Entrai in cucina ma Hannah non era neanche lì ma al suo posto trovai qualcun altro.
"River..." lo chiamai. "Che ti è successo?"
Era seduto e aveva in testa una busta di surgelati su un occhio e altre più lievi ferite sul viso.
"Niente... Solo il risultato per aver fatto a pugni in una rissa."
"Vedo. Ma come è successo?"
"Avevi ragione. Dico rispetto a Nate... Sono venuto a sapere da una ragazza un po' sbronza che una sua amica aveva scritto a Nate di raggiungerlo nella camera da letto ma che lui non aveva accettato perché era stato scoperto dalla sua ragazza." poi continuò. "Sono andato a vedere se era vero ma qualcuno lo aveva scoperto prima di me."
"Hannah?"
"Già. È scappata via in lacrime e mi è venuto addosso. Sembrava veramente a pezzi."
"Questo non spiega ancora l'occhio nero, però."
"Anche Darcy ha visto Hannah che piangeva e, dopo aver capito la situazione, è andato a cercare Nate. Inutile dirti quanto era incazzato e che ci è andato giù pesante. Poi alcuni amici di Nate sono corsi in suo aiuto e io sono andato in soccorso di Darcy."
"La violenza non è la soluzione, ricordatelo."
"Sì ma quel verme se lo meritava. Non l'ho mai vista così. Già è fragile di suo ora starà mille volte peggio."
"Si vede che tieni molto a lei..."
"È come una sorella per me."
Peccato che per Hannah lui era molto di più...
"Sai dov'è andata?" Chiesi sperando che lui potesse darmi una risposta.
"È scappata non appena è scoppiata la rissa."Corsi per tutta la casa in cerca di Hannah ma non la trovai finché non mi fermò Red alquanto agitata.
"L'ho trovata che piangeva nella vasca da bagno e non sono riuscita a farmi dire il perché."
"Credo di saperlo..."
Mi avvicinai alla vasca, vidi Hannah con le ginocchia poggiate al petto e il viso nascosto mentre sussultava a causa dei singhiozzi causati dal pianto.
"C'è spazio?" chiesi dolcemente e lei mi lasciò un po' di posto per entrare. "Come stai?"
"Scusa Lena, avevi ragione e io non ti ho ascoltato e ho preso le difese di quel verme e ora sto..." disse Hannah alzando il capo e scoppiando nuovamente a piangere.
Avevo l'aspetto totalmente sconvolto. Il viso rigato di nero, l'abito sgualcito, i capelli scombinati segno che si era passata le mani tra i capelli più volte.
Le ore che aveva impiegato ad impegnarsi per una persona per lei speciale erano state rovinate da quella stessa persona.
"Non devi scusarti..."
"Invece sì. Per colpa sua stavo per perdere te. Per il resto della la serata mi era restato a fianco dopo quella discussione ma poi il suo cellulare si illuminò e ho visto io messaggio e non ci volevo credere. Lui... lui frequentava un'altra mentre stava con me." Disse sconvolta.
Il problema di Hannah era che si legava molto e in fretta alle persone credendo che tutte fossero buone come lei per questo alla fine finiva per soffrire così tanto.
"Cioè... Ogni volta... ogni volta che mi diceva che doveva andare in classe o fare qualcos'altro lui... lui andava da lei e... Darcy mi aveva anche avvisato ma non l'ho voluto ascoltare perché... perché ero... ero perdutamente innamorata di lui... C-credevo fosse davvero il ragazzo perfetto e ora... e ora sto malissimo." Disse tra un singhiozzo e un altro.
"Lo so, lo so. Ma non piangere per quell'idiota. Ora stai male ma passerà."
Non era di grande consolazione e sapevo che non era una frase molto originale. L'avevo presa da un film che avevo visto. Io non sapevo come ci si sentisse essere tremendamente innamorati di qualcuno tanto da soffrirci, non sapevo che cosa provasse Hannah in quel momento e per questo non sapevo come incoraggiarla.
"Ti senti ferita e tradita. Ti fidavi di lui ma lui non ha fatto altro che prendersi gioco di te. Avresti dato tutto per lui ma lui ti ha trattato come se non gli importasse nulla, ed era così. La persona che più hai amato e stata quella che ti ha ferito di più e ora tu soffri così tanto perché... perché non te lo aspettavi, non da lui. Ora sei delusa, vedi tutto negativo e senti di non poterti fidare più di nessuno. Ma ti sbagli... Perché tu credi di aver perso la cosa migliore della tua vita ma in realtà è stato lui a perdersela." Fu la schietta risposta di Red che stupì sia me che Hannah.
Le parole di Red sembravano quelle di una persona altrettanto ferita. Non stava attraversando un bel momento Red, l'avevo capito da quella volta in cui la vidi piangere per la prima volta.
Sembrava distrutta, come Hannah in quel momento. Come poteva l'amore ridurre le persone così?
"E-esattamente." Rispose Hannah voltandosi verso Red.
"Ma farti vedere da lui piangendo è solo un modo per dargli ancora più importanza. Tu ora devi alzarti, darti una sistemata, andare lì e sorridere. So che ti sembra difficile ma lui non deve sapere che ti ha fatto così male."
"Non ce la faccio Red, non riesco a sorridere o a muovermi o a vivere e non so se ci riuscirò ancora."
Hannah ora ci stava ancora più male perché si era ritrovata completamente spiazzata, indifesa e completamente impreparata davanti la scena del ragazzo che più amava con un'altra.
"Non voglio mentirti, non ci vorrà poco per lasciartelo alle spalle, ma neanche tanto, dipende tutto da te."
"Facciamo così... Ora ti riaccompagniamo a casa, ti fai una bella doccia e ti riposi. Poi organizziamo un bel pigiama party dove ci ingozzeremo di gelato, guarderemo film strappalacrime e bucheremo le gomme della macchina di Nate 'accidentalmente', ci stai?" consigliai sperando di farle scappare almeno un sorrisetto.
Lei si asciugò le lacrime e annuì.
"Ma tu sei pessima nella scelta dei film..." rispose Hannah accennando un mezzo sorriso e quello per ora bastava.
"A quello ci penserò io." Si propose Red.
Poi Hannah si alzò e ci abbracciò forte, l'aiutammo ad uscire perché a stento si reggeva in piedi e appena uscimmo trovammo River in attesa.
"Come sta?" chiese. Ma poi gli bastò guardarla per trarre le sue conclusioni.
"La riaccompagno a casa." informai cominciando ad avviarmi verso l'uscita.
"Leonora..." mi fermò River. "Tu resta pure. Meriti anche tu di goderti la serata. Ci penso io a lei."
Annuì mentre vidi River accompagnare Hannah.
'Ah River... nulla di tutto questo sarebbe successo se tu to fossi accorto di quello che prova per te Hannah. Eppure come fai a non accorgetene? È così chiaro...'
Ma alla fine non era colpa di River, era colpa nostra perché finivamo per innamorarci della persona sbagliata.
L'amore era un circolo vizioso: esistevano persone che ci amavano e a cui non davamo la minima importanza e forse era per questo che ci ritrovavamo a dare troppo amore a chi nemmeno ci apprezzava.
"Bella festa, no?"
Arrivò Cole, nel momento meno adatto.
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Mr. Player and I
Teen FictionLei, Leonora Ferres, secchiona e perfezionista, sogna il ragazzo ideale ma le piace uno che di ideale non ha proprio nulla. Lui, Darcy Blaison, idiota e imprevedibile, due occhi pericolosamente troppo verdi, un sorriso smagliante, carino... o almen...