Capitolo 47

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"Mentre gli anni passano, come fosse un ballo fuori tempo, tu sei con me."

«Stiles? Cosa diavolo stai dicendo!?» Osa domandare Derek, concentrandosi così tanto sui propri sensi, che capisce improvvisamente tutto...

«Io non ho più il mio cellulare da qualche giorno, deve essermi caduto mentre passeggiavo qua vicino con Boyd.» Lo informa la licantropa, cominciando anche lei ad avere un brutto presentimento.

«È stata...è stata lei.» Mormora Stiles, come in trance. «Ci ha preso abilmente i cellulari, forse utilizzando qualche suo potere, per-per condurci qua...»

Stiles, poi, si guarda intorno terrorizzato, visto che si sono addentrati all'interno dei sotterranei, ignari del pericolo, e non crede proprio di riuscire ad orientarsi. Evidentemente nemmeno Erica, visto che è sbiancata del tutto, avvicinandosi con fare protettivo alla propria partner. Come se il Darach potesse spuntare da un momento all'altro.

«Ha ragione.» Afferma Derek, cercando di mantenere un tono calmo. «Sento un altro cuore battere, oltre ai nostri, anche se per il momento non è vicino.»

«Ci dobbiamo assolutamente dividere e cercare un'uscita, non possiamo affrontarla con loro insieme a noi!
Li spingerebbe a suicidarsi!» Sbotta Erica, riferendosi ai propri partner, cercando poi di tranquillizzare la ragazza, che ha gli occhi completamente sbarrati.

Stiles sente che sta per avere un attacco di panico, e si appoggia contro il muro più vicino, respirando a fatica e chiudendo gli occhi. Derek si precipita subito da lui, avendo percepito le sue emozioni, e tasta con le mani il suo volto. Dio, come vorrebbe guardarlo negli occhi.

«Stiles, respira.» Gli ordina, con Erica che non sa se intervenire o lasciare il lupo aiutare il ragazzino da solo. L'umano inizia a sudare, respirando affannosamente.

«I-io non voglio morire, Derek, non voglio lasciarti...» Delle lacrime gli escono dagli occhi, e il lupo poggia la propria fronte contro quella del ragazzino, alla ricerca di un contatto fisico.

«Ascolta me, Stiles.» Mormora il licantropo, con tono caldo e deciso. «Non morirai, okay? Non anche tu

È sopravvissuto alla morte di Paige, ma a quella di Stiles?

Dubita fortemente riuscirebbe a uscirne.

Possibile che tutte le persone che ama debbano morire? Si sente così impotente, perchè deve riuscire a portare Stiles in salvo senza vederci assolutamente nulla, rallentando così i loro movimenti. Come può salvarlo se non vede il nemico? Può affidarsi semplicemente ai sensi, restando comunque meno forte del normale.

Stiles, come rassicurato dalle parole del lupo, sembra rilassarsi, godendosi della vicinanza dell'altro.

«Lo sai che non ti lascerei per nessun motivo al mondo, Der.» Sussurra, conscio che, se dovesse morire, Derek rivivrebbe la stessa situazione di anni prima. E Stiles cercherà di impedire ad ogni modo la cosa.

«Ragazzi, ci conviene sbrigarci.» Li interrompe Erica, preoccupata. «Il battito si fa sempre più vicino, e proviene da dietro di noi, dobbiamo andare avanti!»

Derek si allontana dal ragazzino, e i quattro cominciano a correre davanti a sè, con l'unico rumore dei loro passi, e il moro che non fa altro che accertarsi dei battiti regolari del ragazzino, i quali gli infondono tranquillità e sicurezza.

Ad un certo punto, però, arrivano ad un bivio, e si ritrovano costretti a intraprendere una delle due strade.
Si fermano di botto, con Derek che non capisce bene cosa stia succedendo.

«Qualcuno mi può spiegare perchè ci siamo fermati?!» Domanda, vedendo nero e solo nero.

«Ci dobbiamo dividire, come dicevo prima.» Afferma Erica, guardandosi guardigna intorno. «Io e Laura andiamo a sinistra, tu e Stiles a destra...»

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