39. Le stranezze delle persone simpatiche riescono esasperanti, ma non c'è persona simpatica che non sia per qualche verso strana
Okura ed Asami si occuparono di appendere i quadri. O, meglio, di supervisionare l'addetto che si occupava di appendere i quadri che avevano scelto all'asta.
-Sicuro di voler già venire qui a dormire questa notte?- domandò Asami, mentre l'operaio finiva di appendere l'ultimo quadro.
-Sì. Grazie, Asami, sei stato un anfitrione davvero ospitale e paziente.- rispose Okura, prendendo dalla tasca della giacca i fogli per gli assegni e compilandone uno per l'operaio.
-Grazie, Miki-sama.- s'inchinò quello.
-Grazie a lei. Venga, l'accompagno alla porta.-
Dopo che l'addetto se ne fu andato, Okura rimase a guardare il suo soggiorno pulito, con pochi mobili. Una parete era stata rivestita di sughero, così da poi appenderci tutte le Polaroid di Shinichi. Nella libreria che avevano preso (per ora solo una) stavano i libri di Okura in basso e in alto i fumetti di Shinichi.
-So che Shinichi sta cercando un posto di lavoro come insegnante liceale.- disse Asami, mentre scendevano al garage, dove avrebbero dovuto incontrare Shinichi.
-Sì, è così. Sono contento che finalmente possa recuperare la sua primordiale passione.- sorrise Okura.
Arrivati al garage, incontrarono Akihito.
-Ah, eccovi. Stavo salendo da voi. Shinichi ed Ayano sono già qui?- domandò il ragazzo.
-No. Sono contento però di sapere che ci sarà anche Ayano.- rispose Okura.
-Ah ah. Ah, eccoli che arrivano.-
Un'auto posteggiò in quel momento a poco da loro. Smontò Ayano, sorridente come sempre, e Shinchi.
-Ayano, che bello rivederti.- sorrise Okura.
Ayano rispose al sorriso e lo abbracciò:
-Scusa per averti fatto preoccupare.- sorrise, poi passò ad Akihito, che rispose all'abbraccio.
-Stai bene?- domandò il ragazzo.
-Sì, grazie. Orsacchiotto.- Ayano strizzò l'occhio ad Asami, che appiattì semplicemente le sopracciglia.
-Amore, amore, ho una super sorpresa!- fece Shinichi, andando a mettere la mano sulla maniglia dello sportello posteriore.
-Ah sì?- sorrise Okura. Era pronto a tutto: sicuramente doveva essere un qualche strano manufatto sudamericano o un qualche poster da appendere per casa. O magari un'orrenda poltrona. O un copriletto africano.
-Sì, ti piacerà tantissimo! Ta taaaan!- Shinichi aprì lo sportello e...
-Ah! Che diavolo è quello?!- fece Okura, saltando indietro.
-Oh, che bello!- sorrise Akihito.
-Come cos'è, amore? È un cane.- sorrise Shinichi, tenendo il guinzaglio a cui era legato un cucciolo di pastore tedesco.
-Oh cielo... Shinichi, non c'era nessun tipo di cane su nessun tipo di lista!- fece Okura.
-Non fare così, tesoro. Guarda: non è adorabile?- sorrise Shinichi, chinandosi a carezzare il cane. Anche Akihito si unì alle coccole e, poco dopo, anche Ayano.
Okura si passò una mano sugli occhi:
-Caro, non c'è verso che terremo un cane.- sospirò.
-Cosa? Ti preeeego.- fece Shinichi.
-No, non abbiamo esperienza con i cani.-
-Ce la faremo venire.-
-Io lavoro al cento percento e anche tu a breve tornerai a lavorare.-
-C'è un giardino qui dietro e un parco per i cani a mezz'ora a piedi da qui. Ho controllato e in zona c'è una dog-sitter ad un ottimo prezzo nel caso avessimo bisogno.- disse Shinichi.
-Ma quanto sei bello, sì? Sei bello, vero? Sì che sei bello!- faceva intanto Akihito.
-Oooh, ti sta leccando la mano.- fece intenerita Ayano.
-Come si chiama?- domandò il ragazzo.
-L'ho chiamato Icarus.-
-Icarus? Che bel nome!- sorrise Akihito.
-Shinichi, per favore...- provò disperato Okura.
-Dai, amore, ti piacerà tantissimo avere un cane. Portiamolo a fare una passeggiata.- propose Shinichi e, visto che la maggioranza vinse, andarono a mostrare a Icarus il vicinato.
-Visto com'è ubbidiente? È un po' energico perché è un cucciolo e tutto è nuovo per lui, ma lo addestrerò a dovere.- sorrise Shinichi, mentre Icarus tirava un po' il guinzaglio.
-Shinichi, un cane è un impegno serio.-
-Lo so, Okura, non devi certo dirmelo.-
-Ho sempre sognato un cane. Mamma e papà non volevano mai animali per casa.- sorrise Ayano, senza staccare gli occhi dal cane.
Okura sospirò sconsolato: non poteva dire di no a suo marito...
-D'accordo, il cane può restare.-
-Sì! Evviva! Vuoi provare a tenerlo tu?- domandò Shinichi.
-No.-
-D'accordo.-
-Oh cielo, guardate là!- Akihito si boccò di colpo, guardando dall'altro lato della strada, verso un bar piuttosto lussuoso.
-Dove? Oh cielo!- fece Shinichi.
-Juniper?- fece confuso Okura.
-Kirishima?- gli fece eco Asami.
I due segretari se ne stavano seduti uno difronte all'altra, intenti a chiacchierare dinanzi a una tazza di tè.
-Lo sapevo che non era un androide.- commentò Akihito.
-Vai, Kirishima, conquistala.- sorrise soddisfatto Shinichi.
Okura ed Asami si volsero a guardarli:
-Che cos'avete combinato?- domandò Okura.
-Noi? Niente. Flick!- dissero in coro i due, esprimendo un desiderio.
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Marcel Proust
Ehilà!!!!
Allora, ho assolutamente bisogno di fare una piccola introduzione al prossimo capitolo già adesso, sorry ;)
Dunque, come ormai si sa Shinichi ed Okura si risposano, giusto? Giusto. Però non ho molto tempo per andare a documentarmi correttamente sulla modalità d'unione giapponese. Gli ultimi capitoli ho dovuto scriverli in circa quattro giorni e purtroppo non potrò dedicarmi ad un capitolo completo del matrimonio, mi dispiace.
Be', ecco, questo era quello che aveva bisogno di dire.
Il prossimo sarà the last capitolo. Eeh, sì, si conclude così questa ff.
Alla prossima!!!!
u4
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Una persona dannatamente carismatica 2
FanfictionUn particolare ritorno sconvolge nuovamente le cose. Sguardi, denaro, carisma e attrazione: il sole attorno al quale ruotano le vite e le aspettative. Ogni dettaglio, modesto o costoso che sia, ritorna ad essere messo in discussione e tutti devono n...