La mia lista nelle mani sbagliate

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Quel lunedì mattina il risveglio era stato più traumatico del solito. Non riuscivo a smettere di sbadigliare, il solco delle occhiaie era davvero pronunciato e gli occhi appesantiti dal sonno si stavano per chiudere...

"Lena!" il trillo di Hannah fu talmente forte da attirare anche l'attenzione di alcuni ragazzi nelle vicinanze e farmi ridestare all'istante.

"Che succede?" urlai mentre mi guardavo attorno frastornata per capire cosa mi ero persa.

"Oh nulla, stai tranquilla." Fece più pacata la mia amica. "Ti devo dire una cosa!" "Dimmi..." Rinunciai all'idea di riposare gli occhi un attimo e possi completa attenzione all'incredibile cosa che stava per confessarmi Hannah.

"Hai presente Nate Harrison."

"Chi?"

"Come? Non lo conosci? È quello del quarto anno, capelli neri, occhi chiari."

"L'ho già sentito nominare..."

"È uno dei ragazzi più carini della scuola!" esclamò lei.

"Davvero?"

"Sì, davvero... E solo tu nell'istituto non lo sai."

"Sai che non mi interessano certe cose." affermai. "Comunque che ha fatto questo tizio di così clamoroso? Uno scherzo ai professori? Agguato nello spogliatoio delle ragazze? Rissa in palestra?"

"No. Mi ha invitato ad uscire!" esclamò al settimo cielo Hannah.

"Davvero!? Sono contenta per te."

Dovevo ammettere che forse dal mio tono non traspirava del vero entusiasmo ma non perché non fossi contenta per Hannah anzi, ma stavo letteralmente dormendo in piedi.

"Cioè..." cercò di realizzare lei. "Capisci Lena? Il secondo capitano della squadra di calcio, che è anche il più carino, ha chiesto a me di uscire!"

"Il secondo? E chi è il primo?"

"Mio fratello." Disse spegnendo l'entusiasmo di poco prima.

"Sul serio?"

"Sì. Ti ricordi che c'è stata quella votazione? E tu hai detto categoricamente che avresti votato chiunque altro basta che non fosse Darcy?"

"Sì..." confermai. "Ora mi ricordo."

"Ecco, per colpa tua non ha ottenuto il massimo del punteggio."

"È arrivato comunque primo, alla fine non è servito poi a molto."

"Non esattamente... è arrivato a pari merito con Nate ma la cosa non gli è andata giù."

"Mi stai dicendo che in qualche modo Blaison non ha propriamente vinto?"

"In realtà non ti stavo dicendo questo ma... sì."

"Bene, così impara a non montarsi tanto la testa."

"Io non capisco perché voi vi facciate i dispetti come i bambini."

"Non è vero che ci comportiamo da bambini. Io e Blaison siamo solo discutibilmente compatibili, ecco."

"Ah davvero?" sentì dire alle mie spalle facendomi prendere un colpo.

"Blaison?!" sussultai presa alla sprovvista. "Ora ti intrometti anche negli affari che non ti riguardano?

"Stavate parlando di me, quindi la cosa mi riguarda."

"Non stavamo parlando di te..."

"Discutibilmente compatibili, eh?" tornò al punto. "Questo che significato ha nella tua contorta testolina, Ferres?"

Mr. Player and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora