Quel giorno nel mio piccolo locale non c'era nessuno, ero solo, aspettanvo che il tempo passasse,ma... -TIC TOC! TIC TOC!- il ticchettio monotono dell'orologio mi stava facendo imbestialire, -TIC TOC! TIC TOC!- non ce la facevo più a sentirlo, quando ad un certo punto mi alzai e lo feci cadere a terra, con una tale violenza che si frantumò in migliaia di pezzi. In quel preciso istante entrò un cliente
"Buongiorno!"
Dissi e lui mi rispose
"Buongiorno a lei"
Si sedette, era un cliente abituale, il suo nome era Woody, un bel uomo, la sua bellezza mi faceva impazzire, pensavo sempre a lui. Non vedevo l'ora che arrivasse il giovedì pomeriggio per incontrarlo. Era l'unico momento della settimana che non odiavo. Mentre gli altri giorni ero condannato a servire coglioni che si dimenticavano pure di pagarti; con lui era tutto diverso: mi raccontava della sua vita, com'era andato il lavoro, cosa aveva mangiato, la situazione amorosa con la moglie... quanto la odiavo... se un giorno fosse entrata nel mio locale non sarebbe stata più riconoscibile... forse non sarebbe neanche più uscita da questo locale...
Si sa, un bel taglio di capelli è quello che ti caratterizza di più, e... e Woody aveva un bellissimo taglio di capelli... aveva un bel taglio all'italiana. Quanto lo amavo...
"Il solito taglio Jeff"
Mi disse con la sua profonda voce
"Subito, dimmi com'è andata oggi il lavoro?"
"Niente di nuovo Jeff, sempre le solite cose, non credi che sia tutto troppo..."
Lo interruppi finendo la frase
"Monotono!"
"Esatto!"
Mentre continuavamo il discorso gli stavo lavando i capelli, poi presi le mie forbici e iniziai il mio lavoro, tagliare i suoi capelli... ERA BELLISSIMO! Faceva evadere la mia mente dalla realtà, non pensavo più a niente, tutte le preoccupazioni non esistevano più...
Una volta finito di tagliare e aggiustare i capelli ero entusiasta e allo stesso tempo Woody lo era. Successivamente presi la mia lametta per tagliargli la barba; parlava, parlava e parlava, io ascoltavo tutto affascinato... però poi si interruppe d'un tratto chiedendomi
"Jeff, perché quell'orologio è lì per terra rotto?!
Mi ricordai del ticchettio e del nervoso che provavo, aveva distrutto un momento magico, AVEVA ROVINATO TUTTO! UN MOMENTO COSI' MAGICO ANDATO IN FRANTUMI! VOLEVO, MA NON POTEVO PERDONARLO! AVEVA MANDATO IN FUMO IL NOSTRO AMORE!
"Jeff? Tutto ok?"
"Non credo!"
E con la lametta gli infilzai ripetutamente il collo, per poi finire il tutto con un taglio sulla carotide, lo buttai a terra e lo denudai, il suo corpo era sublime peccato per il sangue che fuoriusciva e copriva i suoi pettorali, poi lo presi e trascinandolo lo portai nel mio sgabuzzino, chiusi il locale e misi la mia canzone preferita sul giradischi Jazz Suite No. 2, ripresi il corpo di Woody e iniziai a danzarci insieme...
Passava le ore ed era ormai diventato buio, ma io ignoravo tutto, ogni volta che finiva la musica la rimettevo da capo... infine lo baciai e gli confessai il mio amore, ero finalmente felice.
-Evil M
STAI LEGGENDO
I Canti della Follia
Horror"I Canti della Follia" sono una serie di racconti incentrati totalmente sulla violenza, pazzia e vari disturbi psicologici. Ogni storia ha un protagonista diverso, alle prese con la propria vita sanguinosa. ATTENZIONE!!! Tutti i riferimenti a person...