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Sono davanti al suo portone, do gli ultimi tiri alla mia sigaretta .... Ludovico è stato chiaro con me,in casa dei suoi non si fuma. Peccato è l'unica cosa che mi da piacere anche se sono consapevole che mi potrebbe uccidere! non ho nulla di eclatante, leggins neri, felpa over size grigia e le mie air max bianche. Sono struccata e con uno chignon spettinato. Un'altra delle sue regole era con lui senza trucco e senza maschera, busso e sento il portone che si apre. Quando entro lui è in cucina che versa in una tazzina color gialla canarino il caffè, alza lo sguardo e appoggia sulla tavola in legno massiccio il caffè. Mi sorride, ma come sempre è un sorriso di formalità:- buon pomeriggio, come mai oggi hai voluto degnarmi della tua presenza e pranzare con il tuo amico. Scoppio a ridere, mi fa morire quando fa il finto offeso, provocandolo ricambio la battuta:- tesoro mi sei mancato da morire, non riesco più a vivere senza di te. Scoppia a ridere pure lui, e bevendo un sorso di caffè, e scrutando il mio volto:- ci hai provato dolcezza, ma sei fortunata, oggi ho un po' di tempo per te! Mi siedo e dopo aver ammirato i suo petto nudo e i suoi pantaloni sexy, che gli fanno un culo meraviglioso... come si dice prima il piacere, gli espongo il problema:- ho avuto uno stupido incubo, poi ho litigato con quella stronza di mia madre. Ora arriva il rimprovero penso, invece mi sorprende e con tutta la calma che ha cerca di spiegarmi il suo punto di vista:- tesoro, cosa ti ho detto mille volte!? Quando hai questi incubi, devi far finta che non esistano, non ti devi far spaventare dalle cose che esistono solo nella tua mente e per quanto riguarda tua madre dovresti far finta di niente. È una madre cosa ti aspetti da lei!? Io mi sento come una bambina che ha fatto cadere il vaso della nutella, ma come mi ha insegnato lui faccio finta di nulla come se la questione non mi pesasse:- hai ragione, a volte è difficile essere come il ghiaccio. Ludo passa da uno sguardo comprensivo ad uno malizioso! Si alza dalla sedia e con passo deciso viene dietro di me, sono tutta una fremito perché so cosa vuole farmi, le sue labbra si posano sul mio collo e iniziano a baciarmi e stuzzicarmi il lobo dell'orecchio, abbassa la mano dentro le mutandine e inizia a fare su e giù dentro di me prima con due dita, poi con tre. Sono bagnata, leva le dita, io mi alzo. Afferro i suo pantaloni e glieli abbasso , gli prendo il membro ed inizio a fare su e giù finché non diventa duro. Salvaggiamente mi toglie la maglia i pantaloni e le mutandine mi appoggia sopra il tavolo e in due secondi e dentro di me,mi penetra,mi vuole. Lo mordicchio, lo graffio. Non è amore lo so, ma è voglia di evadere, far finta per un istante che non siamo noi e finalmente dopo essere venuti entrambi, lui nel preservativo fortunatamente,ci ricomponiamo! E come se non fosse avvenuto nulla in quella cucina,come se avessimo fatto una chiacchierata mi propone:- cosa vuoi una caprese oppure una pasta con qualche sugo pronto!? Io so che vorrei la pasta ma so che non è molto da sportiva ed opto:- preferisco una caprese. Il mio telefono squilla, è un messaggio, ma non me ne frega nulla di chi sia! Ludo sentendo quello squillo, ha l'aria divertita:- non rispondi ad una di quelle sfigate. Quando sapeva con chi uscivo, si divertiva a chiamarle così, a volte le difendevo altre volte gli davo ragione. Oggi decisi che non era la giornata del difendiamo i casi umani:- ovvio che no, se vogliono aspettano! Pranzammo tranquillamente, poi aspettai sul divano che si cambiasse ed entrammo nella sua stanza da box. Lui molto autoritario mi diede degli esercizi, era severo su queste cose:- voglio 50 flessioni fatte a modo. Io scoppia a ridere, lui mi fulminò:- Jennifer, non sto scherzando. Io sbuffai e lo presi in giro:- a gli ordini paparino! Mi dava noia che mi dava gli ordini ma faceva parte del suo tenere il controllo di tutto. Iniziai con la prima flessione che era la più dura e continuai finché,non arrivai alla 50esima. Dopo qualche rimprovero e qualche battibecco, misi i guantoni, mi facevano sentire potente. Iniziai a colpire il sacco gelb gelb, gancio e calcio circolare e proseguì, mi sentivo leggera. Dopo aver sfogato, beccai Ludovico a fissarmi e fiero dei suoi insegnamenti, fece un apprezzamento, non era da lui:- brava ragazzina, di questo passo non avrai più bisogno di me! Questo mi fece mancare l'aria, come potrei fare senza le sue perle di saggezza!? Non avevo mai pensato di camminare da sola sulle mie gambe:- sei serio!? Ludo mi guardò perplesso, poi cercò di rassicurami:- non ho detto che sei pronta. Poi proseguì:- però prima o poi tutto questo non ti servirà più. Prima o poi avrai un tizio che ti insegnerà altre cose. Non volevo nessuno,non volevo nemmeno lui... però era l'unico che mi capiva, ma io non sapevo nulla di lui,mi sfogavo senza conoscere la sua storia! Lo punzecchiai sul vivo perché so che non vuole parlarne me lo fece capire svariate volte:- forse tu non avrai più bisogno di evadere. Io non ho bisogno di affezionarmi a qualcuno! Ludo sembrava ferito non lo avevo mai visto così:- io sto bene per conto mio lo sai. Voglio prendermi cura di me stesso e basta. In realtà non sapevo nulla, lo consideravo un mio amico non sapevo nulla. Dopo aver terminato l allenamento, tornai a casa. Presi il telefono, non erano le mie amiche ma in realtà era Alex, mi chiedeva : ciao, come va? Sono Alex, sempre che non ti sia già dimenticata. Io gli risposi : ehy tutto bene e tu? E continuammo a messaggiare. Avevo ancora un conto in sospeso con Lisa, quando dico che qualcuno me la paga è così e non mi importa chi soffrirà

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