Broken dreams

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Spaccasogni...

È questo il tuo nome?

Padrone dei frammenti che mi sono rovinati addosso

Spettatore di ferite che non guariranno,

da cui non voleranno via farfalle...

Inferte quando mi hai brutalmente scagliato addosso la verità

Quella che da sempre avevo sospettato

Quella che abilmente mi avevi nascosto

Scrivevo di gioie e arcobaleni

Oggi non resta che buio impastato di dolore

Abbandonato il roseo limbo

in cui mi cullavi beffardo

Cosa resta di anima e cuore?

Se tu non li possiedi affatto?

Se trovo i miei ormai inutili?

Vittima del consueto senso di colpa,

E affogo tra sconfitta e fallimento

Ma assaggio speranzosa il gusto della solitudine,

Pallida imitazione del vecchio e appagante sapore...

Solo un'altra dose a rendere tutto piú facile!

Giusto un'occhiata alla tavolozza di vite sconosciute

Ma senza mai tradire la Signora che governa i miei giorni

E guardo scene che resteranno comparse sullo sfondo

La distanza ne attenua i colori per proteggermi

Mentre rivolgo immeritati sguardi invidiosi

a vite non colpevoli di questa non vita

eppure questo riesco a dedicare loro:

Invidia, perché della mia vecchia e ricca tavolozza

resta la tristezza spenta del bianco e nero...

peggio, un grigio impenetrabile

perchè la luce é bandita dal mio cammino

Esiliato l'arcobaleno

Rinnegati i colori

Il blu di cui mi avevi investito,

e che avevo accettato felice,

Fugando presagi di malinconia e tristezza...

che non volli leggere,

Indossai ciò che mi avevi offerto

Senza scorgere la mia condanna.

Ed ora assisto impotente

ad un sosgno spezzato...

Cronache di un'anima dispersaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora