Crystal

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Ero pronta già da 15 minuti e mancava poco alle 8 e cinque, ero seduta sul mio letto e ripensavo a quello che mi aveva detto Dylan. Forse avevo capito male? Forse si era scordato? O forse ero solo troppo agitata. Era Dylan, lui mi rendeva agitata e strana, e la cosa più stupita era che non sapevo il perché.
Passarono alcuni minuti e qualcuno suonò al campanello, mia madre corse verso la porta e iniziò a complimentarsi con Dylan. Quella donna era più strana di me sembrava quasi succube di quell'idiota.
-Holland scendi perfavore!-
Urlava ma in modo dolce quasi a mascherare quel suo essere isterica.
Feci il mio ingresso nell'atrio scendendo lentamente dalle scale poiché indossavo tacchi abbastanza alti. Ero  diventata ormai molto brava a camminarci ma era strano portarli di nuovo. Le mie uniche amiche di viaggio in quei pochi mesi erano state le mie converse.
-Wow-
Sentì dire a mia madre mentre Dylan era col fiato sospeso e una faccia sorpresa che subito venne sostituita da un ghigno e uno sguardo compiaciuto.
Arrivata al piano inferiore salutai mia madre ed indossai il mio cappotto di jeans che si addiceva al mio vestito a fiori fucsia e nero scelto direttamente da una delle boutique di mia madre.
-Divertitevi e mi raccomando-
Furono le ultime parole di mia madre. Vidi l'auto di Dylan in lontananza e iniziai a camminare. Sentivo lo sguardo di Dylan su di me che continuava a squadrarmi.
-Sei in ritardo.-
Dissi con aria seccata senza voltarmi.
-E tu sei veramente sexy-
Odiavo il suo modo di fare ma mi iniziava a piacere, era diverso da tutto ciò che mi circondava persino Cameron e Thomas erano troppo perfetti per me.
-Lo so ma smettila di guardarmi potrei anche non resistere al tuo sguardo e sciogliermi-
Dissi con tono sarcastico e sentì Dylan ridere. Sentì i suo passi sempre più vicini fino a quando non mi fermò due metri prima della sua auto e si posizionò di fronte a me.
-Devo dirti una cosa-
Disse con lo sguardo serio e il mio cuore cominciò a battere tanto veloce quasi a voler scappare.
-Parla.-
Rimase tra noi un silenzio imbarazzante fino a quando qualcuno non iniziò a urlarci contro.
-Ti sbrighi dovremmo essere già lì-
Una ragazza capelli neri leggermente spostati sul viso dal vento. Indossava un maglioncino grigio con una gonna nera a vita alta e stivaletti alti e fisico da modella si affacciò dallo sportello dei passeggeri.
-È colpa tua, te lo ricordi vero?!-
Sorrise alle parole di Dylan e rientrò in auto.
Ero molto confusa e sotto lo sguardi di entrambi salì nell'auto.
Rimasi in silenzio e cominciai a farmi milioni di domande. Lei chi era? Cosa voleva dirmi Dylan? E poi perché ero così curiosa e agitata?
A distrarmi dalla mia confusione fu proprio la ragazza che si voltò verso di me e urlò per sovrastare il suono della musica.
-Hey, io sono Crystal, Crystal Reed-
- Io sono Holland-
Dissi anche io urlando, Dylan abbassò il volume, parcheggiò e mi aprì lo sportello per permettermi di uscire.
Arrivati all'entrata si voltò verso di me e mi guardò fisso come  fosse stordito.
-Stai attenta okay?! E soprattutto sta lontana da Evan-
Rimasi basita, pensavo fossero amici ma a quanto pare mi sbagliavo.
-Buona fortuna con Crystal-
Dylan rise alle mie parole e entrò nella casa lasciandomi ancora una volta sola e confusa.

"You deserve to be happy"💘/StydiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora