Sasuke avanzava per il corridoio buio a passo sicuro, con indosso uniforme caratteristica dei Cacciatori: una tuta aderente nera, con una cintura del medesimo colore in vita, alla quale al momento non era legato nulla. Sulla schiena, con un'altra cintura a tracolla, il moro portava la sua amata katana, compagnia di combattimenti da quando aveva appena sedici anni.
La Riunione stava per cominciare, il che significava che avrebbe rivisto suo fratello, e avrebbe potuto parlare con lui a quattrocchi: Itachi era fra le più alte schiere dell'organizzazione, la prima vera Akatsuki, quella ancora giovane dei tempi d'oro. Era il grado più alto a cui un cacciatore potesse ambire, ma entrarvi era così difficile che nei trent'anni di vita della Akatsuki, nessuno aveva passato l'esame. Centinaia bocciati, praticamente tutti avevano provato a sostenere il misterioso test. Tutti, tranne Sasuke: il moro riteneva che provare a caso fosse non solo imbarazzante, ma anche disonorevole. Perciò aveva atteso, allenandosi e divenendo membro della cerchia più vicina alle alte sfere: il suo nome in codice era Taka, e insieme a lui vi erano i suoi compagni più fidati, nonché compagni di corso all'Università e amici da tempo immemore, Suigetsu, Juugo e Karin.
Ecco, Sasuke era il più forte dei Taka, colui che si avvicinava di più a passare l'esame e a essere promosso... Eppure, per quel avvistamento Bijou, era stato l'unico a non essere chiamato. Il che non aveva senso, finché non pensava al fatto che Itachi avesse tutto il potere necessario per evitare che lo avvisassero.
Sasuke indurí la mascella, fermo da qualche minuto davanti al portone nero della sala Riunioni, poi appoggiò una mano sul pomello ed entrò, senza troppe cerimonie.
La Riunione era un evento mensile (emergenze a parte) a cui partecipavano solo la Vera Akatsuki e i Taka, per discutere delle novità e di particolari catture o uccisioni: la sala era molto grande, ma eccetto un tavolo circolare e delle vetrate trasparenti che davano sul centro pulsante di Tokyo, traboccante di luci e colori, era vuota.
Seduti a quella contorta tavola rotonda c'erano quattordici sedie, ma di occupate ve n'erano solamente nove. Era una sorta di questione di rispetto per i caduti.
Sasuke prese posto fra Suigetsu e Juugo, in silenzio, e poco dopo Nagato si schiarì la voce. Non che ce ne fosse bisogno, nessuno fiatava.
Era un uomo dai capelli rossi e la pelle diafana, gli occhi parevano sempre inespressivi a causa della sua Arte Oculare, il Rinnegan. L'intero bulbo era di un violetto stinto, riempito da cerchi concentrici ristretti fino alla pupilla. Inoltre, era il direttore della Akatsuki, il capo. Le sue abilità in battaglia erano conosciute, così come il periodo oscuro che lo aveva reso incredibilmente cinico e freddo, ma non per questo ingiusto o poco giudizioso. Alla fine, era un uomo d'onore, che aveva l'obiettivo di proteggere i Diurni dalle insidie dei mostri della notte.
- Molto bene, dò ufficialmente il via alla Riunione di questo mese. - Annunciò, con il suo solito tono a metà tra l'esausto e lo strascicato. - Cominciamo con le emergenze, Itachi, Kisame. -
Dei diretti interessati, a prendere la parola fu il maggiore dei due fratelli Uchiha, come sempre. Si alzò in piedi, con un piccolo cenno del capo diretto a Nagato. - Come saprete tutti, pochi giorni fa c'è stato un avvistamento Bijou in periferia: la segnalazione ci è stata fornita da un anonimo, il che è di per sé già abbastanza sospetto. - Sasuke strinse i pugni a quella notizia, ma dovette convenire che suo fratello aveva ragione. Qualsiasi informatore sano di mente avrebbe detto il suo nome e cognome, in quanto avvistare un demone vivo era quanto di più raro potesse capitare, e comportava una lauta ricompensa, che avrebbe sistemato molti per il resto della vita. Dopotutto, i soldi erano una di quelle cose che alla Akatsuki non mancavano affatto. - Dunque, le sue esatte parole sono riportate in questa registrazione. -
Posò sul tavolo un cellulare, premette sullo schermo e la registrazione si proiettò nel silenzio tombale della stanza, neanche Suigetsu e Karin fiatavano.
- Questa è la linea di emergenza Bijou. Se ha avvistato un Bijou o vi è entrato in stretto contatto, è pregato di fornire indirizzo del luogo in cui si trova, in modo che potremmo mandarle una squadra. - La prima voce a parlare fu quella di Rin, la ragazza che, quando non era in missione, si occupava di ricevere telefonate simili e fornire assistenza. Era eccellente nel suo lavoro, Nagato stesso l'aveva indicata come una delle migliori.
- M-mi trovo alla fattoria Tokogama, in periferia... - Una voce terrorizzata e affannata rispose alla donna, sembrava stesse correndo. - Stavo per andare a dormire, q-quando l'ho visto, nel giardino... Era proprio come nelle foto, aveva gli occhi brillanti che mi fissavano e un manto rosso... -
- Le manderò immediatamente una squadra, signore. Si allontani il più possibile dalla zona che ci ha descritto, i soccorsi non tarderanno ad arrivare. -
L'uomo doveva avere un attacco di panico o qualcosa del genere, perché respirava a intervalli irregolari e parlava tremando. Alla sua voce si aggiunse un ringhio profondo, così raccapricciante che fece venire la pelle d'oca a Sasuke, e la tremarella a Suigetsu. - Ah-È qui! È qui vicino a me! Lo sento, lui... Lui mi ucciderà! -
- Ora si calmi. - Rin alzò la voce dall'altra parte della cornetta. - Mi ascolti, si allontani e... Signore? Signore, mi sente? -
Itachi premette nuovamente sul cellulare, e se lo mise in tasca per poi sedersi. - Da qui la registrazione si interrompe, la linea è caduta e Rin non è riuscita a richiamare l'uomo. -
Nagato, con un'espressione indecifrabile, annuì. - Molto bene. Vorrei sentire il rapporto dalla squadra Taka, che è stata mandata in ricognizione. -
Sasuke, bollente di rabbia, tentò di guardare negli occhi il fratello per mostrargli l'accusa, ma questi non gli stava dando attenzione.
Ad alzarsi fu Juugo, con un paio di fogli in mano. - Come desidera, Nagato-san. Una volta giunti sul posto, né l'uomo né il presunto Bijou erano sul luogo designato, così abbiamo esteso le ricerche fino a cinque chilometri, senza trovare alcuna traccia di nessuno dei due. A quel punto, abbiamo chiesto informazioni agli abitanti della fattoria, scoprendo che il capofamiglia, Satoshi Tokogama, era sparito senza lasciare traccia: si è potuto dedurre che fosse proprio lui ad aver chiamato la linea di emergenza. Neanche il Bijou sembra aver lasciato traccia di sé. - E si risedette, chinando il capo.
Kisame battè un pugno sul tavolo per la rabbia. Era un mostro degli abissi, un uomo pesce, e i suoi denti aguzzi potevano essere pericolosi. - Fottuti demoni. Arrivano, sconvolgono tutto e se ne vanno, mi fanno venire voglia di... -
- Calmati, Kisame. - Lo ammonì Itachi, composto. - Catturare un Bijou non è mai stato semplice, lo sai anche tu. È inutile inveire contro una prova. -
- Pensi che la segnalazione sia vera, Itachi? - Domandò Deidara, un uomo biondo con gli occhi di ghiaccio.
A Sasuke ricordò una versione meno innocente di Naruto, e per un momento i suoi pensieri vagarono su di lui: a quell'ora doveva trovarsi a casa, con tutta probabilità. Il moro provò una strana sensazione allo stomaco, perché fra tutti i ricordi del biondo doveva rammentare più spesso quelli in cui sorrideva, o in cui i loro visi erano vicini quasi abbastanza da sfiorarsi? Scosse impercettibilmente la testa, non era certo il momento di pensare a cose del genere, quello.
- È probabile che, qualunque cosa Tokogama abbia visto, debba essere una specie sconosciuta, se non un vero Bijou. - Disse il maggiore dei due fratelli Uchiha. - Dalla descrizione che ci fa fornito, per quanto poco accurata, la creatura non fa riferimento ad alcun tipo di Notturno particolare. -
- Ma non avrebbe senso! - Intervenne Suigetsu. - Sono sempre stati nascosti dal mondo, perché rivelarsi così a un notturno semplice come lui? -
- Questo non lo sappiamo. - Convenne Obito, giocherellando con la maschera arancione che indossava sempre fuori da quella stanza. - Tuttavia, la situazione potrebbe contenere sfaccettature di cui non siamo a conoscenza. -
Ufficialmente, gli unici Uchiha rimasti erano due, l'uomo corvino con metà volto deturpato da una vecchia cicatrice che aveva parlato era una segreta eccezione: erano in pochi a sapere la sua vera identità, ed eccetto una persona facevano tutti parte della Akatsuki. Era meglio così, dopotutto. In questo modo, erano quattro gli individui in grado di utilizzare lo Sharingan, ed era buffo pensare che il quarto fosse lo stesso uomo che sapeva di Obito.
- Anche questo è vero. Purtroppo, l'unico modo per sapere se hanno qualcosa in mente è aspettare. Propongo di non dare l'allerta generale: sono quattro anni che i Bijou non si fanno vedere, se smettessero ora questa organizzazione non avrebbe senso di esistere. - Disse Itachi, che come al solito era un passo avanti a tutti.
- Cioè proponi che altri innocenti rischino la vita?! - Scattò Sasori, il compagno di missioni di Deidara.
- No. - Rispose l'Uchiha pacato. - Con aspettare il momento giusto non intendo sacrificare dei civili per far venire allo scoperto i Bijou, ma vedere la loro prossima mossa, e agire prima che avvenga l'irreparabile. È l'unico modo che abbiamo per mettere a tacere questa cosa sul nascere, così da non darle la possibilità di degenerare. -
- Itachi ha ragione. - Disse infine Nagato. - Per ora chiudiamo qui la questione, passiamo oltre. Kakuzu, riguardo l'insediamento di vampiri a Kyoto... -Circa due ore dopo, Nagato congedò i Taka, e Sasuke si appostò fuori dalla porta con le braccia conserte, in attesa del fratello.
Non ci volle molto che anche Itachi uscì: il suo sguardo indecifrabile, racchiuso negli stessi occhi corvini di Sasuke, si incrinò alla vista del fratello minore.
- Ancora qui? - Chiese.
- Devo parlarti. -
- Ho una cena di lavoro, nii-chan, è importante? -
Sasuke storse il naso al nominativo, e andò subito al sodo. - Perché non mi hai fatto chiamare, alla allerta Bijou? Sono il più forte tra i Taka, potrei battere gran parte della Vera Akatsuki e non c'è dubbio sul fatto che io non sia un incapace. Perché, Itachi? - Non doveva urlare, si trattenne a stento.
Il maggiore si concesse un mezzo sorriso. - Non ti sei già risposto da solo? -
"Certo che no!" Urlò la mente di Sasuke, il quale strinse i pugni. - Devi smetterla di preoccuparti per me. Non sono un bambino o un debole. -
- Già, forse dovrei. - Rispose Itachi sorprendendolo, e scosse le spalle con noncuranza. - Ma non lo farò. Risveglia il Mangekyo Sharingan, nii-chan, e poi potremo riparlarne. Ora devo andare, riguardati. - E lasciò un furioso Sasuke da solo nel corridoio.
Si era dimenticato quanto testardo fosse suo fratello maggiore: in confronto, Naruto era docile e gentile. Già, Naruto! Il moro controllò l'ora sul cellulare, era l'una di notte. Ma quanto si era protratta la Riunione questa volta? Accidenti, pensò stropicciandosi gli occhi, il giorno dopo aveva un esame, non sarebbe mai riuscito a concentrarsi con tutto quello che gli girava per la mente.
"Si può sapere cos'ha in testa Itachi? Lo sa benissimo qual è il solo metodo per ottenere il Mangekyo Sharingan."Spazio autrice:
Konnichiwa, minna-san!
Finalmente, si è svolta la famigerata Riunione, per la quale Sasuke ci ha rotto le palle per secoli😂
Innanzitutto chiedo scusa se non ho dato particolare spessore ai membri della Akatsuki, per adesso descriverne così tanti tutti insieme sarebbe un suicidio. Pazientate, tutti avranno il loro momento!
Comunque, nel prossimo capitolo vedremo Naruto accennare vagamente al suo passato, o almeno a una parte... Vi avviso, eccetto la sua condizione di orfano (R.i.p Minakushi), la storia del nostro dobe è totalmente diversa :D
Tra l'altro sto finendo le bozze, questo no buono. Ma bando ai convenevoli, siamo arrivati (miracolosamente😂) ai tre commenti per la mia domanda nello scorso capitolo! Non ci speravo neanche io, grazie mille ragazzi!💕Dunque, come promesso per lo speciale 200 visualizzazioni, ecco a voi dieci cose che non sapete su Un ragazzo fuori dall'ordinario!
1) Nell'idea originale della storia, il background paranormale/fantasy non c'era: infatti, il primo capitolo ritraeva Naruto che deruba Sasuke, ma dopo essersi preso una marea di botte da quest'ultimo, viene aggredito da due delinquenti, e successivamente salvato dallo stesso Sasuke.
2)Nel corso della storia, ci saranno accenni a varie couples come la Shikatema, la Obirin, eccetera eccetera😏
3) Nessuno, e dico NESSUNO, è salvo dalla morte in questa storia. Tutto dipenderà dalle mie decisioni :)
4) Non ho ancora deciso precisamente il finale della storia, così come non ho idea di come farla finire, in modo positivo o... negativo, eh eh.
5) Anche a causa del punto 4, non ho in programma di fare un sequel. Per ora.
6)Ci sarà una breve apparizione di un CERTO trio, molto famoso nell'opera originale. Ne vedremo delle belle!
7)Naruto e Gaara sono amici da quando avevano tredici anni, e il loro legame si può definire quasi fraterno.
8)Il rapporto Itachi-Sasuke sarà approfondito pian piano con il passare dei capitoli, per darvi l'idea di quanto possa essere forte l'amore tra fratelli.
9)Sasuke mostrerà il suo lato tenero a Naruto (vi avviserò io quando preparare le telecamere) solo quando quest'ultimo di ritroverà in una situazione davvero spinosa.
10)Le scene hard saranno descritte in modo particolare, ma su questo punto in particolare ho la bocca cucita. So che aspettate quel momento, tranquilli, anch'io sono in fibrillazione solo al pensiero di scriverlo!
11# EXTRA: Kurama verrà mostrato sotto una luce completamente diversa. Il suo lato cazzuto e inquietante, tuttavia, sarà preservato completamente.
Ecco, ho finito! Accidenti, è stata dura non fare nemmeno uno spoiler...😂 Almeno, non di quelli seri.
Basta, devo dedicarmi un po' allo studio! Ci vediamo, sayonara!🌸C_Andy
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[Sasunaru] Un ragazzo fuori dall'ordinario
Fanfiction[SOSPESA] All'ombra di Tokyo, alle spalle dei cittadini ignari, dietro gli schermi luminosi e il caos tipico di una metropoli, sorge un'organizzazione segreta, che pone le sue radici nel mondo sovrannaturale: il suo nome è Akatsuki, e il suo scopo...