La festa

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"Allora parti. Non te ne andare, ti prego!!!" Osservai il volto semidisperato di Vanessa, che mi implorava di restare. Avevo deciso di incontrarli per raccontargli tutto e comunicargli la mia decisione.
Michele invece s'incupì e mi disse:"Sapevo che avresti scelto questa strada, però pensa bene a quello che stai facendo: qui non si tratta più di un gioco, ma della tua vita!"
"Ragazzi, lo so che è difficile da accettare, però cercate di capirmi: io ho bisogno di conoscere la mia vera madre. Per questo ho deciso di andare fino in fondo alla questione".
"Noi non siamo nessuno per negarti di fare questo, ti chiediamo solo molta prudenza"ribattè Michele.
"Nel frattempo.........devi goderti ogni singolo minuto di questa settimana. Dunque stasera si va ad una festa!!" disse Vanessa.
"Una festa?"
"Si, ci sarà anche Vittorio. Penso che tu voglia rivederlo almeno una volta prima di partire".
Eh già, Vittorio. Come avrei fatto senza di lui? Lo amavo davvero tanto, anche se non ero molto sicura del fatto che i miei sentimenti fossero ricambiati. In ogni caso, Vanessa aveva ragione: dovevo rivederlo ed andare alla festa era l'unico modo per farlo; perciò accettai.
"Bene Eleonora, ci vediamo alle 5:00 a casa mia:ci prepariamo insieme. Questa sera dovrai essere bellissima."
"Ok. Allora ci vediamo dopo".
"Ciao!"
Tornai a casa, pranzai e feci i compiti. Alle 5:00 mi presentai sotto casa di Vanessa e iniziammo a prepararci.
Due ore dopo eravamo pronte. Io  indossavo un vestitino beije, largo nella parte superiore e una gonna aderente, con una cintura nera in vita, una paio di tacchi neri ed un leggero accenno di trucco; infine una pochette nera.
Alle 20:00, arrivò anche Michele e ci incamminammo verso il locale.
Appena entrati, notai tantissimi ragazzi e poi lui: Vittorio, più bello che mai.
Quella visione mi rallegrò la serata, poiché misi da parte i miei problemi e mi concentrai soltanto su quel ragazzo, dall'aria così angelica.
Iniziammo a ballare e mi mischiai tra la folla, avvicinandomi ogni tanto a Vittorio, nel tentativo di farmi notare da lui.
Effettivamente i miei tentativi ottennero un ottimo risultato: infatti, dopo un po', si avvicinò a me.
Iniziò a parlare di sè, della sua vita e mi raccontò anche alcuni aneddoti della sua infanzia. Io ascoltavo, con attenzione, immobilizzata e rapita dal suo sguardo. Ero al settimo cielo per la felicità.
Ciò che mi colpiva di più, non era ciò che mi raccontava, bensì il fatto che mi stesse dedicando tutto quel tempo.
Erano passate circa due ore, da quando Vittorio mi stava accanto quando, ad un certo punto, disse che doveva allontanarsi per un attimo, ma che sarebbe tornato al più presto.
Fu quella l'occasione per avvicinarmi ai miei amici, che mi fissavano con uno sguardo malizioso.
Saziai la loro curiosità, raccontandogli tutto quello che era successo durante quell'arco di tempo quando, improvvisamente, vidi ritornare Vittorio. Era ancora più bello di prima e stringeva in mano un piccolo cofanetto.
Appena entrò, si diresse verso di me e mi chiese di sedermi ad un tavolino lì di fianco. Fatto questo, prese il cofanetto che stringeva in mano e me lo porse........

Ciao a tutti ragazzi. Eccomi con un nuovo capitolo. Che cosa c'è secondo voi nel cofanetto? Che cosa dirà Vittorio alla nostra protagonista??
A presto!!

La Corona di FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora