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Le giornate passavano veloci, tra lavoro e vita privata le ore sembravano minuti.
La scuola per Claudio era ufficialmente iniziata ed era sempre più felice di passare le ore a lavoro piuttosto che a casa o a fare favori a Luca.
Le sere che vedeva il suo fidanzato erano veramente poche, il weekend lo passavano quasi sempre separati e in settimana tra amici e sport si vedevano si e no due volte. Andavano a cena fuori o stavano a casa, oppure andavano a grandi eventi in cui Claudio svolgeva il ruolo di fidanzato trofeo. Per Luca era un vanto avere un ragazzo più giovane di dieci anni, per di più bello, intelligente e simpatico. Claudio conquistava tutti, uomini e donne, e grazie a lui gli ingaggi di Luca aumentavano.
Anche quella sera infatti erano ospiti ad una festa per l'inaugurazione di un nuovo studio legate di un vecchio compagno di studi di Luca. Claudio non aveva assolutamente voglia di andare, odiava quelle feste in cui veniva messo in mostra solo per i comodi del suo compagno, ma non poteva rifiutarsi di andare, il loro rapporto era così, Luca decideva e Claudio accettava.

*
Le giornate di Mario erano invece più intense. Tra lavoro e bambina la sera Mario era stravolto, molte volte aveva rischiato di addormentarsi sul divano tra una planimetria e l'altra o tra un vestitino e una camicia da stirare.
Quella sera doveva presenziare ad una inaugurazione di uno studio legate che un suo caro amico e collega aveva progettato e ristrutturato.
Era stanco, ma era contento di sfogarsi un po', non gli capitava spesso di uscire la sera da solo senza bambina.

*
Lo studio era bellissimo, moderno con un tocco vitage, le persone erano impostate nei loro abiti scuri eleganti, con i loro bicchieri di spumante in mano, e i loro discorsi finti e di convenienza.
Claudio odiava quel tipo di gente, l'aveva sempre odiata, non sapevano neanche lui perché ci si era ritrovato in mezzo,o forse si lo sapeva, si era innamorato di Luca e poi non aveva più avuto la possibilità di lasciarlo.
Anche Mario non era a suo agio in mezzo a quella gente, amava il suo lavoro, ma poi fuori dallo studio e tolta la cravatta era un uomo totalmente diverso, un uomo semplice, un padre.

《Mario anche tu qui?》
《Ah ciao Luca.. Claudio.. si il lavoro è opera di un mio caro amico.. voi come mai qui?》
《Lo studio è di un mio amico. E Claudio è qui a fare bella presenza》
Mario l'aveva vista, aveva visto quella luce che caratterizza lo sguardo di Claudio spegnersi al suono di quelle parole. Perché Luca si comportava così? Perché non si accorgeva del malessere del suo uomo? E soprattutto perché Claudio ci stava assieme?
Claudio era abituato a sentire determinate cose e ormai non ci faceva neanche più Tanto caso, fino a quel momento, in quei giorni era cambiato qualcosa, lui stava cambiando, iniziava a soffrire per certe cose, facevano male, male davvero.
《Certo... un bel vedere di sicuro.. ma credo che le persone saranno anche felici di scambiarci due parole. Come procedono i lavori?》
《Benissimo, la tua collega è uno spettacolo. Quando vieni a controllare?》
《In settimana passo》
《Potrei portarti a cena per parlare dei dettagli?》
Gli aveva chiesto un appuntamento? L'aveva fatto davvero? Luca ci stava provando con Mario davanti al suo fidanzato? O era solo un'impressione di Mario?
《No davvero non credo sia opportuno.. preferisco parlare di lavoro nel mio studio》
《Beh possiamo andare a cena e parlare di qualcosa che non sia lavoro》
《Luca davvero.. non penso sia il caso.. Claudio. .Ho buttato giù dei progetti, quando vuoi ne parliamo》
《Progetti per cosa?》
《Oh scusate io pensavo che...》
《Tranquillo Mario.. Luca l' ho chiamato per la cabina armadio》
《Ancora con sta cabina armadio? E con che soldi la paghi? Io non te li do lo sai》
《Non voglio i tuoi soldi》
《Ah no? Ah ah ah bella questa... infatti in questi sei anni io di soldi non te ne ho mai dati e non continuo a  darteli giusto? 》
《Scusate Io sono di troppo. . Vado a fumare una sigaretta. A dopo》

*
《Ehi.. scusa per la scena pessima a cui hai assistito》
《Non è colpa tua. Lo ami?》
《Non voglio parlare di questo》
《Ok》
《Per i progetti. . Posso passare lunedì? 》
《Sono in ferie settimana prossima》
《Ah ok..》
《Passa da casa mia se vuoi. . Ne parliamo li. Ti mando l'indirizzo》
《Ma sei in ferie. Non voglio disturbarti 》
《Non disturbi. Per te Interrompo le ferie volentieri》
《Ok.. Mario io...Luca non è. .》
《Non devi darmi spiegazioni》
《Ok》

Claudio sapeva quello che pensava Mario, era quello che pensavano tutti, dai suoi amici agli sconosciuti, tutti pensavano che Luca fosse uno stronzo che si approffittava di lui, ma c'era stato un periodo in cui erano felici, felici davvero, poi tutto era cambiato, Luca era diventato cinico e arrogante e Claudio succube e taciturno. Claudio aveva pensato più volte a lasciarlo, ma non aveva mai potuto, ciò che lo legava a Luca forse non era più amore ma era qualcosa di ancora più forte, un sentimento che lo teneva incollato a quell'uomo che lo trattava come se fosse un semplice oggetto del desiderio, un bambolotto in cui sfogarsi sessualmente a fine giornata e da esibire con i colleghi. A Claudio era andato bene così per molti anni, ma ora le cose stavano cambiando.

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