Ero ormai ubriaca, ed ero al mio terzo balletto e alla mia seconda bottiglia di alcool, quando qualcuno mi iniziò a tirare per il braccio destro.
-Holland, scendi subito, andiamo a casa-
-Non verrò a casa con te, sei troppo noiosa-
Crystal era ormai esausta, era da ore che cercava di riportarmi alla realtà mentre Dylan era scomparso.
-Holland,per favore, non essere così testarda-
-Si mamma-
Dissi sarcasticamente e molti dei ragazzi attorno a me cominciarono a ridere.
Continuavo a ballare e qualcuno cercò di mettermi le mani sui fianchi ma ero troppo ubriaca per difendermi. Crystal ero ormai furiosa e una ragazza al suo fianco cercò di farla rilassare mentre qualcuno cercò di abbassare la cerniera del mio abito, mi voltai e vidi un viso poco famigliare, occhi neri e profondi, capelli color pece e labbra carnose, si avvicinò sempre di più e mi sussurò qualcosa all'orecchio. Ero davvero stanca ma ero sicura che non avesse buone intenzioni,cercai di allontanarmi ma era impossibile, aveva la stretta forte quasi a volermi soffocare.
-Lasciami-
Iniziai a urlare ma nessuno mi sentiva, ero esausta, avevo poca voce che mi serviva a ben poco, mi ero ormai arresa, cercai di sferrare uno schiaffo al ragazzo ma qualcuno mi precedette.
-Cazzo O'Brien,sei impazzito!-
Esclamò il ragazzo dietro di me mentre si copriva l'occhio che Dylan aveva colpito.
Guardai Dylan stupita e gli ero grata per avermi aiutata ma quello che mi aveva detto mi aveva ferita e non facevo altro che pensarci, mi ricordavano troppo le parole di mia madre e di certo non mi serviva qualcuno come lei, l'orgoglio vinse sul mio buon senso.
-Cosa vuoi? Ci stavamo divertendo.-
Dylan mi guardò con uno sguardo furioso ma non perse tempo ad ascoltarmi. Si avvicinò e mi prese sulle spalle.
Lo sentì ridere mentre lo pregavo di mettermi giù.
Si fece spazio tra la folla, vidi Crystal ridere e salutarmi con la mano, Mi porto nella sua auto e quando entrò inserì le sicure per non permettermi di uscire.
Restammo in silenzio ed io ero imbarazzata. Andava molto veloce come a volersi sfogare, lo lasciai fare ma quando fu troppo, con tono spaventato chiesi di rallentare.
Il mio tono divenne sempre più alto e preoccupato, Dylan se ne accorse mi guardò e poi rallentò fino a fermarsi vicino a una piccolo parco. Il ragazzo scese senza dire nulla e io feci lo stesso, lo seguì fino a quando non si sedette su un'altalena. Lo guardai interrogativa, Dylan sorrise divertito e mi fece segno di sedermi al suo fianco e così feci.
Le mie gambe erano stanche e la testa iniziava a girarmi.
- Scusa-
Rimasi sorpresa dalle sue parole soprattutto perché di solito ero io quella che iniziava i discorsi.
- Per cosa?-
Mi guardò negli occhi, iniziò a dondolarsi lentamente e abbassò il capo.
-Sai a volte divento irascibile, ma credimi avevo ottime ragioni per chiederti di stare lontana da Evan-
- Perché?-
Ero curiosa e l'alcool faceva la sua buona parte.
-Non serve saperlo, basta solo che tu mi ascolti, almeno su questo. Conosco questa gente e so cosa hanno in testa, credimi non è bello stare tra loro-
Lo guardai con aria interrogativa, sapevo che Dylan, non era cattivo o quello che si voleva mostrare, ma alle volte recitava davvero bene quasi a farmi ricredere.
-Perché allora continui, intendo, perché non li lasci perdere-
Dylan rimase sorpresa dalla mia risposta e dopo pochi istanti mi rispose ma stavolta guardandomi negli occhi.
- oh cara Holl, quante cose hai da imparare su questo mondo-
Rimasi con lo sguardo fisso e dissi qualcosa che sorprese entrambi.
-Forse ho bisogno d'aiuto o forse devo semplicemente farla finita-
Dylan era quasi paralizzato ma si riprese subito e tenendo sempre i suoi occhi nocciola nei miei verdi, mi sorrise e pronunciò le ultime parole di quella strana notte.
-Ti aiuterò io-.
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"You deserve to be happy"💘/Stydia
Fanfiction-Dylan, Dylan O'Brien, Capitano dei Tigers- Ecco finalmente conosceva il capitano. -Non hai risposto al perché?!- -Mi piace questa canzone.- -Davvero?! Questa è la tua risposta-