Entrai nell'enorme stanza, un uomo mi accompagnò fino a quando non arrivai accanto ad una sedia di legno.
Mi sedetti sorridendo poggiando a terra l'enorme borsone che mi ero portata dietro per la dimostrazione. Dovevo fare una buona impressione, perciò raddrizzai la schiena, sistemai la camicia e passai le mani sulla gonna per non farla sgualcire . Davanti a me vi erano quattro persone persone sedute davanti ad un tavolo, avevano tra le mani numerosi fogli e continuavano a leggerli e a trascrivere su un blocco molto velocemente, probabilmente stavano segnando i voti del ragazzo che è entrato prima di me . L'uomo seduto al centro del tavolo prese i suoi occhiali dalla rasa detta, se li poggiò sul naso ed afferrò uno di quei fogli e lo lesse velocemente per poi guardarmi con uno strano sguardo, come se mi stesse studiando attentamente.-voti eccellenti, nessuna assenza, molti crediti, lei deve essere una studentessa modello o sbaglio?- le altre persone riderò mentre si passavano il foglio annuendo leggermente con la testa mentre gli occhi scorrevano sui miei dati scolastici.
-non vediamo l'ora di sentire la sua presentazione. Prego cominci-
Tossì leggermente per schiarirmi la voce prima di iniziare ad esporre.-Il cervello umano è la cosa più affascinate che esista in questo mondo!
I pensieri che sono al suo interno viaggiano a più di quattrocento chilometri orari...- continuai ad illustrare molti altri dati relativi alla nostra mente. Fremevo all'idea di illustrare la parte finale, era da una vita che aspettavo questo momento.-Secondo molte culture, e, secondo la mia opinione, tutto ciò che è intorno a noi è solo un illusione creata da esso. Ad esempio...- iniziai a frugare nel mio borsone , per poi tirare fuori un piccolo proiettile lasciandolo cadere a terra in modo che tutti i presenti lo seguissero con lo sguardo.
-Il proiettile é solo un qualcosa che il nostro cervello ha costruito. E, dato che lo vediamo tutti quanti, pensiamo che questo sia reale, che abbia volume, spessore, che sia pericoloso e che crei il rumore una volta che cade al suolo- mi alzai per raccoglierlo e stringerlo in un pugno mentre finivo la mia spiegazione.
-Per concludere il mio esame vorrei porvi una domanda...- gli esaminatori si lanciarono tra loro un veloce sguardo per poi acconsentire annuendo leggermente con la testa, o facendo spallucce.
-Il dolore fisico, secondo voi, è anch'esso un'illusione del nostro cervello?- chiesi lasciando perplessi i presenti che iniziarono a sussurrare tra loro cercando una risposta.
-Beh, lasciate che vi mostri questa grande illusione- mi piegai dandogli le spalle, in modo da poter inserire il proiettile all'interno della mia pistola. Mi alzai , mi voltai e sparai quattro colpi. Tre degli esaminatori caddero sul tavolo privi di vita, mentre il quarto iniziò ad urlare e contorcersi dal dolore.
Mi avvicinai al tavolo puntando la pistola contro l'uomo con gli occhiali che continuava ad urlare e a piangere.
-shhh... si tranquillizzi. È solo un illusione. Un'illusione del suo cervello--MCwriter01
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I Canti della Follia
Horror"I Canti della Follia" sono una serie di racconti incentrati totalmente sulla violenza, pazzia e vari disturbi psicologici. Ogni storia ha un protagonista diverso, alle prese con la propria vita sanguinosa. ATTENZIONE!!! Tutti i riferimenti a person...