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È ormai il 20 dicembre. A Verona da freddo ma c'è un'atmosfera bellissima.
Tra due giorni finisce la scuola per Ali e anche per Claudio. E anche Mario si è preso ferie, è vero che la piccola partirà per Parigi,  ma lui può passare le feste con Claudio.  Magari potrebbero fare un giro da qualche parte pensò.

-CIAO VIOLA COME STAI?
-IO BENE TU? TI SENTO FELICE
-TUTTO MOLTO BENE GRAZIE
-ASCOLTA ALLORA IO ARRIVO DOMANI MATTINA. DOPO IL 23 PARTO CON ALI. OK?
-SI VA BENISSIMO. VIENE ANCHE PAUL? STATE SEMPRE AL SOLITO ALBERGO?
-SISI STIAMO SEMPRE LI. TI VA SE VENGO CON TE A PRENDERLA A SCUOLA?
-OK VA BENISSIMO. POI VENITE DA NOI? O ANDIAMO A MANGIARE FUORI?
- ANDIAMO FUORI DAI COSÌ NON DEVI SBATTERTI A PREPARARE. ME LO PRESENTI DOMANI VERO?
-SI VIOLA SI DOMANI TE LO PRESENTO. ORA TORNO A LAVORO. FATE BUON VIAGGIO. TI ASPETTO A SCUOLA.

*
Claudio era in cucina intento a lavare i piatti. Mario e Alice in salotto a comporre un puzzle.
Claudio era nervoso,  agitato, quasi non aveva parlato quella sera a cena, aveva mangiato e si era messo subito a lavare i piatti.
Era talmente nervoso che continuavano a cadergli le cose dalle mani.
《Ahi cazzo》
《Claudio non si dicono le parolacce》
《Lo so piccola hai ragione, scusa》
《Ehi che ti prende. Fai vedere》
《Non è niente mi sono solo un po' tagliato lavando i coltelli》
《Dai fermati vieni qui. Ti metto un cerotto poi finisco io》
《Non serve ce la faccio da solo》
《Ohi. Guardami. Che ti prende?》
《Niente perché? 》
《Non mentire. Si vede che sei nervoso. A cena non hai detto una parola. Non è da te.》
《Sono solo stanco》
《Claudio..》
《È per domani. Ho l'ansia》
《Ma per Viola?  Sei davvero in ansia per Viola?》
《Si》
《Ma non ne hai motivo. È solo Viola》
《No per te è solo Viola per me è Viola la mamma di Alice nonché tua ex》
《Andrà tutto bene. Stai tranquillo》
《E se non dovessi piacerle. Se non volesse che passassi del tempo con la bambina》
《Non vedo come sia possibile che tu non piaccia a qualcuno. Ora basta ansia. Vai a rilassarti un po' con Ali che io finisco qua. Poi vi raggiungo 》

*
Quando Claudio diceva di essere in ansia lo diceva perché lo pensava sul serio. Lui aveva davvero paura di non  piacere a Viola e che questo potesse mettere in crisi il suo rapporto con Mario. Quindi a niente erano servite le rassicurazioni di Mario, niente era servito i suoi tentativi di tranquillizzarlo sulla cena di quella sera.
Dopo il lavoro Claudio era andato in palestra e poi a casa, aveva sistemato un po' casa, aveva scritto un po' e aveva cercato di non farsi aumentare l'ansia.
Mario era andato a prendere Alice a scuola con Viola, mentre Paul era andato a sistemare i bagagli in albergo.
La bambina fu felicissima di vedere la mamma dopo tanti mesi, ma fu anche dispiaciuta che Claudio non ci fosse, ormai vederlo li fuori dalla scuola insieme al suo papà era diventata una abitudine.

*
《Forza ci siete?? Siete pronti? 》
《Sisi ci siamo Ali. Siamo pronti》
《Andiamo dai. Infila la giacca e andiamo》

《Ciao piacere di rivederti Claudio.  Lui è il mio compagno Paul 》
《Piacere. Si è tanto che non ci si vede》
《Eh già. . Come cambiano in fretta le cose》
La cena non andò poi così male. Sicuramente meglio di quanto Claudio si aspettasse.
《Ascolta Mario io ho pensato a una cosa che riguarda Alice》
《A cosa Viola?  Non farmi preoccupare》
《Forse è il caso che io porti la bambina fuori e vi lasci soli? 》
《No resta. Questa cosa tocca anche te》
《Viola parla forza》
《So che va contro i nostri accordi.  Ma con Paul ne abbiamo parlato a lungo e abbiamo pensato che se volete potete venire a fare Natale con noi a Parigi.  Possiamo farlo tutti insieme per il bene della bambina》
《Oh.. Wow. . Sarebbe bellissimo.  Claudio? Cosa ne pensi? 》
《Si.. È una idea bellissima 》

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