Osservai la figura femminile davanti a me. Indossava un abito color turchese, aveva i lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle e il volto fisso in un'espressione severa. Mi incuteva quasi timore.
Ad un certo punto alle sue spalle (dove fino ad allora c'era stato il vuoto) si aprì un varco che mostrava un piccolo torrente e una caverna posta dietro. Era tutto buio....tutto tranne un qualcosa nella caverna che brillava di una luce rossa.
Chiuso questo scenario, la donna si rivolse di nuovo a me e mi disse: "rocce scoscese."
Mi svegliai di soprassalto poco prima dell'alba, facendo sobbalzare anche Morgana, che mi era vicina.
"Che cosa succede?" mi chiese, notando la mia espressione un po' sorpresa.
"Niente, stai tranquilla. È stato solo un sogno strano." risposi.
"Ti va di raccontarmelo? Così ti sentirai meglio".
Mi confidai con lei e, al termine del racconto, lei non mi disse niente e corse a chiamare i ragazzi. Questi, alzandosi, iniziarono a preparare tutto l'occorrente per andarcene.
"Potreste spiegarmi, per favore, che cosa sta succedendo?" chiesi poiché nessuno mi aveva avvertito su che cosa dovessimo fare.
"Il tuo sogno era il segnale che stavamo aspettando. La donna che hai visto nel sogno è colei che distrusse la Corona di Fuoco e che sparse i frammenti nell'Universo. Ti è apparsa indignata per il nostro tentativo di ricostruirla, ma ha scelto di stare dalla nostra parte e ci ha mostrato dove si trova il primo frammento: le rocce scoscese" mi spiegò Damian.
Per fortuna che c'era lui lì con me, a confortarmi ogni tanto!
"Va bene. Ma...sapete dove si trovano?"
Al termine della frase, tutti si fermarono.
"È vero! Eravamo talmente impegnati nella riuscita della tappa, da trascurare questo piccolo dettaglio! Non possiamo andare a tentativi. Laggiù rischiamo la vita, per i troll."
"Quindi.... che facciamo?"chiesi a Didier.
"Ci resta soltanto una cosa da fare: chiediamo aiuto a Megan."
"Va bene. Attendiamo il loro arrivo; non abbiamo alternative."
Attendemmo per un tempo che sembrò infinito. Ero un po' in ansia per la giornata che avrei intrapreso e, come al solito, il tempo sembrava non passare mai.
Ne approfittai per riflettere; non l'avevo fatto molto negli ultimi giorni. Nonostante mancassi da casa da una decina di giorni, quello era stato un tempo sufficientemente lungo per cambiarmi. Infatti, iniziavo a rendermi conto che stavo perdendo gradualmente il mio atteggiamento da tipica adolescente, arrabbiata con il mondo ed iniziando ad essere consapevole del grande valore della vita, che volevo difendere con le unghie e con i denti.
Continuavo comunque ad avere quell'atteggiamento timido e molto timoroso, ma ero sicura che ci sarebbe voluto soltanto un altro po' di tempo.
Mi mancavano i miei amici, Vanessa e Michele, mi mancavano mio padre e mia sorella; provavo nostalgia addirittura per la scuola ed il mio professore di fisica. Mi mancava fidarmi completamente di qualcuno; tuttavia avevo paura di sbagliare di nuovo e di essere presa in giro.
Morgana, Didier e Damian si erano dimostrati gentilissimi sin da subito nei miei confronti, ma non riuscivo ancora a fidarmi completamente di loro.
Persa nelle mie riflessioni, non mi accorsi di Morgana che si era seduta accanto a me per parlarmi, approfittando dell'assenza dei ragazzi.
"Ei, come va?" mi disse.
"Potrebbe andare meglio."
"Ti manca la vita sulla Terra, vero?"
"Già, come puoi immaginare. Vorrei essere lì, in questo momento, stare a casa mia, sotto le coperte calde durante un temporale, confidarmi con Vanessa, parlare con Vittorio..."
"Se non sono troppo indiscreta...chi è Vittorio? Il tuo ragazzo?" m'interruppe.
"Si. Sai, pochi giorni prima della mia partenza lui si è dichiarato e ci siamo messi insieme. Io ero al settimo cielo finché...... non mi sono ricordata che sarebbe tutto finito. L'ho chiamato per incontrarci, con l'intenzione di raccontargli tutta la verità ma......non ce l'ho fatta e gli ho mentito. Adesso mi manca, ma non so nemmeno se lo rivedrò più." dissi con tono triste." È brutto amare qualcuno e non poterlo vedere" continuai, pensierosa...
"Già, però fidati, è ancora più brutto amare e non essere ricambiati...."
"Parli per esperienza personale?, le chiesi io, curiosa.
"Si......se tu sei d'accordo, anche io avrei bisogno di qualcuno con cui sfogarmi. Posso?"
"Certo"risposi. "Di chi stiamo parlando?"
"Beh.....si tratta di ...Didier.."
"DIDIER? Credevo non vi sopportaste" la interruppi io.
"No, in realtà faccio così per attirare la sua attenzione, anche se, a quanto pare, non funziona. Vorrei soltanto che, per una volta, lui si comportasse diversamente con me, che mi rivolgesse una parola dolce, invece di contestare sempre qualsiasi cosa io dica o di prendermi in giro." disse Morgana, mentre calde lacrime scendevano sul suo volto.
"Siamo tornati!"udimmo delle voci familiari e poi dei passi.
"Abbiamo fatto un veloce controllo della zona e per il momento siamo al sicuro, i troll non ci " disse Didier avvicinandosi a noi "Che succede?" chiese, rivolgendosi a Morgana, notando i suoi occhi del pianto, nonostante i suoi tentativi di mascherarlo.
"Niente! Tanto a te che cosa importa?" rispose bruscamente; poi si alzò e si allontanò.
"Mi spieghi che ha?" mi chiese, non riuscendo a capire il motivo del suo comportamento.
"Nulla, piccoli problemi" risposi, allontanandomi a mia volta e lasciandolo interdetto insieme a Damian a cui avevo udito dire "ragazze!"
"Morgana, stai bene?" sussurrai, raggiungendola.
"Si tranquilla, avevo solo bisogno di sfogarmi e grazie mille, per avermi aiutato."
"Di nulla e sappi che, per qualunque cosa io sono qui".
"Grazie, Vittorio è davvero fortunato ad essere il tuo ragazzo" detto questo, mi abbracciò.
Questo gesto, mi fece ritornare sulle mie riflessioni precedenti. In fondo Morgana si era aperta con me, potevo iniziare a fidarmi di lei oppure no? Ero molto confusa, divisa tra il cuore e la ragione. L'uno, mi suggeriva di buttarmi senza pensare alle conseguenze; l'altra di avere prudenza.
Ancora una volta, i miei pensieri erano stati interrotti;questa volta, però, si trattava di un rumore tra le fronde degli alberi: qualcuno stava arrivando. Che fossero i troll??
Il terrore mi assalì.Ciao a tutti, ragazzi. Eccomi con un nuovo capitolo. Scusate il ritardo, ma ho avito pochissimo tempo, negli ultimi giorni. Per questo non ho nemmeno provato ad aggiornare, onde evitare un capitolo brutto o corto.Di questo che cosa ne pensate? Morgana ve la immaginavate così fragile? Fatemi sapere. A presto
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La Corona di Fuoco
Science FictionEleonora è una ragazza semplice, come tutte le altre......o almeno questo è quello che lei pensa. Infatti basta che arrivi una domenica, un semplice giorno della settimana a stravolgerle la vita e tutte le sue certezze. A causa di questa, si ritrove...