Bella...

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Le sue urla della donna echeggiavano nella piccola stanza buia, non potevo fare a meno di ridere nel sentirla, era così ridicola è così prevedibile.
Perché tutte le mie vittime devono supplicarmi di risparmiarle? Eppure, non mi sembra di fare nulla di male, dovrebbero solo essermi grate, io le sto aiutando come nessuno farebbe mai, e , senza chiedere nulla in cambio per giunta!

-TI PREGO BASTA!- urlò quando iniziai ad incidere la sua guancia con il bisturi. Perché dovrei farlo? Per quale motivo dovrei rinunciare al mio scopo? Solo per compiacere un semplice piagnisteo di un'ingrata?
Le alzai il mento con il dito indice mentre mi soffermavo a fissarle il labbro tremante.

- Perché mai dovrei fermarmi? Abbiamo appena iniziato dopotutto ,no?- le chiesi ridacchiando facendo aumentare il suo terrore nei miei confronti. Alzai una mano e gliela passai sui lunghi capelli restando a fissarli mentre riprendevo la parola

- Non volevi essere più bella? Ma non lo capisci? Io ti sto aiutando!- la donna continuava a fissarmi con gli occhi gonfi continuando a piangere e a scuotere la testa supplicandomi di lasciarla in pace. A quel punto mi raddrizzai ed iniziai a fissare il vuoto

-Non è quello che desiderate tutte? Essere belle?- lei mi ignorò evitando di rispondere alla mia semplice e chiara domanda. Essere ignorato, quanto lo odio...Ma, adesso, grazie a me, nessuno verrà più ignorato per colpa del suo aspetto, nessuno dovrà più preoccuparsi di quello che pensa la gente, nessuno dovrà più soffrire come è successo a me...

-STA ZITTA!- le urlai facendole schiudere le labbra che non emettevano più alcun suono. Impugnai nuovamente il mio bisturi e mi ripiegai verso il suo viso ricominciando a guardarla negli occhi. Le afferrai i lunghi capelli tirandoli all'indietro e ricominciai ad inciderle il volto ripartendo dal mio taglio precedente. Man mano che le cadevano i pezzi di pelle, e di cute, lei piangeva e si contorceva sempre di più impedendomi, a volte, di compiere perfettamente i miei tagli. A lavoro finito lei aveva gli occhi sbarrati ed i denti serrati, mi allontanai di un paio di passi e restai a guardare la mia opera per poi tornare a guardare i miei precedenti capolavori... erano tutti uguali... d'altronde se è tutto perfettamente uguale non vi è alcun genere di bellezza...

-MCwriter01

I Canti della FolliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora