Ottavo Capitolo

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"Stronzo!!!" continuava a pensare Shizuo, amareggiato, mentre trascinava quella dannata pulce fuori dal locale.

"Shizu-chaaaan! Il tuo cervello arretrato non riesce a comprendere che se mi stacchi il polso, morirò dissanguato prima che possa uccidermi tu???"

"Stai zitto, delinquente!!!"

Era furioso.

L'idea d'essersi fatto prendere di nuovo per i fondelli gli aveva mandato il sangue al cervello.

E pensare che nelle settimane recenti, da quando aveva scorto nell'altro un po' di quell'umanità che non avrebbe mai creduto potesse appartenergli, non era più riuscito a considerarlo come suo nemico mortale, specialmente dall'ultima volta che si erano incontrati e dalle informazioni rivelategli da Shinra.

Gli era persino balenata in testa l'idea di recarsi a Shinjuku per accertarsi che stesse bene, dopo l'allucinante sclerata di qualche giorno prima.

Poi però l'avevano arrestato... E il biondo si reso conto che l'Orihara ancora una volta l'aveva sfruttato per i propri scopi.

Ma quale lato umano!!! Nel profondo quello era e sarebbe rimasto per sempre un bastardo!

Ecco ciò che rimuginava in quel momento il giovane, pervaso dalla collera, ma egli non poteva conoscere il vero motivo del comportamento di Izaya.

Nessuno poteva farlo, del resto.

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"ADESSO SARO' IO A DIVERTIRMI!!!" tuonò Shizuo, con un'espressione terribile, interrompendo il flusso dei propri pensieri e sbattendo malamente l'informatore addosso ad un cassonetto, mentre gli stringeva il collo con le mani.

"Coraggiooo, massacrami!!!" sibilò questi, strafottente e maligno, sfregiandogli le braccia con uno dei suoi coltelli.

"MALEDETTO!!!" sbraitò ancora lui, colpendolo in volto con un pugno vigoroso e facendolo accasciare di traverso.

"Oh avanti mostro, credo proprio tu sappia fare di meglio!" lo sbeffeggiò il rivale, rialzandosi barcollando e sfregandosi la guancia colpita con la manica della giacca, intanto che sfoggiava ancora quel suo sorrisetto spaventoso.

I due si guardarono qualche secondo in cagnesco, e poi iniziarono a correre, mentre le persone intorno a loro si scansavano allarmate.

Izaya, come al solito in vantaggio, guizzava come un'anguilla e scagliava addosso all'Heiwajima le sue lame.

"FOTTUTA PULCE BASTARDA!!!" berciò ad un certo punto quest'ultimo, scaraventandogli addosso un cartello di stop.

Il giovane, schivandolo elegantemente, balzò come un gatto sull'alto muro di un giardino privato.

"Ahahahahahah sei davvero uno spasso Shizu-chan! E' incredibile come tu sia riuscito a cadere di nuovo in uno dei miei tranelli... Sei talmente ingenuo e stupido! Neanche ti fosse mai capitato!!!" sghignazzò con cattiveria, esibendo uno sguardo più agghiacciante del solito.

Il biondo, in quel momento, avrebbe potuto affermare con certezza di riuscire persino a scorgere l'inferno in quegli occhi purpurei, che ardevano come bracieri di fuoco.

Ma certe tenebre, se da una parte avrebbero anche potuto inquietarlo, dall'altra gli riportarono alla mente alcuni discorsi.

Non mi toccare...

Amo le persone, ma odio gli ospedali...

Io non so qual è il mio posto...

Credi di conoscermi?

BREAKDOWN | by LavrielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora