Una persona dannatamente carismatica 2

In amore, il più grande rivale non è un altro essere umano, ma il proprio ego

Ehilà!!!!

Come procede la lettura? Piaciuta la hot scene? È servita solo a farmi venire fame e decimare le scorte dolciose che avevo in casa...

Coooomunque, vale di nuovo la cosa dell'asterisco: indica conversazioni in lingua inglese (ma fare che vale per tutta la storia no, eh, UovoSodo?).

Alla prossima!!!!

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22. In amore, il più grande rivale non è un altro essere umano, ma il proprio ego

Ah, che piacevole sensazione di appagamento. Era davvero sublime crogiolarsi in essa, come stare al sole dopo un bagno freddo. C'era anche però una sensazione di appiccicaticcio e zuccheroso.

Akihito si svegliò con un leggero mal di testa, probabilmente dovuto al troppo aver mangiato la sera prima. Era stretto tra le braccia di Asami ed anche il giovane uomo si stava piano piano svegliando.

Si guardarono assonnati, poi lanciarono un'occhiata al letto:

-Oh santo cielo...- mormorò Akihito.

Le lenzuola, in particolare quello di Asami, erano ricoperte da macchie di gelato, sperma, crema di lamponi, saliva, panna e sudore.

Asami si ritrovò piuttosto sorpreso davanti a quel macello e si tirò su un gomito per meglio guardare cos'altro c'era: un butt-plugs nero, due flaconi vuoti di lubrificante, involucri di dolci, la confezione ormai vuota di gelato alla fragola, il contenitore della crema di lamponi, le manette, le chiavi delle manette e un cucchiaio.

-Wow...- commentò solamente il giovane uomo, mentre anche Akihito si tirava sui gomiti.

-Accidenti...- gli fece eco il ragazzo.

Asami guardò poi a sinistra, dove stava ancora in piedi la macchina fotografica:

-Guarda.- fece notare ad Akihito, il quale guardò l'obbiettivo della fotocamera che luccicava appena.

-Oh ho...- commentò:

-Non l'ho spenta, ieri.- aggiunse.

-Mh...- Asami si guardò il corpo: ricoperto da macchie appiccicose di dolci.

-E' stato...- provò a dire Akihito.

-Già...- rispose Asami, guardandolo.

-Speriamo che i nostri ospiti abbiano riposato.- commentò il giovane, guardando Asami, poi fece per ricontrollare il macello tra le lenzuola, ma tornò sul giovane uomo:

-Mh.- commentò ancora, alzando una mano e prendendo dai capelli di Asami un lampone, mettendoselo in bocca.

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-*I miei soci in affari hanno garantito per lei, Mr. Takaba: mi hanno detto che, grazie al suo lavoro, i loro profitti si sono duplicati. Voglio però essere certo che lei non abbia nulla a che fare con qualche tipo di associazione estranea, per così dire.*- disse l'uomo.

-*Non si deve preoccupare, Mr. Edwards: le assicuro che la mia consulenza è gestita dalla mia piccola società azionistica. Se però ha bisogno di maggior sicurezza, posso tranquillamente recapitarle tutti i documenti che desidera: voglio che lei sia perfettamente a suo agio a lavorare insieme a me.*- rispose Okura, seduto difronte all'uomo all'elegante bar londinese.

-*Mi rasserenerebbe.*- rispose il signor Edwards:

-*Un giapponese che investe in più mercati europei è di per sé qualcosa di insolito, ma non così fuori dal comune, ma un giapponese che fornisce consulenze azionistiche può apparire atipico.*- aggiunse.