Risi, avevo le braccia ancora gocciolanti di sangue, ma risi.
"Ehi? Ridi! Sono felice di aver fatto qualcosa di buono!" Mi disse lui, con ironia.
"Se mia madre non mi vede in camera mia mi strozza, signor...?" Lasciai la frase appesa alle sue labbra.
"Carmelo, signor Carmelo potrebbe andar bene."
...rimasi ferma, mentre lui continuava ad andare avanti, la felpa stava completamente diventando rossa, e adesso?
Carmelo si girò, e venne verso di me, mise la mano in tasca e prese la lametta.
"Non sono stupido".
Feci silenzio.
"Potresti fare una cosa per me?"
"Cosa?"
"Prendi la lametta e buttala".
Me la porse con molta dolcezza, e me la mise in mano. Cosa dovevo fare adesso? I suoi occhi guardavano profondamente i miei..."Va bene" sussurrai io.
La guardai per l'ultima volta... la strinsi in mano e la lanciai con tutta la forza che avevo.
Carmelo: "So che stai pensando di prendere un'altra lametta arrivata a casa, ma appena lo fai, ti farò buttare anche quella. Fai come me, io, per esempio, sono felice adesso che sono con te".
Lo guardai con gli occhi lucidi...
Carmelo: "Ok, hai voglia di tagliarti, perché?"
Mi morsi le labbra, nervosa, non sapevo se potermi fidare o meno...
"Bullismo?"
Non volevo fidarmi ancora una volta, innamorarmi e farmi prendere di nuovo in giro, ma comunque risposi "Si, bullismo".- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
So che questa parte è molto corta, ma voglio parlarvi di una cosa, la troverete nel prossimo capitolo.
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Storia di un'autolesionista
Historia CortaCiao a tutti, non vi svelerò il mio nome per privacy, sono un'ex autolesionista. Questo sarà un racconto sfogo. Se siete autolesionisti, leggetelo. Anche farsi schifo è da autolesionisti, non voglio facciate il mio stesso errore. Devo dire, però, c...