Trentottesimo Capitolo

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SHINJUKU, APPARTAMENTO ORIHARA.

LA MATTINA DOPO.

Shizuo si svegliò.

La luce del sole di luglio filtrava appena appena dal rotolante, ancora quasi del tutto abbassato, ma la temperatura percepita risultava comunque piacevole, grazie al condizionatore rimasto in funzione per l'intera notte.

Il giovane si stiracchiò, sbadigliando in modo rumoroso ed allungando il corpo avvenente sul raffinato letto a due piazze, in stile moderno, rivestito da morbide e costose lenzuola di cotone, bordeaux, anch'esse fresche al tatto.

Sospirò, inalando odore di chiuso e di libido, nel mentre si voltava verso la porta del bagno, sulla sua destra, riavviandosi i capelli.

"Izaya..." mormorò, piano, sospirando di nuovo, lo sguardo grave e nelle orecchie l'attutito gorgoglio dell'acqua, scaturita dal getto della doccia al di là del muro.

Portò gli occhi al soffitto, mesto.

Si sentiva ancora terribilmente a disagio.

Ed il motivo era...

IL GIORNO DOPO. KAWAGOE HIGHWAY, IKEBUKURO.

APPARTAMENTO KISHITANI, SOGGIORNO.

TARDO POMERIGGIO.

"Beh... Celty non tornerà prima d'una mezz'oretta, quindi... Avanti, sputa il rospo!" esclamò Shinra, con nonchalance, sedendosi di fronte all'amico e sorseggiando con gusto una bibita ghiacciata.

Quest'ultimo trasalì, e per poco non si lasciò cadere di mano il frappè.

"Ehm... Cosa... Cosa vuoi dire?" balbettò un attimo dopo, cercando di mostrarsi tranquillo ma riavviandosi i capelli con fare nervoso.

Il giovane medico iniziò a ridacchiare.

"Tu davvero non riesci proprio a fingere... Non crederai davvero che me la beva? ...Ok, hai fatto pace con Izaya e ciò mi ha fatto molto piacere. Ma c'è dell'altro, non è così?" seguitò dunque, sorridendo in modo pacato e poggiando il bicchiere sul tavolo, mentre nel frattempo guardava il proprio interlocutore dritto negli occhi.

L'Heiwajima, rimasto di sasso, distolse subito lo sguardo, piuttosto imbarazzato.

Sospirò.

"Dannazione, mi hai scoperto..." ammise quindi, grattandosi la testa, rassegnato.

Shinra ricominciò a ridacchiare, trangugiando infine l'ultimo sorso della sua Coca Cola.

"Allora... Che succede?" gli domandò bonariamente, cercando di incalzare la conversazione.

"Beh... Vedi... Ieri notte... Come posso dire..." farfugliò il ragazzo, a disagio.

"Tu e Izaya avete fatto sesso?" tagliò corto l'amico, tanto serio quanto diretto, sollevando un sopracciglio.

"UAHHH!!! Ma ti pare il caso... Io non... Ma che razza di... Di domanda..." sbraitò Shizuo, saltando sulla sedia, sconcertato, e lievemente arrossito.

"Maledizione... Allora non è accaduto nulla. Io invece ci speravo..." replicò il medico, imbronciato, incrociando le braccia al petto e scuotendo un poco la testa.

"Dio... Ma... Ma ti senti quando parli??? Non posso credere di star facendo certi... Certi discorsi con te!!!" protestò il biondo, stizzito ed irrigidito, la grossa vena pulsante sulla testa.

"Ahahahahah... Suvvia, non essere tanto pudico! Non sono mica un bambino." ribatté l'altro, divertito, facendo per alzarsi ed andare al frigorifero.

BREAKDOWN | by LavrielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora