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《Ti prometto che cambierò. Tornerò quello di prima. Non mi lasciare io ti amo》
Luca sembrava quello dei primi anni, quell'uomo bello e buono di cui Claudio si era innamorato.
Claudio lo conosceva, sapeva bene quando Luca mentiva o quando era sincero. E in quel momento era sincero.
《Luca ragiona un attimo. Pensa a come siamo stati in questo ultimi anni》
《Lo so. . Ti ho trattato da schifo》
《E perché lo hai fatto?》
《Non lo so》
《Ottimo》
《Mi dispiace. Claudio mi dispiace. Io sono pronto a cambiare. A lasciare tutto e tutti per te. Ricominciamo insieme, trasferiamoci da un'altra parte, iniziamo una nuova vita insieme. Dammi la possibilità di cambiare》
《Luca io..》

*
Mario aveva portato Alice fuori da quell'appuntamento, fuori da quel palazzo. Erano saliti in macchina ed erano corsi a casa. Sarebbero dovuti andare al parco, ma se ne erano dimenticati. Troppo spaventi da quello che avevano visto e al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere.
Erano tornati a casa, Mario aveva concesso il gelato alla piccola anche se nelle sue regole il gelato in inverno era vietato e lo avevano mangiato insieme sul divano.
Alice si era accorta che c'era qualcosa che non andava, non aveva fatto storie, aveva rispettato le volontà del papà di tornare a casa e Si era messa accanto a lui sul divano.
《Papi. Cosa è successo a casa di Claudio? 》
《Niente amore tranquillo.. È solo molto disordinato》
《Ok》
Ovviamente la piccola non se l'era bevuta questa storia, ma aveva evitato di continuare a fare domande vista la faccia che aveva il papà in quel momento.

*
Passarono le ore. Mario era nervoso continuava a controllare il telefono in preda al panico in attesa di ricevere anche solo un sms da Claudio.
Ma niente, per ore e ore nessun messaggio era arrivato. Erano ormai le 20 di sera. Aveva dato la cena ad Alice ma lui non aveva mangiato, aveva lo stomaco chiuso.
Poi prese coraggio. Prese il telefono e provò a chiamarlo. Ma niente il telefono era spento. Riprovò più e più volte ma niente.
Allora chiamò Silvia, la baby sitter, e la fece correre a casa. Per fortuna la ragazza era sempre molto disponibile e abitava in un appartamento al piano di sotto.
《Ali amore papà va a fare una commissione. Tu rimani con Silvia. Dormi ok? Ci vediamo domani》
《Vai a cercare Claudio?》
《Si amore》 era stato incapace di mentirle.
《Trovalo e portalo a casa》
《Buona notte amore》

《Silvia grazie mille ancora. Fai come se fosse casa tua lo sai. Il frigo se devi ancora cenare fai pure 》
《Tranquillo tanto devo studiare. Mi metto in cucina e studio non preoccuparti》
《Grazie. E scusa ancora》

*
Mario non sapeva come fare a trovarlo. Continuò a chiamarlo senza risultati, e senza neanche accorgersene si ritrovò sotto casa sua. Citofonò senza pensare a cosa si potesse trovare davanti.
Senza neanche chiedere chi fosse il portone si aprì e Mario corse su al terzo piano fino ad arrivare all'appartamento di Claudio.
Ma non fu Claudio quello che si trovò davanti. Fu invece Luca, Luca in mutante, Luca mezzo nudo in casa di Claudio che gli apriva la porta.
《Mario che ci fai qui?》
《Lui dove è?》
《Vieni entra》
Non se lo era fatto ripetere due volte. Si era catapultato nell'appartamento e con lo sguardo aveva iniziato a cercarlo, a cercare tracce di lui.
《Dove è? 》
《Quindi sei tu? Il suo nuovo amore sei tu. Dovevo immaginarlo. Dovevo sospettarlo già mesi fa quando vi vedevo parlare alle feste. Quando è iniziata eh? Da quanto va avanti?》
《Dove è Luca?》
《Non è qui. Ha preso molte delle sue cose e se ne è andato》
《Ok ciao》
《Mario..aspetta 》
《Cosa c'è? 》
《Abbi cura di lui. Non fare come ho fatto io. Non se lo merita. È un bravo ragazzo 》
《Lo so..io lo so..》

Non era a casa, non rispondeva al telefono. Dove poteva essere.
Poi a Mario venne una illustrazione.
Sapeva dove trovarlo.

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