Non ricordavo nemmeno più perché avessi accettato di venire a questa stupida festa. Quando Cole me lo propose, la mia mente, come al solito, cominciò a proiettare possibili scenari su come sarebbe potuta svolgersi quella serata se avessi accettato. Non sapevo perché ma mi immaginavo Darcy Blaison venire verso di me e farmi un complimento che mi avrebbe messo a disagio ma che realtà avrei apprezzato molto. Poi mi avrebbe invitato a ballare anche dopo avergli spiegato di non saper ballare ma lui avrebbe insistito lo stesso.
Mi avrebbe così insegnato a ballare, cosa che non ho mai imparato a fare a casa sua, rimediando così al suo errore.
La mia mente aveva già immaginato tutto questo dopo solo pochi minuti dall'invito di Cole per il suo compleanno.
Per questo accettai, perché credevo che ciò che avevo immaginato si sarebbe realizzato e avrei passato una bella serata. Quello che però dimenticavo era che tutto ciò che immaginavo non si realizzava mai come lo avevo nella mia testa e infatti ora mi ritrovavo a fare da terzo incomodo.
"Hannah..."
"Nate!" gli corse incontro la mia innamorata amica.
"Non credevo venissi."
"Volevo farti una sorpresa!"
"Ci sei riuscita..." disse lui ma non sembrava entusiasta come Hannah della cosa. "Sei veramente una bomba stasera!" esclamò.
Continuavo a ripeterlo, quel ragazzo aveva dei modi orrendi.
"Grazie..." esclamò imbarazzata Hannah.
A dire la verità lei stessa aveva detto che doveva assolutamente apparire bellissima quando avrebbe incontrato Nate. Aveva un abito corto blu notte che si abbinava benissimo alla sua carnagione e ai capelli biondissimi.
"Sei venuta da sola?" domandò stupidamente lui.
'Ehi, razza di cretino! Guarda che sono qui, davanti a te! Grazie per essertene accorto.'
"No, sono venuta con Lena."
Nate guardò alla destra di Hannah e finalmente notò la mia presenza.
"Oh ciao Lena."
Lena... Mi aveva chiamato Lena. Mi aveva completamente ignorato e aveva il coraggio di chiamarmi Lena. Solo i miei amici e i miei familiari potevano chiamarmi Lena non certo chi non notava nemmeno che esistessi.
"Nate." mi limitai a dire.
Quel ragazzo mi infastidiva nei modi e negli atteggiamenti tanto da non sopportarlo. Anche Blaison mi infastidiva però non come Nate.
Per Nate io neanche esistevo ed era per questo che lo detestavo. Mentre Darcy notava sempre la mia presenza... purtroppo.
Certo la notava con il solo intento di farmi innervosire, però la notava e per me era un gesto carino.
Mi allontanai da quei due per andarmi a sedere da qualche parte per passare così la festa.
"Ferres?" mi chiamò lui. "Che ci fai tu qui?"
Lui notava sempre la mia presenza.
"Mi ha invitato Cole, spero non ti dispiaccia."
"No, certo che no." disse. "Ti avrei invitato io se non avessi saputo che mi avresti detto di no."
"Chi lo sa magari questa volta avrei accettato."
"Ah, non ti credo, con tutte le volte che ti ho chiesto di uscire e tu non me l'hai mai concesso."
"Invece avrei accettato questa volta ma tu non me l'hai chiesto."
"Non mi far pentire di non averlo fatto." disse e anche se dal suo tono appariva un velo di rammarico fece lo stesso uno dei suoi mezzi sorrisi.
"Non balli?" Chiesi.
"Beh nemmeno tu balli." Mi stava forse per chiedere di ballare con lui? "Come mai?"
"Non so ballare."
"Non sai ballare?" Mi fece eco con tono divertito alzando un sopracciglio.
"Guarda che è colpa tua sé non so ballare."
Lui rise. "Oh sentiamo... perché sarebbe colpa mia?"
"Ora sarei capace di ballare se tu da piccolo me l'avessi lasciato imparare invece di pestarmi i piedi!"
"Non potevi imparare nei 12 anni seguenti?"
Lui sperò di avermi azzittito e per un attimo lo pensai anche io ma poi me ne uscì con una risposta niente male.
"Magari potrei trovare qualcuno che mi insegni stasera." dissi sperando che lui dicesse finalmente la cosa giusta. Lo aveva decisamente agevolato.
"Certo, se trovi qualcuno."
Ma che risposta era quella? Quanto mi dava fastidio quando mi dava risposte del genere. Perché non diceva mai una delle frasi che io mi aspettavo?
"Che ne dici di bere qualcosa insieme?"
"Darcy!" Intervenne il suo migliore amico.
Ringraziai l'intervento di River che mi aveva appena salvato dal dire qualcosa di stupido.
"Oh ciao Ferres, bel vestito." mi salutò dopo averci raggiunto.
"Grazie..."
I complimenti mi facevano sempre sentire stupida, non sapevo che dire e non sapevo se la gente dicesse sul serio o per pura cortesia. Ma lo presi in maniera positiva. Almeno lui mi aveva detto qualcosa di carino.
"Mi serve un attimo Darcy, non ti dispiace se me lo rubo per le danze, vero?"
'No tranquillo tanto questo idiota non aveva neanche intenzione di invitarmi per un ballo.'
"No, figurati."
"Prenderemo qualcosa da bere più tardi, ok?"
"Ok."
"Ci conto."
Annuì come una stupida perché io nemmeno avevo l'età per bere.
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Mr. Player and I
Teen FictionLei, Leonora Ferres, secchiona e perfezionista, sogna il ragazzo ideale ma le piace uno che di ideale non ha proprio nulla. Lui, Darcy Blaison, idiota e imprevedibile, due occhi pericolosamente troppo verdi, un sorriso smagliante, carino... o almen...