È arrivata la serata della cena, il portone tanto familiare non lo sembrava più. Tutto fa un altro effetto con i miei qui! Quando entrai in quella casa per la prima volta avevo solo 14 anni, un suo amico sbucato dal nulla, aveva deciso di fare una rimpatriata, io egoisticamente non volevo andarci, volevo uscire con le mie amiche e fumare la sigaretta di nascosto. Lo ricordo come se fosse ieri quel portone grigio metallo mi dava i brividi e più salivo le scale e più mi sentivo fuori posto quando varcai la porta ci accolse Karen la madre di Ludovico , una signora ben distinta con il suo tailleur perfetto nero, uno chignon color caramello e carnagione dorata, suo marito Giorgio era uguale a ludovico capelli scuri ed occhi color ghiaccio, i lineamenti li aveva ereditati da karen. Quella casa era rimasta uguale pavimenti di marmo che davano un senso freddo alla casa e ammobiliata di bianco e un po' di nero lucido. Io non c'entravo nulla in quel ambiente avevo una felpa nera per nascondere la mia ciccia, capelli disordinati. Quando vidi Ludovico, era bellissimo, pure lui era raffinato con camicia e jeans un vero damerino accompagnato dalla sua fidanzata storica pure lei perfettina nel suo golf e jeans striminziti e troppo bionda secondo i miei gusti . Sapevo che sotto sotto ridevano di me, che non ero secondo i loro canoni, ma non me ne importava nulla. Quando sentii aprire la porta da Giorgio tornai alla realtà e non mi piaceva affatto, sorrise ai miei come un vero cavaliere salutò per prima mia madre:- buonasera Daniela! Poi venne il mio turno:- signorina buonasera diventiamo sempre più grandi e noi si invecchia. Scoppiai in una falsa risata:- salve Giorgio sempre il solito simpaticone! Arrivò pure Karen nel suo completo oppure come la chiamo io uniforme nera, però mi divertiva vederla correre, ci salutò e ci ha fatto accomodare nella sala da pranzo. Karen iniziò a discutere del più e del meno, ma io aspettavo Ludovico per farmi salvare dalla noia più totale. Karen non aveva più pazienza per aspettare suo figlio guardando suo marito:- tesoro iniziamo a mangiare mi sa che tuo figlio farà un po' tardi stasera. Mia madre grande paladina dei figli ( altrui) :- si può aspettare non vi preoccupate non abbiamo fretta. Ma Karen non perde un colpo,la nostra perfettina e ribatte:- Daniela non ti preoccupare, sennò si fredda tutto. E inizia a portare la pasta con crema di scampi, praticamente una raffinatezza per noi poveri comuni mortali, ma stavo pure io per incazzarmi con quel deficiente di suo figlio mi aspettavo che mi salvasse no che mi condannasse qui. Dopo aver iniziato a mangiare, sento un rumore e percepisco che è lui, come sempre fa la sua entrata epica e nei suoi occhi vedo che cerca di accaparrare una scusa:- buonasera, scusate il ritardo ma ho perso tempo per cercare dei fogli. Giorgio sarcasticamente gli risponde:- stasera ci dai la buona notizia che ritorni a fare il tirocinio dall'avvocato!? Eravamo abituati alle umiliazioni in queste cene era un rito, ma come un lottatore mr. Ludovico incassa e si rialza, come sempre ha quello sguardo freddo che sembra che niente possa ferirlo:-no papà ne abbiamo già parlato io sono un allenatore di Kick boxing no un avvocato. Quando diceva la parola avvocato sembrava come se dicesse una parolaccia. Posando gli occhi su di me, mi scruta e mentre si siede a tavola capisco che ha voglia di farmi eccitare ed è un gioco silenzioso che sappiamo fare entrambi! Mentre Giorgio e mio padre parlano, soprattutto di politica, Ludovico facendo finta di fare una conversazione formale con me,inizia a domandarmi:- ma tu hai trovato lavoro oppure stai cercando? Mia madre prende la palla al balzo posa il suo bicchiere di vino bianco e scoppia a ridere:- Ludovico caro mia figlia purtroppo si alza tardi non ha voglia di cercarlo tranne due volte a settimana che torna tardi il pomeriggio!!! Effettivamente loro non sanno che quelle due volte a settimana sono con lui beh a fare cosa voglio, ma ovviamente a quella provocazione la fulmino e rispondo a tono mettendo in pratica quello che mi ha insegnato il mio maestro di vita:- mamma sai che lo cerco. Sono stata gentile e non mi sono arrabbiata facile ci riesco pure io ad incassare il colpo, mia madre sta per dire qualcosa, ma interviene Ludovico in modo pacato mi espone un'idea:- che ne diresti di fare uno stage retribuito come segretaria nella mia palestra. La paga non è alta ma non è male come posto. Io quasi mi strozzo con la saliva, lo guardo per capire quanto sia serio. Ma una vocina dentro di me dice di accettare. Vedo che attende una risposta, e finalmente ho preso la mia decisione:- accetto! Tutti mi guardano sbalorditi. Lui sorride, ma che gli prende stasera e cos'è tutta questa gentilezza:- perfetto ne parleremo dopo cena si va nello studio e ti faccio firmare i fogli che ho preso. Per tutta la cena cerchiamo di non parlare, ma guardando quel ragazzo non sembra più quel damerino anzi aveva jeans scuri stretti e una maglia a maniche lunghe, era cambiato prima sembrava il giorno ora era diventato la notte! Ad un certo punto Karen si alza e inizia a sparecchiare mentre mio padre e Giorgio vanno fuori a fumare, mia madre come una donna del sud da una mano a Karen. Io purtroppo stavolta non posso aiutarle e scusandomi:- purtroppo devo andare alla toilette, poi vi aiuto! Karen come un'affettuosa padrona di casa, mi risponde:- cara non ti preoccupare, vai pure qui ci pensiamo noi. Mia madre mi fulmina come dalla serie facciamo i conti a casa, mentre percorro il corridoio trovo Ludovico, con un sorriso malizioso e spogliandomi con gli occhi:- ci vediamo fra cinque minuti nel mio studio! Colgo l'occasione, per fargli le mie battutine:- silenzioso, potrebbero pensare che ci tolleriamo sennò. Lui scoppia in una risata sincera e sembra che mi capisca:- ragazzina chi l'ha detto che ti tollero!? Ti potrei scullacciare per una frase del genere. Mi volta le spalle e va diritto verso l'ufficio di suo padre, la situazione mi eccita ma so che non è la giornata ideale per sfogarsi.
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ChickLitNON MI ERO MAI ACCORTA COSA VOLESSE DIRE SGOBBARE PER ARRIVARE IN ALTO, CREDEVO CHE IL MONDO FOSSE AI MIEI PIEDI INVECE DOVEVO LOTTARE PER RIMANEREA GALLA! questa è la storia di Jennifer, una ragazza che è cambiata mille volte e che ogni volta ha m...