CRISTIAN
Con mio sommo dispiacere, noto che il posto che avevo scelto poc'anzi mi è stato sottratto da un nerd in leggero sovrappeso, capelli neri a spazzola e occhi scuri come la notte, coperti dai classici occhiali rettangolari, una barba incolta, camicia bianca dal dubbio gusto con gli omini di Keith Haring disegnati sopra e dei jeans a zampa che andavano di moda negli anni novanta.
" Ma è uscito dal remake di Beverly Hills 90210? "L'unico banco libero è proprio quello dietro alla sfigata della cioccolata, la quale non mi presta più alcuna attenzione, troppo intenta a sistemare sul tavolino verde un quaderno per appuntarsi la lezione e un piccolo astuccio rosso, da cui estrae una penna nera e un evidenziatore giallo.
<< Giovanotto, pensa di restare in piedi tutto il tempo o vuole sedersi come i suoi compagni? >> La domanda fatta dal professore scaturisce non poche risate nell'aula e tutti gli occhi tornano a puntarsi sul sottoscritto, a esclusione di quei topazi blu cielo, i quali sembrano persi in un mondo lontano.
Sbuffando, mi dirigo verso il mio posto, notando l'avvenente bruna accomodata proprio alla mia destra, impegnata a mordere il tappo della pena tra le proprie labbra in maniera provocante e a muovere la lingua intorno a esso, non appena le passo davanti.
" Chissà che giochetti di bocca saprà fare questa porca con il mio uccello! "
Si prende una ciocca mossa tra le dita e inizia a rotolarsela intorno all'indice, senza perdermi di vista, mentre mi guarda famelica.
<< Ciao, splendore! >> A quelle parole la ragazza si scioglie come neve al sole, stringe le sue gambe sensuali, fasciate da pantaloni bianchi aderenti, ed emette un mugugno di apprezzamento.
<< Ciao a te, forestiero; dove sei stato fino adesso? >> domanda languida in un sussurro, avvicinando il suo volto al mio corpo con fare sicuro e provocante, con l'intento di sedurmi. Decido di giocare al suo stesso gioco, conscio che alla fine della lezione avrei avuto due scopate assicurate, senza neppure essermi impegnato.
<< A soddisfare molte donne, ma nessuna bella nemmeno la metà di te! >> Stavo mentendo, perché nessuna donna sarebbe mai stata bella quanto Clary.
Una risatina fastidiosa esce da quella bocca carnosa, messa in risalto da un rossetto rosso scarlatto. Mi accosto al suo viso e le sposto un ciuffo che le era caduto davanti agli enormi occhi color del cacao, facendola sussultare a quel contatto. Le sue pupille si dilatano, inghiottendo le iridi già scure di natura, lasciando emergere il desiderio nato dentro di lei.
<< Potreste amoreggiare da un'altra parte? Qualcuno di noi sarebbe qui per imparare e non è alla ricerca di mutandine in cui infilarsi! >>
La sfigata della cioccolata ci fulmina con lo sguardo, incurvando le sopracciglia ramate dello stesso colore dei suoi capelli, tenuti raccolti in uno chignon basso e disordinato che le dava un'aria sbrindellata. La sua camicia a fiori, rubata sicuramente dall'armadio della nonna, è allacciata interamente fino al collo, facendola sembrare ancora più arcigna; se non fosse per quel suo viso ovale senza imperfezioni e la carrozzeria per nulla valorizzata da abiti così sciatti, le avrei riso in faccia, ma quella ragazza ha invece qualcosa di intrigante.
<< Ti scoccia che io non sia interessato a infilarmi nei tuoi mutandoni, che sicuramente saranno alti fino all'ombelico, o sei solo in meno pausa precoce? Conosco un posto dove regalano dei piccoli e teneri gattini, sempre che tu non abbia già la casa piena! >>
La bruna al mio fianco scoppia a riderle in faccia, mentre io guardo trionfante il viso della sfigata diventare di varie tonalità di rosso. Riesco a intravedere nei suoi occhi dilatati diverse emozioni contrastanti combattere tra di loro per predominare; la rabbia la fa chiudere le mani a pugno, sbiancandole le nocche, mentre il desiderio di rispondermi a tono le fa mordere il labbro inferiore con una tale forza da farsi uscire un po' di sangue, che prontamente si lecca con un rapido gesto della lingua. Non voleva essere per nulla provocante, ma in me è emerso un profondo desiderio di possesso verso quel suo organo del gusto; bramo succhiarlo e invaderle il palato, mentre le mie dita percorrerebbero ogni centimetro del suo corpo, provocandole un piacere che sicuramente non ha ancora provato.
Quei sentimenti di odio nei miei confronti lasciano il posto alla tristezza e alla delusione, facendomi sentire in colpa nei suoi confronti.
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Scusa se son stronzo
RomanceLa guardo: le sue labbra sono dischiuse in una posa arrendevole, ha le gote arrossate e quegli enormi occhi azzurri mi trapassano da parte a parte; abbagliano, brillano di luce propria ma io intorno a me continuo comunque a vedere tutto nero. La vit...