una di quelle ragazze che ama il mare, che appena lo vede vorrebbe abitarci.
Alle superiori lei è sempre stata la ragazza un po timida ma che si faceva anche rispettare nei momenti opportuni, cosa che lei non avrebbe mai immaginato. Da piccola aveva sofferto di bullismo e la persona che è oggi è merito a tutto quello che ha passato. Lei è una di quelle che all'esterno più sembrare molto fredda e antipatica ma il suo cuore brucia come il fuoco. È ardente e non si spegne facilmente. Scende dalla macchina, paga l'autista ed entra nel grande aereoporto. Appena le porte si aprono davanti a lei appaiono grandi schermi con tutti i voli e gli orari degli aerei. Il suo dovrebbe essere verso le 09.30 però da quanto vede il suo aereo avrà un ritardo di cinque minuti.
Decide di farsi un po dei giri nei negozi e di mettere i bagagli in stiva.
Gli rimane sono una borsa con l'essenziale in aereo, fazzoletti, gomme da masticare, cuffie, cibo e una sciarpa per sicurezza. Sa che il posto dove sta andando è abbastanza soleggiato e caldo, ma mai partire impreparati..questo lo aveva capito alla gita di terza media quando erano andati a Berlino e aveva lasciato tutte le sciarpe a casa. E a Berlino faceva freddo. Ma con la convinzione che non fosse così male. C'era caldo...per lei.

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