CHAPTER TWENTY-SEVEN.

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j i m i n

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j i m i n.


🍒

"Okay, non è nulla.. ce la posso fare."

Uno, due, fino ad arrivare a dieci respiri, la coscienza di Jimin era così sporca in quel momento, che si vergognò delle sue azioni. Non sapeva con esattezza ciò che stesse per fare, ma il solo guardare in basso, quelle parti segrete e nascoste, gli faceva salire il sangue al cervello dall'imbarazzo.

Abbattuto e scoraggiato, punzecchiò con un dito il suo piccolo membro, avendone quasi terrore. Infatti sul suo viso si dipinse una smorfia incerta, palesemente sofferente. Era sicuro di voler rischiare tanto solo per cancellare i suoi sensi di colpa?

Jimin? Sei morto?

"Lo vorrei così tanto.." pensò, gonfiando le sue guance in modo carino.


non ci riesco, hyung..

il fatto di toccarmi mi
mette a disagio e..
davvero, non voglio.

ci sono io, okay? fidati di me, sarà bellissimo e ti piacerà talmente
tanto che ne vorrai
sempre di più.

ora, prendilo in mano, e passa lentamente il pollice sulla punta. non averne paura. non ti mangerà.

Jimin era contrario a tutta quella situazione, e anche con la vergogna nel corpo mischiata alla vigliaccheria, c'era una voglia indistinta che lo faceva diventare impaziente e curioso. Magari, dopo quell'esperienza, avrebbe avuto il coraggio di ribellarsi alla madre e alla sua natura. Seppur chiunque lo venerava per la sua educazione e la sua quiete, Jimin detestava l'immagine da bravo ragazzo. Gli sarebbe piaciuto essere nato in un altra famiglia, magari con tanti amici e una buona reputazione. E invece doveva subirsi le lamentele della gente, senza replicare.

sei sicuro che non sia
una cosa brutta, Sir?

come.. come mi hai
chiamato?

uhm, Sir?

me l'hai detto tu..

io- sì, è okay.
solo, non me l'aspettavo.

non lo è, credimi.

okay..

Guardò un'ultima volta la chat, sperando che Yoongi gli rispondesse di non dover fare per forza quello che lui stesso gli aveva imposto, ma il messaggio fu soltanto visualizzato, e ciò significava continuare.

Titubante, sfregò il pollice contro l'apertura, in modo lento e delicato. Il suo cuore ebbe un sussulto e una strana sensazione di calore si propagò verso lo stomaco, fino a riversarsi sulla sua intimità. Era quello di cui parlava Yoongi?

Con più coraggio ripassò il dito e istintivamente un gemito fuoriuscì dalle sue labbra. Sgranò gli occhi realizzando che il suo corpo reagiva ai comandi delle azioni senza nessuna programmazione. Lo stomaco gli stava andando in subbuglio e questa volta era sicuro di non volersi tirare indietro.

hey minnie,
mandami un video.

A quella proposta il volto di Jimin si infiammò. Non voleva arrivare a tanto. In realtà non avrebbe voluto proprio arrivare a niente e basta, eppure si ritrovò ad offrire la sua fiducia ad un completo sconosciuto. Con le guance ancora tinte di rosso, si affrettò a posizionare comodamente il cellulare sopra la mensola cosicché potesse riprendere totalmente la sua figura e premette su registra.

Indietreggiò il giusto necessario per essere inquadrato nuovamente, e con la testa china dall'imbarazzo riposizionò le sue dita sul membro ormai eretto. Con le mani tremolanti fece gli stessi movimenti di prima. Struciò il pollice contro la ristretta apertura, così facendo l'erezione reagì e uno stimolo involontario si disperse nel basso ventre. Chiuse gli occhi abbandonandosi a quel leggero piacere, mentre un sospiro rotolò dalle sue labbra gonfie.

Ormai rassicurato e grintoso di intraprende un nuovo mondo nasconto e così proibito agli occhi di chiunque, lasciò che la sua schiena aderisse completamente alla parete ricoperta di piastrelle dietro di lui, e afferrò con un veloce gesto il piccolo pene. Il glande divenne rosso a causa delle continue frizioni e Jimin contribuò ad infiammarlo maggiormente quando prese a muovere in modo sconnesso la sua asta eccitata.

Altri suoni provocanti uscirono dalla sua bocca, il suo petto si innalzava e abbassava e il respiro divenne irregolare in poco tempo. Aprii gli occhi puntandoli direttamente nella fotocamera; Sapeva che Yoongi l'avrebbe guardato, e ora che si era infilato in un pasticcio più grande di lui era stimolante farlo al meglio.

I suoi capelli biondi ricaddero dolcemente sulla sua fronte, la sua mano continuò ad accelerare i movimenti del polso e in poco tempo si ritrovò con gli occhi appannati dal piacere. Alcune silenziose lacrime caddero dai suoi occhi e faticava a tenersi in equilibro. Tutto di lui fremeva e pensò che da lì a poco le sue gambe avrebbero ceduto.

Era tutto così bello e nuovo, che i suoi pensieri si aggrovigliarono senza alcun permesso. Le emozioni lo avevano sopraffatto, ma era talmente eccitante che non gliene fregava più nulla.

Un lungo e sonoro gemito scivolò dalle sue labbra carnose e umide dati dai troppi morsi. Le guance completamente rosse e bagnate dalle lacrime e gli occhi velati di lussuria. La visione tutt'ora pura e innocente di Jimin, seppure la situazione peccatoria, avrebbe sicuramente fatto invidia anche al più etero dei ragazzi. Jimin era un combo unico; smaliziato e al contempo peccaminoso.

Dopo quella che al piccolo sedicenne parve un'infinità di tempo, sentii finalmente lo stomaco restringersi e un'altra scarica di piacere più forte delle altre annebbiare le sue forze e l'ormai inesistente razionalità. Così, con un ultimo sfrgamento, Jimin venne sulla sua mano con un mutevole piagnucolio.

Inspirando, la sua testa ricadde sul muro, mentre le labbra socchiuse cercavano più aria possibile. Con un piccolo sorriso soddisfatto sulle labbra, ammise:


"È stato.. bellissimo."

🍒

finally ho deciso di pubblicare! scusatemi tanto per non poter aggiornare regolarmente..

la foto che ho messo in alto sarebbe jimin.
infatti ho scritto "jimin" per faverlo, uh capire? vabhe sì.

❝ Time out ❞  ━ YOONMIN. [HIATUS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora