Fai la scelta giusta

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Il giorno seguente mi alzai con un mal di testa molto forte; non avevo chiuso occhio per tutta la notte e lo stress degli ultimi giorni si stava riversando su di me.
Mi sedetti suo letto e, ancora pensierosa, decisi di mandare un messaggio ai miei amici: avevo bisogno di rivederli prima dell'appuntamento con Vittorio.
Loro mi risposero di incontrarci in piazza. Così mi sbrigai e li raggiunsi, facendo un po' di fatica ad ambientarmi tra i centinaia di turisti, presenti in quel momento.
Quando li vidi, notai che mi stavano osservando con un'espressione sbalordita.
"Ciao" dissi.
"Che cosa ci fai qui? Sbaglio o tra mezz'ora hai appuntamento con Vittorio al parco?" Disse Vanessa.
In quel momento ebbi una reazione alquanto strana: scoppiai in lacrime.
"Ragazzi, non so proprio cosa devo fare! Non posso dirgli la verità. Come pensate che reagirebbe? Mi prenderebbe per pazza, presto la notizia si diffonderebbe e diventerei lo zimbello di tutta la scuola! D'altro canto devo dargli una spiegazione: non posso sparire così, di punto in bianco!"
"Non ti prenderebbe per pazza! Lui ti ama, te lo ha detto e sono sicura che sarebbe disposto a tutto pur di stare con te, quindi pure ad aspettare il tuo ritorno."
"Vanessa, non so se hai capito che io potrei non tornare più! Non abbiamo la certezza che quello che sto per fare avrà un esito positivo."
"Non dire così! Ce la farai, aiuterai tua madre e poi ritornerai qui, a disperarti per i compiti, per la scuola e per godere dell'amore di Vittorio. Devi dirgli la verità!"
"E va bene, devo provare a dirgli tutto guardandolo fisso negli occhi, anche se sono consapevole che non sarà un'impresa semplice. Ora però devo andare, altrimenti farò tardi. Vi farò sapere. A dopo".
"Ciao, buona fortuna. Sono sicura che farai la cosa giusta!"
La voce di Vanessa mi arrivò all'orecchio con un suono molto fievole, poiché mi ero già incamminata a passo svelto verso il parco.
Appena arrivai, dopo dieci minuti, lui era già lì ad aspettarmi.
Mi diressi nella sua direzione e, non appena i miei occhi furono in grado di mettere a fuoco la sua immagine, il mio cuore perse un battito: era BELLISSIMO! Indossava dei pantaloni neri aderenti e strappati ed una maglietta a maniche corte, grigia; in mano stringeva il casco della sua moto, veicolo che aveva utilizzato per venire lì. Tutti quei colori scuri, contribuivano a far risaltare l'azzurro limpido dei suoi occhi.
Appena mi vide, le sue labbra di sciolsero in un grande sorriso che mi fece perdere tutte le certezze e i propositi per il quale ero lì.
"Ehi, ciao." mi disse.
"Ciao" risposi, ancora incantata dai suoi occhi.
"Eleonora, ieri ti ho confessato il mio amore è ho scoperto, con mia grande gioia, che è ricambiato; tuttavia mi hai riferito che c'è una situazione molto complicata che riguarda te e che può interferire con il nostro rapporto. Con questa osservazione mi hai un po' spaventato. Di cosa si tratta? Eleonora.." mi prese le mani e mi disse, guardandomi meglio occhi " Eleonora, di me ti puoi fidare: non devi aver timore. Insieme possiamo farcela!" Dopodiché, si zittì, nell'attesa di una spiegazione da parte mia; spiegazione che tardava ad arrivare, a causa del fatto che mi bloccai, ancora incerta su ciò che avrei dovuto fare. Alla fine mi feci coraggio, lo guardai meglio occhi e dissi:" Dunque......da dove posso incominciare? Circa 20 anni fa, mio padre conobbe e una donna della quale s'innamorò follemente. Quest'amore, con il passare del tempo, risultò esser profondo, tanto da portare al matrimonio. Ben presto questa donna si...."
"Perché parli di tua madre definendola donna ?" M'interruppe Vittorio.
"Per favore, fammi continuare, capirai tutto alla fine del racconto."
"Va bene, perdonami per averti interrotta. Va' pure avanti!"
"Allora, dov'ero rimasta?........ Ah sì! Dicevo che ben presto, questa donna, si accorse di essere incinta e, terrorizzata dall'idea di diventare madre, mi lasciò alle cure di mio padre. Io sono venuta a conoscenza di questo solo pochi giorni fa: infatti mia padre mi aveva sempre detto che mia madre è la donna che oggi è la sua compagna.
Dopo che questa storia è venuta a galla, mi sono informata su chi fosse mia madre ed io.......io........io.........io" le parole si erano bloccate in un nodo in gola e non riuscivano a farsi strada per uscire da lì.
" E tu?" m'incoraggiò Vittorio.
" Beh......io......io devo partire per andare a farle visita. Si! Per andare a farle visita. Voglio conoscerla e capire perché mi ha abbandonata. Starò via qualche settimana." Gli avevo mentito. Non ero riuscita a raccontargli la verità. Stavamo insieme da poco più di mezza giornata e gli avevo già raccontato la prima menzogna.
Vittorio, intanto, scoppiò in una clamorosa risata.
"Questo sarebbe l'ostacolo invalicabile? Tranquilla, se necessario aspetterò! Ormai aspetto da anni. Attendere qualche altro giorno in più non mi cambierà la vita! Piuttosto... dov'è che andrai?"
"Mia madre non vive in Italia, ma in Francia, in un piccolo paesino francese".
"E quanto tempo dovrò stare senza di te, precisamente?" chiese con tono dolce.
" Non ne ho idea. Il tempo necessario per conoscerla e capire qualcosa di lei."
"E va bene. Non ti preoccupare. Riuscirò a resistere per un po'!"
Detto ciò mi baciò. Penso che quello fu il momento più bello di tutta la mia vita. Mi ritrovai a pensare a quante volte avevo sperato e fantasticato in quel momento.
"Ti amo" mi disse infine.
"Anch'io" risposi.
Mi incamminai verso casa, mentre il mio cervello cercava di ricollegare tutti gli ultimi avvenimenti.
Non avevo avuto il coraggio di raccontargli tutto.
Spero che un giorno mi perdonerai, amore mio, per averti raccontato questa bugia!
Tornando verso casa, presi il telefono è chiamai Vanessa; era con Michele.
"Pronto?"
"Vanessa sono io".
" Eleonora. Allora? Com'è andata? Gli hai detto tutto? Come ha reagito? Adesso state insieme? Aspetta che metto il vivavoce, così ascolta anche Michele. È qui con me!"
Con mia grande sorpresa e anche quella della mia amica, scoppiai in lacrime ( cosa che avveniva di frequente negli ultimi tempi); mi ero gettata in un bel guaio è adesso non avevo proprio idea di come uscirne.
"Tranquilla, ho capito" disse Vanessa "incontriamoci tra poco!"

La Corona di FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora