Maledici il giorno che ha dato inizio a tutto
Il saluto beffardo della ragione
Che già teneva lo scettro in mano
L'istinto sotto i piedi
L'entusiasmo imprigionato
La gioia esiliata
E ogni volta che provavi ad essere felice
Ecco inconsciamente
Un calcolo, una previsione, una congettura
Ma perchè tu?
Tu, dall'amore smodato per le parole
Tu, una mente vulcanica
A inondare di novità il tuo mondo
Proprio tu...
Tu, incatenata da soffocanti calcoli
A governarti la vita
Eppure non puoi smettere di contare
Mentre le parole lottano per emergere
E gli unici momenti liberi
Sono rari slanci creativi
Che impavidi sottraggono la corona
A chi nella tua vita regna incontrastato
Tiranneggiando il resto
E allora sì...
...il giogo dei numeri si fa piú leggero
Ma é breve il sollievo
E corte le catene
La libertá mera illusione
E la ragione padrona indiscussa
di ció cui non puoi far altro che aggrapparti
Per non cadere ancora...
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Cronache di un'anima dispersa
PoetrySeguito di "Il respiro dell'anima", le poesie dell'età matura. Quando l'anima lotta nonostante tutto per respirare ancora